giovedì 31 luglio 2008

Anestesia Psichica alterazione della sensibilità di origine psicologica

ANESTESIA PSICHICA, alterazione della sensibilità di origine psicologica. Abitualmente è riferita al blocco del dolore, ma può anche riguardare altri organi di senso, come la vista o l'udito. Il malato (quasi sempre un isterico) non vuol sentire o vedere ed impedisce alla sua coscienza di prendere atto degli stimoli che provengono dall'esterno. Il fenomeno si verifica anche nei depressi, per i quali i cibi perdono sapore e i colori della vita e dell'ambiente si attenuano, non solo in senso figurato. Le anestesie isteriche corrispondono alla distribuzione anatomica della sensibilità come il malato immagina che sia ( spesso non uguale a quella reale, per cui è facile scoprire che non si tratta di una lesione organica). Secondo alcuni neurofisiologí l'anestesia psichica non è semplicemente un fenomeno di inibizione del sistema nervoso centrale. Sembra, infatti, che siano state identificate delle fibre nervose dirette verso eli organi di senso, capaci di attenuarne la risposta agli stimoli. L'anestesia psichica non va confusa con fenomeni di assuefazione o di, accomodamento.

Anemia Refrattaria - farmaci antianemici

ANEMIA REFRATTARIA, forma anemica così chiamata per l'inefficacia dei consueti farmaci antianemici; è dovuta alla diminuita produzione di Globuli rossi per una inefficienza del midollo delle ossa. Alcune volte la causa è ignota, altre volte questa anemia dipende da infezioni, intossicazioni (benzolo, sulfamidici, ecc.), radiazioni, squilibri ormonici. L'alimentazione scarsa o povera di ferro e di vitamine può essere una concausa. In genere sono colpiti gli adulti al di sopra dei 30 anni, e con maggiore frequenza le donne. L'inizio è generalmente insidioso, e il decorso successivo può essere acuto o cronico.

Se il decorso è lento i sintomi sono: malessere generale, progressiva diminuzione delle forze, colorito pallidocereo della pelle. Nelle forme più gravi si hanno: emorragie della cute e delle mucose, ulcerazioni della bocca e della faringe, febbre. L'esame del sangue rivela una diminuzione del numero dei globuli rossi (inferiore a 4 milioni per mmc; la norma è 4,5-5 milioni) e del valore globulare, ossia dell'emoglobina (il valore globulare lobulare è il rapporto fra emoglobina e numero dei globuli rossi, normalmente uguale a 1, qui inferiore a 0,8); anche i globuli bianchi sono diminuiti di numero.

Non esiste una cura specifica; può essere efficace la somministrazione di ormoni maschili, si fanno trasfusioni di sangue, possono essere utili l'asportazione della milza (splenectomia) e il trapianto di midollo osseo. L'alimentazione deve essere abbondante, completa, variata.

Anemia Perniciosa - stato anemico dipendente da carenza di vitamina

ANEMIA PERNICIOSA, stato anemico dipendente da carenza di vitamina B12 In realtà non si tratta di una carenza dietetica di questo fattore vitaminico, bensì è in causa un difettoso suo assorbimento intestinale. Con la scoperta della vitamina B12 e della sua correlazione con siffatta forma morbosa, tale anemia è diventata suscettibile di completa regressione e di conseguenza l'aggettivo « perniciosa » assegnato a questa anemia ora non ha più senso, in quanto la prognosi è divenuta favorevole. Solo se l'anemia perniciosa non viene trattata adeguatamente, il suo esito è costantemente mortale.

La malattia è rara al disotto dei 35 anni. Affinché si renda possibile l'assorbimento della vitamina B12 a livello dell'intestino, è necessario l'intervento di un fattore intrinseco (probabilmente di natura mucopolisaccaridíca), che normalmente viene secreto dallo stomaco, ma che nell'anemia perniciosa è carente. Un disturbo di assorbimento di vitamina B12, può dipendere dalla asportazione dello stomaco (gastrectomia per ulcera o per cancro); da malformazioni dell'intestino tenue; quando, per necessità chirurgiche, vengono resecati ampi tratti di quest'ultimo organo; da infestazione da botriocefalo.

In questi casi si parla di anemie perniciosiformi. Caratteristica clinica dell'anemia perniciosa è che la malattia viene sopportata abbastanza bene nonostante la sua gravità. I sintomi sono: facile affaticabilità, respiro pesante, senso di fastidio al cuore e accelerazione dei battiti cardíaci. La carenza di vitamina B12 determina irritazione della lingua con bruciore (glossite) e disturbi gastroenterici (eruttazioni, senso di peso dopo il pasto, riduzione dell'appetito e diarrea).

