AMARTOMA, malformazione a carattere tumorale benigno, dovuta ad anormale proliferazione di una parte dei tessuti presenti in un organo. Per lo più gli amartomi sono vascolari, cioè sono formati da vasi sanguigni esuberanti: la pelle, il grasso sottocutaneo, i muscoli e il fegato sono le sedi più frequenti degli amartomi, che si presentano come macchie a contorni mal definiti e a colorito rossastro o violaceo che scompare alla compressione.
Questo tipo di lesione non ha preferenze di sede né di età, talvolta insorge nella sede di un trauma e guarisce con la semplice asportazione chirurgica, oggi possibile anche per gli amartomi vascolari del fegato, che danno segno di sé solo eccezionalmente, quando sono molto voluminosi e vanno incontro ad emorragie per rottura dei vasi sanguigni che li costituiscono.
mercoledì 18 giugno 2008
Dindrome di Alzheimer - forma di demenza senile precoce
SINDROME DI ALZHEIMER, forma di demenza senile precoce che colpisce i lobi frontali e occipitali del cervello, provocandone un'atrofia diffusa. Non se ne conosce la causa, benché la familiarità della malattia faccia pensare ad interferenze ereditarie. Colpisce di preferenza le donne tra i 50 ed i 60 anni, talora anche prima, tanto da essere stata definita come encefalite presenile progressiva.
Si manifesta con deterioramento mentale, agitazione motoria, ipertonia muscolare e compromissione delle funzioni cerebrali superiori del linguaggio, del riconoscimento e della fine organizzazione motoria. Inizia in modo subdolo, con una perdita progressiva della memoria per i fatti più recenti, accompagnata da una diminuzione globale delle capacità intellettuali. Poi iniziano tremori di tipo parkin-soniano. Dopo circa uno o due anni il deterioramento diventa una vera demenza.
L'esame pneumoencefalografico mostra una dilatazione delle cavità ventricolari del cervello. Finché il malato riesce a camminare è in apparenza iperattivo, irrequieto, continuamente occupato a spostare oggetti, in un complesso di attività inconcludenti. Se costretto a letto, si agita in continuazione, sovvertendo le lenzuola in modo caratteristico (i vecchi psichiatri dicevano che il malato « lava » ! ). Finché il malato riesce a parlare è eccessivamente loquace, ma perde il filo del discorso.
In seguito non trova più le parole, inverte le sillabe, si ostina su alcune di esse. Prima di giungere all'ottundimento completo compaiono idee deliranti, allucinazioni e, talora, attacchi epilettici. La malattia è incurabile e l'esito è mortale in pochi anni.
Si manifesta con deterioramento mentale, agitazione motoria, ipertonia muscolare e compromissione delle funzioni cerebrali superiori del linguaggio, del riconoscimento e della fine organizzazione motoria. Inizia in modo subdolo, con una perdita progressiva della memoria per i fatti più recenti, accompagnata da una diminuzione globale delle capacità intellettuali. Poi iniziano tremori di tipo parkin-soniano. Dopo circa uno o due anni il deterioramento diventa una vera demenza.
L'esame pneumoencefalografico mostra una dilatazione delle cavità ventricolari del cervello. Finché il malato riesce a camminare è in apparenza iperattivo, irrequieto, continuamente occupato a spostare oggetti, in un complesso di attività inconcludenti. Se costretto a letto, si agita in continuazione, sovvertendo le lenzuola in modo caratteristico (i vecchi psichiatri dicevano che il malato « lava » ! ). Finché il malato riesce a parlare è eccessivamente loquace, ma perde il filo del discorso.
In seguito non trova più le parole, inverte le sillabe, si ostina su alcune di esse. Prima di giungere all'ottundimento completo compaiono idee deliranti, allucinazioni e, talora, attacchi epilettici. La malattia è incurabile e l'esito è mortale in pochi anni.
