Le ustioni possono essere provocate da corpi metallici roventi (si tratta in questo caso di lesioni limitate ma che agiscono in profondità), da incendi o dalla combustione di liquidi, solidi e gas infiammabili (benzina, nafta, alcol, etilene, carbone, metano, gas illuminante ecc. ) oppure da liquidi bollenti (olio, acqua) o da raggi ultravioletti (scottatura solare) e inoltre da folgorazione.
Si distinguono in ustioni di 1 ° grado quando esiste un arrossamento cutaneo (eritema); di 2°grado quando oltre all'eritema si sviluppano nel giro di qualche ora dei pomfi (flittene); di 3°grado quando esiste la necrosi dei tessuti. La gravità di un'ustione è in rapporto non solo con l'estensione cutanea della lesione, ma anche, e soprattutto, con il grado di questa. Come bisogna comportarsi in simili circostanze? Se gli abiti hanno preso fuoco, bisogna soffocare le fiamme con coperte o altri indumenti; il paziente va avvolto in una coperta, tenuto disteso e accompagnato in ospedale. Se il ricovero immediato non è possibile, bisogna agire in questo modo:
• si immerga il paziente in acqua calda (se le ustioni interessano diverse zone del corpo in una comune vasca da bagno). Nell'acqua va sciolto un po' di bicarbonato di sodio: questo primo soccorso esclude il contatto con l'aria ed evita lo shock;
• gli indumenti non vanno mai strappati dalle ustioni, ma tagliati con cura e delicatezza. I panni che aderiscono alla pelle vanno lasciati;
• il paziente deve rimanere immerso nella vasca fino all'arrivo del medico;
• se non è possibile bagnare le parti ustionate o mantenere a lungo il paziente nella vasca, lo si avvolga in un lenzuolo di bucato, lo si copra e lo si tenga disteso sul letto.
Nei casi di piccole ustioni si possono poi applicare pomate antistaminiche o al cortisone, ricoprendole con garze sterili. È comunque sempre consigliabile rivolgersi al più vicino Pronto Soccorso per una medicazione appropriata.
Bisogna evitare di applicare sulle ustioni garze o cotone non sterili, sulfamidici o antibiotici in polvere per il pericolo di reazioni allergiche (vedere la voce Orticaria), o rompere le vescicole.
È da tenere infatti sempre presente che il più grosso pericolo per le lesioni da ustione è proprio rappresentato dall'infezione. Tale complicanza è spesso la causa della morte nei grandi ustionati e di ritardi di guarigione nelle piccole ustioni.
L'estensione dell'ustione è un fattore molto importante per la necessaria valutazione e la prognosi.
Riassumendo, i tre grandi pericoli che minacciano gli ustionati sono:
• lo shock (sempre presente);
• l'infezione (si calcola che il 51 per cento dei decessi sono conseguenza dell'infezione delle ustioni). È necessaria anche l'iniezione antitetanica;
• la difficoltosa cicatrizzazione.
sabato 19 aprile 2008
Schegge
Piccoli corpi estranei appuntiti, di ferro, di pietra o di legno possono accidentalmente penetrare nella pelle, specie delle mani e dei piedi, le due parti del corpo più esposte a questo tipo di lesione.
Quando il corpo estraneo è penetrato in profondità, tanto da non essere visibile, solo un medico, dotato di un adatto strumentario che preveda anche la possibilità di servirsi dei raggi X, è in grado di estrarre la scheggia.
Quando invece essa è sporgente basterà afferrarla con una pinza, estraendola con la stessa angolazione con cui è penetrata. È buona regola esercitare poi nel punto di penetrazione una energica spremitura digitale, allo scopo di far uscire qualche goccia di sangue, disinfettare con tintura di iodio e ricoprire la piccola ferita con garza sterile. Non bisogna mai dimenticare di rivolgersi al medico per attuare la profilassi antitetanica qualora il soggetto non sia stato precedentemente vaccinato.
Quando il corpo estraneo è penetrato in profondità, tanto da non essere visibile, solo un medico, dotato di un adatto strumentario che preveda anche la possibilità di servirsi dei raggi X, è in grado di estrarre la scheggia.
Quando invece essa è sporgente basterà afferrarla con una pinza, estraendola con la stessa angolazione con cui è penetrata. È buona regola esercitare poi nel punto di penetrazione una energica spremitura digitale, allo scopo di far uscire qualche goccia di sangue, disinfettare con tintura di iodio e ricoprire la piccola ferita con garza sterile. Non bisogna mai dimenticare di rivolgersi al medico per attuare la profilassi antitetanica qualora il soggetto non sia stato precedentemente vaccinato.
Tag:
Schegge
Punture di ortiche
Sono causa di reazioni allergiche locali che si manifestano con rilievi pruriginosi e dolenti, tanto caratteristici che da loro deriva il nome diorticaria dato alle manifestazioni pressoché simili dell'allergia. La manifestazione è dovuta all'acido formico, contenuto in speciali botticelle sui peli dell'ortica; le botticelle hanno una punta di silice e sono molto fragili. Le punte penetrano nella pelle, le botticelle si rompono, l'acido formico scatena una reazione allergica.
La manifestazione dovuta alle ortiche si esaurisce nel giro di mezz'ora; solo in alcuni individui predisposti dura alcune ore. Chi è colpito da questo infortunio deve lavare la parte sotto un getto d'acqua, senza strofinarla, e poi spalmare delicatamente una pomata al cortisone (sempre senza sfregamenti che hanno un effetto controproducente).
La manifestazione dovuta alle ortiche si esaurisce nel giro di mezz'ora; solo in alcuni individui predisposti dura alcune ore. Chi è colpito da questo infortunio deve lavare la parte sotto un getto d'acqua, senza strofinarla, e poi spalmare delicatamente una pomata al cortisone (sempre senza sfregamenti che hanno un effetto controproducente).
Piaga
Una soluzione di continuo della copertura cutanea in qualsiasi parte del corpo che non accenni alla detersione, cicatrizzazione e guarigione spontanea, può considerarsi una piaga. Le piaghe hanno cause molteplici e sono sostenute da fattori patologici locali e generali.
Locali quali infezioni, incongruo trattamento o medicazioni sbagliate; generali quali infezioni, diabete, stasi, edemi. Le piaghe di più frequente osservazione sono quelle da varici agli arti inferiori. Il trattamento delle piaghe è strettamente medico e chirurgico: il soccorso deve limitarsi ad un lavaggio con acqua ossigenata e a una copertura con medicazione sterile.
Locali quali infezioni, incongruo trattamento o medicazioni sbagliate; generali quali infezioni, diabete, stasi, edemi. Le piaghe di più frequente osservazione sono quelle da varici agli arti inferiori. Il trattamento delle piaghe è strettamente medico e chirurgico: il soccorso deve limitarsi ad un lavaggio con acqua ossigenata e a una copertura con medicazione sterile.
Tag:
Piaga
Patereccio
Il patereccio è un ascesso ad un dito. Si distinguono: il giradito che è un piccolo ascesso attorno ad un'unghia e che può condurre alla sua caduta; il patereccio del polpastrello che può comportare rischi gravi (infezione ossea, setticemia ecc.). Bisogna al più presto fare esaminare il patereccio da un medico.
Orzaiolo
Gli orzaioli sono foruncoletti che si formano sulle palpebre degli occhi. Per la loro cura occorre fare impacchi caldi parecchie volte al giorno con soluzione salina sterile. Se l'orzaiolo persiste e aumenta di volume con notevole gonfiore palpebrale, è bene consultare il medico.
Iscriviti a:
Post (Atom)