Nel 10 per cento dei casi si verificano, fenomeni nervosi consistenti in intorpidimento delle gambe e in disturbi della sfera psichica. Alla diagnosi di certezza dell'anemia perniciosa si arriva in base all'esame del sangue (dove i globuli rossi si presentano molto voluminosi; vedi anisocitosi) e del midollo osseo che si aspira dall'osso sternale con un apposito ago (puntura sternale). La moderna cura di questa forma, che un tempo era ad evoluzione invariabilmente infausta, permette di conseguire risultati veramente brillanti, tanto che le condizioni generali del paziente migliorano rapidamente, si ravviva l'appetito, la cute assume un sano colorito roseo, la lingua si normalizza e fa seguito la remissione dei disturbi intestinali e di quelli a carico del cuore. Più lentamente si attenuano le manifestazioni nervose.

Nella fase conclamata e attiva, la somministrazione della vitamina B12 (detta anche cianocobalamina) deve essere fatta da una a tre volte alla settimana mediante iniezioni intramuscolari. L'assunzione per bocca non è efficace per il fatto che, essendo carente il fattore intrinseco, la vitamina 1312, per questa via, non verrebbe utilizzata.

Il paziente deve essere conscio che per tutta la vita dovrà far ricorso alla vitamina B12. Solo quando i valori ematologici si siano normalizzati, sarà sufficiente un trattamento con vitamina B12 una sola volta al mese. Non sono necessarie altre curè consigliate in passato, a base di acido folico o di acido cloridrico per bocca. A meno che non siano presenti alterazioni neurologiche, non è indispensabile che il paziente venga ospedalizzato, fatta esclusione solo per il periodo necessario per la conferma diagnostica.

Come si previene. È utile, prevalentemente, la somministrazione di dose mensile di vitamina B12 ai soggetti che siano stati sottoposti ad asportazione dello stomaco.

Anemia Megaloblastica pernicioso simile alimentazione vegetariana

ANEMIA MEGALOBLASTICA PERNICIOSO-SIMILE, forma di anemia dovuta ad un'alimentazione strettamente vegetariana, e perciò priva di vitamina B12, oppure povera di carne, frutta e verdura e perciò priva o quasi di acido folico (detto anche vitamina M). Poiché la vera e propria anemia perniciosa è causata dall'incapacità dell'organismo di utilizzare la vitamina B12, o l'acido folico, si comprende come la mancanza di queste sostanze nel vitto abbia una analoga conseguenza, cioè una anemia perniciososimile. Le cellule del midollo osseo da cui derivano i globuli rossi sono di dimensioni superiori alla norma, da qui la denominazione di megaloblasti. L'esame del sangue rivela una diminuzione del numero dei globuli rossi ( inferiore a 4 milioni per mmc; la norma è 4,5-5 milioni), i quali sono di diametro superiore alla norma (macrociti, grosse cellule). Anche l'emoglobina è diminuita, però in misura minore rispetto alla diminuzione dei globuli rossi, cosicché il valore globulare (rapporto fra emoglobina e numero dei globuli rossi, normalmente uguale a 1) è aumentato in confronto alla norma, ossia risulta superiore a 1, il che è tipico delle anemie perniciose a paragone delle altre forme di anemia. I sintomi sono: pallore, stanchezza, facile affaticabilità, insonnia, irritabilità, inappetenza, bruciore e arrossamento della lingua (glossite), stomatite, disturbi intestinali, disturbi nervosi, che vanno da semplici formicolii agli arti fino ad tiri vero torpore psichico. La terapia consiste nel somministrare preparati di vitamina B12 e di acido folico. Si curerà inoltre l'alimentazione: vitto abbondante nel suo complesso, ricco di carne, uova, latte, formaggi, e di frutta e verdura fresca. Occorre un periodo di convalescenza durante il quale l'attività fisica e mentale sarà ripresa solo gradatamente col migliorare delle condizioni, in un ambiente sereno, vivendo il più possibile all'aria libera.