Alveolite Polmonare - infiammazione alveoli polmonari
ALVEOLITE POLMONARE, processo infiammatorio a carico degli alveoli polmonari, dipendente da molte cause (virus, miceti, batteri, protozoi). L'alveolite corrisponde a una condizione per lo più ben apprezzabile dal punto di vista anatomo-patologico.
Essa, in genere, è espressione di una polmonite interstiziale, ovverossia di una infiammazione che ha sede nella compagine della parete alveolare dove si riversa materiale plasmático e dove si raggruppano cellule proprie della infiammazione (granulociti, linfociti, plasmacellule, mononucleati). Le cellule alveolari, o pneumociti, aumentano di numero e alla fine si sfaldano nella cavità alveolare.
Il processo nelle sedi colpite compromette gli scambi gassosi (ossigenazione, eliminazione di anidride carbonica) tra sangue ed aria respiratoria. I sintomi sono quelli della polmonite: febbre, dolori toracici, astenia, tosse. La diagnosi si conferma radiologicamente. La terapia è fondamentalmente basata sugli antibiotici.
Essa, in genere, è espressione di una polmonite interstiziale, ovverossia di una infiammazione che ha sede nella compagine della parete alveolare dove si riversa materiale plasmático e dove si raggruppano cellule proprie della infiammazione (granulociti, linfociti, plasmacellule, mononucleati). Le cellule alveolari, o pneumociti, aumentano di numero e alla fine si sfaldano nella cavità alveolare.
Il processo nelle sedi colpite compromette gli scambi gassosi (ossigenazione, eliminazione di anidride carbonica) tra sangue ed aria respiratoria. I sintomi sono quelli della polmonite: febbre, dolori toracici, astenia, tosse. La diagnosi si conferma radiologicamente. La terapia è fondamentalmente basata sugli antibiotici.
Alveolite dentaria - infezione dell'alveolo dentario
ALVEOLITE DENTARIA, infezione dell'alveolo dentario, cioè della cavità ossea in cui è contenuto il dente, con granulomi, per infezione del coagulo ematico postestrattivo o per la ritenzione nella cavità alveolare di corpi estranei, come frammenti di osso alveolare. Il primo sintomo dell'alveolite è il dolore sempre piuttosto intenso, accompagnato da arrossamento e tumefazione della zona colpita e seguito, talora, da fenomeni suppurativi.
La diagnosi è di solito clinica, accompagnata eventualmente, nei casi più resistenti alle cure, da un esame radiografico che permetta di stabilire la presenza di eventuali corpi estranei sequestrati nella cavità. La cura consiste in accurati e prolungati lavaggi della cavità alveolare con antisettici leggeri, nell'asportazione degli eventuali sequestri e nella somministrazione di antibiotici. In caso di forti dolori si potrà ricorrere anche agli analgesici. Una alveolite curata opportunamente guarisce per lo più in pochi giorni senza lasciare conseguenze.
La diagnosi è di solito clinica, accompagnata eventualmente, nei casi più resistenti alle cure, da un esame radiografico che permetta di stabilire la presenza di eventuali corpi estranei sequestrati nella cavità. La cura consiste in accurati e prolungati lavaggi della cavità alveolare con antisettici leggeri, nell'asportazione degli eventuali sequestri e nella somministrazione di antibiotici. In caso di forti dolori si potrà ricorrere anche agli analgesici. Una alveolite curata opportunamente guarisce per lo più in pochi giorni senza lasciare conseguenze.
Allucinosi - stato di allucinazione
ALLUCINOSI, stato di allucinazione. Per alcuni autori l'allucinosi è, invece, una esperienza in cui le sensazioni sono esaltate o anche immaginate, ma riconosciute criticamente come anormali. Le allucinosi, presenti nella seconda accezione anche nelle psicosi, soprattutto nella fase iniziale, sono abitualmente riferite a lesioni neurologiche organiche. In tal senso è frequentemente usato il termine di allucinosi alcoolica e di allucinosi peduncolare ( in cui la lesione organica è a danno del peduncolo cerebrale ).
