Questa gravissima malattia, poco frequente in tempo di pace, raggiunge percentuali molto alte in guerra; è provocata dal bacillo di Nicolaier. che si trova sotto forma di spora nel terriccio. nello sterco di animali e talora anche nell'intestino dell'uomo.
L'infezione provocata da questo bacillo rimane localizzata nel punto di penetrazione (la lesione può talora essere di irrilevante entità) ma, tramite le tossine tetaniche prodotte dal germe in riproduzione, agisce a distanza sul midollo spinale, provocando il classico quadro sintomatologico.
Uno dei primi sintomi è infatti il trisma, vale a dire la chiusura forzata della bocca, presto seguito da cefalea, intolleranza alla luce, irrequietezza, insonnia. La contrattura muscolare, che inizia di solito dai muscoli masseteri (trisma), si estende agli altri gruppi muscolari determinando atteggiamenti coatti delle singole regioni: al viso il risus sardonicus ; al tronco l'inarcamento della colonna aperto indietro. La contrattura dei muscoli del collo e della faringe impedisce la deglutizione. La febbre può raggiungere temperature altissime (oltre i 41 gradi).
Quando il tetano si è manifestato occorre ricoverare il paziente il più presto possibile presso un ospedale dotato di un reparto di rianimazione. Va però sottolineato che questa malattia può essere efficacemente debellata mediante la vaccinazione sistematica di tutta la popolazione. La vaccinazione consiste nell'i-niettare nel soggetto una certa quantità di tossina tetanica inattivata (e perciò innocua), e nel ripetere tale iniezione a distanza di un mese e di sei mesi. Dopo tale lasso di tempo l'individuo si può ritenere immune dal tetano per un periodo di due-tre anni. Dopo questo periodo vanno praticate altre iniezioni di richiamo, ogni tre-quattro anni.
Quando una lesione infetta si verifica in un soggetto non vaccinato, è indispensabile eseguire una profilassi antitetanica, utilizzando siero eterologo (estratto da cavalli o buoi trattati con tossina tetanica), usando particolari cautele per evitare spiacevoli e anche gravi reazioni allergiche. Tale profilassi deve comunque sempre essere eseguita dal medico. Attualmente sono state messe in commercio e sono ormai entrate nell'uso corrente delle gammaglobuline estratte da soggetti già vaccinati; tali prodotti sono in grado di proteggere dall'infezione tetanica e non danno mai luogo a disturbi collaterali.
sabato 19 aprile 2008
Svenimento (lipotimia)
Lo svenimento o lipotimia o sincope è una condizione caratterizzata da pallore e perdita di conoscenza temporanea dovuta ad insufficiente apporto di sangue al cervello. Le cause possono essere un colpo di sole, un'intossicazione, un annegamento, un trauma, ma più frequentemente un improvviso abbassamento della pressione arteriosa di origine cardiaca o vascolare.
Normalmente il soccorritore non è in grado di intuire le cause dello svenimento, per cui si dovrà limitare ad un soccorso generico e chiamare con urgenza il medico se lo svenimento si protrae oltre i due minuti. Si tenga presente che:
• la persona svenuta non va mai schiaffeggiata;
• la persona svenuta non va scossa per farla tornare in sé;
• non si deve dare nulla per bocca a chi è svenuto.
Quando una persona dice di stare per svenire si deve aiutarla prontamente a distendersi con il capo più basso rispetto al corpo ed alle gambe. Gli si spruzza acqua fredda sul viso, slacciando gli indumenti troppo stretti. Utili sono i vapori di ammoniaca (i famosi «sali» di ottocentesca memoria).
Normalmente il soccorritore non è in grado di intuire le cause dello svenimento, per cui si dovrà limitare ad un soccorso generico e chiamare con urgenza il medico se lo svenimento si protrae oltre i due minuti. Si tenga presente che:
• la persona svenuta non va mai schiaffeggiata;
• la persona svenuta non va scossa per farla tornare in sé;
• non si deve dare nulla per bocca a chi è svenuto.
Quando una persona dice di stare per svenire si deve aiutarla prontamente a distendersi con il capo più basso rispetto al corpo ed alle gambe. Gli si spruzza acqua fredda sul viso, slacciando gli indumenti troppo stretti. Utili sono i vapori di ammoniaca (i famosi «sali» di ottocentesca memoria).
Strappi muscolari
Si tratta di incidenti sempre più frequenti che si possono verificare per incidenti stradali, per infortuni sul lavoro o nel corso di attività sportive. Sono caratterizzati dalla lacerazione più o meno grave ed estesa dei muscoli. Tali lesioni si osservano più spesso a carico dei muscoli della coscia (quadricipite), della gamba (ga-strocnemio), del braccio (bicipite brachiale) e sono provocate da una contrazione violenta ed improvvisa di un gruppo muscolare.
La sintomatologia è caratterizzata da un dolore improvviso e violentissimo in corrispondenza della sede della lesione accompagnato dalla sensazione di un rumore di scroscio, di lacerazione sotto la pelle, a cui fa seguito una impotenza funzionale totale (il soggetto non è più in grado di muovere l'arto colpito).
