sabato 13 dicembre 2008
IPERESTESIA
IPERESTESIA, aumento di sensibilità che interessa le terminazioni nervose di una regione del corpo. L'ipersensibilità cutanca si apprezza mediante reazione alle punture di spillo; quella del tessuto sottocutaneo mediante un pizzicotto; quella degli organi profondi mediante pressione più o meno intensa.
IPEREMESI GRAVIDICA
IPEREMESI GRAVIDICA, voce che deriva dal greco (uper = troppo, ed eméo = vomito) e che significa vomito eccessivo ed ostinato. E' caratteristica dell' trimestre della gravidanza, in cui esaspera quella che è una situazione (nausea e vomito di modesta entità) abbastanza comune in molte donne incinte. Abolite le ormai sorpassate teorie degli stimoli reflessogeni (ipoplasia uterina, antiflessione rigida dell'utero, sovradistensione del perimetrio), dell'autointossicazíone da sinciziolisine, pare che attualmente due fattori giochino un ruolo essenziale nella patogenesi di tale forma. Il primo è in rapporto alla presenza dell'ormone gonadotropo coriale, prodotto dal trofoblasto, che non esiste al di fuori della gravidanza.
IPERCALCEMIA IDIOPATICA
IPERCALCEMIA IDIOPATICA, malattia dovuta ad un difetto congenito del ricambio del calcio, per cui questa sostanza minerale è in eccesso nel sangue, presente cioè in una quantità superiore a 12 mg per 100 centimetri cubi. La sintomatologia ha inizio entro il primo anno di vita, precocemente nelle forme gravi, fra il 40 ed il 7' mese nelle forme lievi: inappetenza, vomito, stitichezza, rallentamento della crescita in peso, ritardo mentale.
IPERCALCEMIA, eccesso di calcio nel sangue
IPERCALCEMIA, eccesso di calcio nel sangue; i valori normali sono compresi tra 9 e 11 nig di calcio, per cui questa sostanza minerale è in eccesso di queste percentuali si parla rispettivamente di ipocalcemia o di iperealcemia. Ipocalcemia (al di sotto di 8 mg per 100 ml) si ha nella tetania, nel rachitismo, nell'osteomalacia, nella porfiria, negli stati allergici, talvolta nella gravidanza, inconstantemente nella tubercolosi. Ipercalcemia (al di sopra di 12 mg per 100 ml) si ha nell'ipertiroidismo, nell'osteosi fibrocistica da iperparatiroidismo, nel climaterio (associata ad iperuricemia), nei tumori ossei (i dati sono però contradditori), in alcune dismenorree, nelle ipercalcemie idiopatiche.
IPERBILIRUBINEMIA, eccesso di bilirubina nel sangue
IPERBILIRUBINEMIA, eccesso di bilirubina nel sangue. La bilirubina è un pigmento giallo che deriva dalla riduzione della biliverdina, (pigmento che, a sua volta, si forma per progressiva demolizione chimica della complicata formula dell'emoglobina). La bilirtibina, insolubile nell'acqua, è trasportata dalla corrente sanguigna nel fegato, che la unisce all'acido glicuronico. Sicchè esistono un tipo di bilirubina libera (riconoscibile con la reazione indiretta di Hijmans van den Bergh) e una bilirubina glicurono-coniugata (in cui la suddetta reazione è diretta).
IPERALIMENTAZIONE
IPERALIMENTAZIONE, introduzione d'una quantità di cibi eccessiva rispetto alle necessità dell'organismo. Si tratta di un concetto individuale, in rapporto al sesso, all'età, al peso corporeo, al clima, all'attività lavorativa. Come è noto, la quantità di alimenti viene indicata con le calorie prodotte dai principi alimentari organici (proteine, grassi, Arati di carbonio) contenuti negli alimenti stessi.
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