Allucinazione visiva fenomeno sensoriale
ALLUCINAZIONE VISIVA, fenomeno sensoriale e psico-sensoriale corrispondente, ad una percezione senza oggetti. L'allucinazione si distingue dall'illusione, che è una percezione deformata, ed è una sensazione il cui substrato esiste veramente, ma la percezione del quale è inesatta.
Si distinguono vari tipi di allucinazione: le allucinazioni elementari o fotopsie, sono apparizioni di fenomeni luminosi elementari (come punti brillanti, sfere scintillanti, stelle luccicanti ). Possono essere variamente colorate e sono raramente immobili e fisse; le allucinazioni figurate o morfopsie, riproducono l'aspetto d'oggetti, di figure, di paesaggi complicati spesso rappresentate in rilievo: in genere sono di colore grigiastro, possono essere fisse o mobili, variano spesso dimensione (da quelle più piccole, lillipuziane a quelle ingrandite ) ; le allucinazioni psicosensoriali sono rappresentazioni mentali più che allucinazioni: si manifestano sia con la sensazione di vivere una situazione irreale, e in questo caso l'allucinazione visiva è imprecisa e transitoria, sia con l'illusione di rivivere una scena interiore con la coscienza del ricordo, e allora l'allucinazione è più netta e dettagliata; le allucinosi peduncolari sono allucinazioni visive che sopravvengono al crepuscolo o ad occhi chiusi, in genere di animali o personaggi conosciuti: da segnalare il carattere lucido e critico del paziente che non partecipa all'allucinazione, perlomeno affettivamente; manifestazioni visive associate sono allucinazioni che accompagnano e seguono i danni del campo visivo, provocati da una lesione del nervo ottico, e spariscono se questa lesione guarisce.
Le allucinazioni visive possono, a seconda del loro tipo caratteristico, avere valore di localizzazione ed essere perciò capaci di precisare la sede dell'alterazione avvenuta al livello del sistema nervoso centrale. A questa scopo è importante differenziarle dall'onirismo o stato di sogno, dalle allucinazioni visive psichiatriche, in cui non c'è partecipazione dell'ammalato, e dalle allucinazioni delle oftalmopatie, che si hanno nelle malattie del globo oculare.
Si distinguono vari tipi di allucinazione: le allucinazioni elementari o fotopsie, sono apparizioni di fenomeni luminosi elementari (come punti brillanti, sfere scintillanti, stelle luccicanti ). Possono essere variamente colorate e sono raramente immobili e fisse; le allucinazioni figurate o morfopsie, riproducono l'aspetto d'oggetti, di figure, di paesaggi complicati spesso rappresentate in rilievo: in genere sono di colore grigiastro, possono essere fisse o mobili, variano spesso dimensione (da quelle più piccole, lillipuziane a quelle ingrandite ) ; le allucinazioni psicosensoriali sono rappresentazioni mentali più che allucinazioni: si manifestano sia con la sensazione di vivere una situazione irreale, e in questo caso l'allucinazione visiva è imprecisa e transitoria, sia con l'illusione di rivivere una scena interiore con la coscienza del ricordo, e allora l'allucinazione è più netta e dettagliata; le allucinosi peduncolari sono allucinazioni visive che sopravvengono al crepuscolo o ad occhi chiusi, in genere di animali o personaggi conosciuti: da segnalare il carattere lucido e critico del paziente che non partecipa all'allucinazione, perlomeno affettivamente; manifestazioni visive associate sono allucinazioni che accompagnano e seguono i danni del campo visivo, provocati da una lesione del nervo ottico, e spariscono se questa lesione guarisce.
Le allucinazioni visive possono, a seconda del loro tipo caratteristico, avere valore di localizzazione ed essere perciò capaci di precisare la sede dell'alterazione avvenuta al livello del sistema nervoso centrale. A questa scopo è importante differenziarle dall'onirismo o stato di sogno, dalle allucinazioni visive psichiatriche, in cui non c'è partecipazione dell'ammalato, e dalle allucinazioni delle oftalmopatie, che si hanno nelle malattie del globo oculare.
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