Il trattamento consiste nell'immobilizzazione della regione lesa ponendo così a riposo il muscolo per un periodo di almeno due, tre settimane. L'applicazione di una borsa di ghiaccio può essere utile a ridurre l'ematoma; la guarigione di queste lesioni può poi essere accelerata da applicazioni fisiche (marconite-rapia, forni Bier, ecc.). Quando la lesione muscolare è particolarmente grave, può essere indicato l'intervento chirurgico che consiste nella sutura del muscolo.
La sintomatologia è caratterizzata da un dolore improvviso e violentissimo in corrispondenza della sede della lesione accompagnato dalla sensazione di un rumore di scroscio, di lacerazione sotto la pelle, a cui fa seguito una impotenza funzionale totale (il soggetto non è più in grado di muovere l'arto colpito).
Il trattamento consiste nell'immobilizzazione della regione lesa ponendo così a riposo il muscolo per un periodo di almeno due, tre settimane. L'applicazione di una borsa di ghiaccio può essere utile a ridurre l'ematoma; la guarigione di queste lesioni può poi essere accelerata da applicazioni fisiche (marconite-rapia, forni Bier, ecc.). Quando la lesione muscolare è particolarmente grave, può essere indicato l'intervento chirurgico che consiste nella sutura del muscolo.
Tag:
Strappi muscolari
Slogature (distorsioni-lussazioni)
Si tratta di lesioni provocate da traumi indiretti, vale a dire da bruschi movimenti di leva o di torsione esercitati sulle formazioni molli dell'articolazione interessata (distorsioni); quando l'azione traumatica è di particolare intensità i capi ossei articolari perdono i loro normali rapporti, lacerando la capsula (lussazioni). Si tratta cioè di due eventi traumatici provocati da uno stesso meccanismo d'azione che si diversificano fra di loro unicamente per la gravità.
Tali lesioni possono inoltre essere complicate dalla presenza di fratture, per cui è sempre buona regola praticare una radiografia delle strutture ossee interessate. Il sintomo dominante è rappresentato dal dolore vivo, a carattere continuo, che si acutizza con i movimenti, dalla impossibilità di muovere l'articolazione interessata, che diventa tumefatta a causa di un versamento endoarticolare (in genere ematico) e di un edema periarticolare.
La terapia consiste nel riposo assoluto, nello svuotamento delle raccolte ematiche endoarticolari mediante punture evacuative della articolazione interessata, e nell'immobilizzazione mediante apparecchio gessato.
Quando la distorsione è di modesta entità, vale a dire la tumefazione è scarsa o assente, può bastare il semplice riposo per qualche giorno e l'applicazione di pomate adatte, reperibili comunemente in farmacia.
Tali lesioni possono inoltre essere complicate dalla presenza di fratture, per cui è sempre buona regola praticare una radiografia delle strutture ossee interessate. Il sintomo dominante è rappresentato dal dolore vivo, a carattere continuo, che si acutizza con i movimenti, dalla impossibilità di muovere l'articolazione interessata, che diventa tumefatta a causa di un versamento endoarticolare (in genere ematico) e di un edema periarticolare.
La terapia consiste nel riposo assoluto, nello svuotamento delle raccolte ematiche endoarticolari mediante punture evacuative della articolazione interessata, e nell'immobilizzazione mediante apparecchio gessato.
Quando la distorsione è di modesta entità, vale a dire la tumefazione è scarsa o assente, può bastare il semplice riposo per qualche giorno e l'applicazione di pomate adatte, reperibili comunemente in farmacia.
Singhiozzo
Quando si è alle prese con un singhiozzo fastidioso, basta fare un'inspirazione profonda e trattenere il fiato quanto più si riesce. Se il metodo non funziona, si potrà sorseggiare un paio di bicchieri di acqua fredda oppure fare un gargarismo con acqua tiepida.
Quando il singhiozzo sopraggiunge in un lattante, si può provare a farlo eruttare con qualche colpetto sulla schiena. Se non basta, gli si darà da succhiare il manico di un cucchiaino inumidito e poi intinto nello zucchero.
Quando il singhiozzo sopraggiunge in un lattante, si può provare a farlo eruttare con qualche colpetto sulla schiena. Se non basta, gli si darà da succhiare il manico di un cucchiaino inumidito e poi intinto nello zucchero.
Tag:
Singhiozzo
Scottature solari
Sono comuni a molte persone che si espongono a lungo e senza precauzioni al sole estivo. Se la pelle è solo arrossata basterà trattarla con una crema emolliente o con olio di paraffina (il burro è dannoso perché provoca irritazioni e infezioni).
Se ci sono invece vesciche o estese scottature, bisogna trattarle con una medicazione sterile (due cucchiai di bicarbonato di sodio in un litro di acqua). Le pomate grasse sono controindicate.
Naturalmente le parti scottate non vanno più esposte al sole fino a guarigione completa.
Se ci sono invece vesciche o estese scottature, bisogna trattarle con una medicazione sterile (due cucchiai di bicarbonato di sodio in un litro di acqua). Le pomate grasse sono controindicate.
Naturalmente le parti scottate non vanno più esposte al sole fino a guarigione completa.
Tag:
Scottature solari
Iscriviti a:
Post (Atom)