Anemia macrocitica alimentare alimentazione povera di proteine

ANEMIA MACROCITICA ALIMENTARE, forma di anemia dovuta ad un'alimentazione povera di proteine (carne, uova, latte, latticini). In queste circostanze, però, eli solito vengono a mancare anche minerali come il ferro, e vitamine, quindi la causa dell'anemia è complessa, i fattori che la provocano, tutto sommato, sono molteplici. Sovente i pazienti sono degli alcoolisti i quali, appunto per tale condizione, finiscono per ridurre il loro cibo al minimo, oppure soggetti che furono sottoposti all'intervento della resezione gastrica o che soffrono di malassorbimento, per cui sono in uno stato cronico di malnutrizione.

L'esame del sangue rivela una diminuzione del numero dei globuli rossi (inferiore a 4 milioni per mmc; la norma è 4,5-5 milioni), dell'emoglobina e del valore globulare, ossia del rapporto fra emoglobina e numero dei globuli rossi (normalmente uguale a 1, risulta qui inferiore a 0,8); i globuli rossi, per un'alterazione dei processi di produzione delle cellule del sangue, sono di diametro superiore alla norma (microciti, grosse cellule) e nondimeno con un contenuto di emoglobina inferiore alla norma. I sintomi sono: pallore, stanchezza, facile affaticabilità, insonnia, irritabilità, inappetenza, bruciore alla lingua, stomatite, difficoltà di deglutizione, irregolarità mestruali, ecc.

Vi sono inoltre sintomi di malnutrizione, di malassorbimento, talora anche di malattie del fegato. La terapia consiste nel somministra re preparati di acido folico, vitamina 1312, aminoacidi (i costituenti delle proteine), ferro, rame, calcio. Si curerà inoltre l'alimentazione: vitto abbon. dante nel suo complesso, ricco di cibi proteici (carne, latte, uova, formaggi), eliminando le bevande alcooliche. Occorre un periodo di convalescenza durante il quale l'attività fisica e mentale sarà ripresa solo gradatamente col migliorare delle condizioni, in un ambiente sereno, vivendo il più possibile all'aria aperta.

come si previene. Bisogna evitare gli stati di denutrizione, seguendo un'alimentazione equilibrata, usando moderazione nelle bevande alcooliche e curando la funzione gastrica ed epatica.

Anemia Ferropriva scarsità o mancanza nell'alimentazione del minerale ferro

ANEMIA FERROPRIVA, anemia conseguente a scarsità o mancanza nell'alimentazione del minerale ferro, essenziale per la produzione dei globuli rossi. Il fabbisogno giornaliero di ferro è di 1,5 mg, in genere ampiamente fornito da una normale alimentazione nell'uomo adulto. Diversa è la situazione nella donna, la quale perde mensilmente una notevole quantità di ferro con il sangue mestruale. Perciò l'anemia ferropriva da carenza alimentare è rara nel maschio adulto, più frequente nella femmina (e ancor più in gravidanza, durante la quale il fabbisogno di ferro si raddoppia); è frequente inoltre nel lattante nutrito a lungo esclusivamente con latte (molto povero di ferro, anche quello di donna) e nel bambino.

I sintomi sono: stanchezza, pallore, facile affaticabilità, mal di capo, insonnia, irritabilità, inappetenza, bruciore alla lingua, stomatite, difficoltà di deglutizione, cute secca, capelli ruvidi, unghie fragili, irregolarità mestruali, ecc. L'esame del sangue rivela una diminuzione del numero dei globuli rossi (inferiore a 4 milioni per mmc di sangue; la norma è 4,5-5 milioni) e del valore globulare, ossia dell'emoglobina (il valore globulare è il rapporto fra emoglobina e numero di globuli rossi, normalmente uguale a 1, qui inferiore a 0,8); il dosaggio del ferro nel sangue (sideremia) dimostra la notevole riduzione del minerale. La terapia consiste nel somministrare preparati di ferro, di regola per bocca, immediatamente dopo i pasti principali. Si curerà inoltre l'alimentazione, ricordando che i cibi più ricchi di ferro sono: carne, cervello, fegato, frattaglie, uova, legumi, verdure (spinaci) , patate, frutti (albicocca, uva); utile è anche il vino. Il vitto sia nel complesso abbondante. Occorre un periodo di convalescenza durante il quale l'attività fisica e mentale sarà ripresa solo gradatamente con il migliorare delle condizioni, in un ambiente sereno, vivendo il più possibile all'aria libera.

Come si previene. Si devono evitare gli stati di denutrizione, seguendo un'alimentazione equilibrata e curando le irregolarità della funzione gastrica che impediscono un buon assorbimento del ferro contenuto negli alimenti.