Tumore dell'Ano, l'ano, cioè l'orifizio che rappresenta la porzione terminale dell'apparato digerente, è sede abbastanza frequente di tumori che possono essere benigni o maligni: tra i primi vi sono papillomi (vedi) e polipi (vedi carcinoma), tra i secondi i più importanti dal punto di vista pratico sono i carcinomi (vedi carcinoma), che a volte possono derivare dai primi e debbono esser asportati come misura precauzionale. Non molto frequenti, i tumori maligni dell'ano compaiono in genere tra i 50 e i 60 anni, con predilezione per il sesso femminile; nascono dall'epitelio che riveste il foro anale, o subito all'interno di essi; i primi appartengono quasi tutti al tipo del carcinoma spinocellulare (vedi); quelli che nascono subito all'interno dell'ano, definiti carcinomi cloacogenici, sono invece un poco diversi, anche se le loro caratteristiche cliniche e il loro decorso sono praticamente eguali nei due casi.
Dolori durante la defecazione, emorragie in assenza di noduli emorroidali, ulcerazioni e indurimenti del contorno dell'ano debbono far sospettare la possibilità di una lesione tumorale e indurre a consultare un medico, che con un semplice esame locale, magari con un piccolo prelievo di un pezzo del tessuto sospetto, riuscirà a risolvere ogni dubbio. La cura può essere radiologica (con applicazioni locali di raggi X) nei casi iniziali, mentre in fase più avanzata il tumore dovrà esser estirpato chirurgicamente con tutto il canale anale e con la creazione di un ano artificiale in corrispondenza della parete anteriore dell'addome: l'intervento è certamente mutilante, ma consente una soddisfacente percentuale di guarigioni.
venerdì 1 agosto 2008
Annegamento - acqua nei polmoni
ANNEGAMENTO, è causa di asfissia perché l'acqua, penetrando nei polmoni, impedisce l'arrivo dell'ossigeno dell'aria. Occorre liberare le vie respiratorie e lo stomaco dall'acqua mettendo bocconi il soggetto, con la testa più bassa del tronco e la faccia girata da un lato, battendo fra le spalle, asportando eventuali corpi estranei dalla bocca; tirar fuori la lingua affinché non ostacoli la respirazione, provocare eventualmente il vomito solleticando il fondo della gola con due dita.
In caso di arresto del respiro ricorrere alla respirazione artificiale, che deve essere praticata immediatamente, appena la persona viene estratta dall'acqua, non deve esser sospesa per alcuna ragione, neppure durante un eventuale trasporto obbligato del paziente, e va eseguita con regolarità anche per qualche ora.
Nello stesso tempo, con l'aiuto di altri soccorritori, bisogna anche penAre a riscaldare il corpo del paziente con panni ed acqua calda, ed eseguire massaggi e frizioni delle estremità in direzione del cuore, per sollecitare i riflessi e riattivare la circolazione.
come si previene. Per evitare i malori improvvisi, causa di annegamento, uscire dall'acqua non appena si provi sensazione di freddo, intorpidimento delle membra, crampi, stanchezza, vertigini, ronzio alle orecchie.
Particolare prudenza abbiano i sofferenti di forme allergiche (asma, febbre del fieno, orticaria, eczemi), di disturbi circolatori, ecc. In qualsiasi caso evitare lunghe esposizioni al sole ed esercizi fisici intensi prima del bagno, il bagno durante la digestione, dopo un'intensa emozione, dopo un viaggio faticoso; non fare il bagno da soli; in linea generale l'immersione non dovrebbe superare i 15-20 minuti.
In caso di arresto del respiro ricorrere alla respirazione artificiale, che deve essere praticata immediatamente, appena la persona viene estratta dall'acqua, non deve esser sospesa per alcuna ragione, neppure durante un eventuale trasporto obbligato del paziente, e va eseguita con regolarità anche per qualche ora.
Nello stesso tempo, con l'aiuto di altri soccorritori, bisogna anche penAre a riscaldare il corpo del paziente con panni ed acqua calda, ed eseguire massaggi e frizioni delle estremità in direzione del cuore, per sollecitare i riflessi e riattivare la circolazione.
come si previene. Per evitare i malori improvvisi, causa di annegamento, uscire dall'acqua non appena si provi sensazione di freddo, intorpidimento delle membra, crampi, stanchezza, vertigini, ronzio alle orecchie.
Particolare prudenza abbiano i sofferenti di forme allergiche (asma, febbre del fieno, orticaria, eczemi), di disturbi circolatori, ecc. In qualsiasi caso evitare lunghe esposizioni al sole ed esercizi fisici intensi prima del bagno, il bagno durante la digestione, dopo un'intensa emozione, dopo un viaggio faticoso; non fare il bagno da soli; in linea generale l'immersione non dovrebbe superare i 15-20 minuti.
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acqua nei polmoni,
Annegamento
Anisocitosi variazione di grandezza dei globuli rossi, o eritrociti
ANISOCITOSI, variazione di grandezza dei globuli rossi, o eritrociti. L'eritrocita normale appare come un dischetto rotondo del diametro da 6 a 9 millesimi di millimetro. Nell'anisocitosiil diametro può presentare notevoli variazioni. Si parla di microcitosi quando i globuli rossi sono più piccoli del normale: essi si osservano soprattutto nell'ittero emolitico costituzionale, nelle anemie emolitiche. Il termine di macrocitosi si riserva agli eritrociti molto voluminosi, del diametro che va da 10 a 12 millesimi di millimetro. Si tratta di cellule molto giovani, in fase di patologica rigenerazione, presenti nelle anemie che accompagnano la cirrosi epatica, nelle leucemie acute e in certe altre forme di anemia ( anemie macrocitiche). I megalociti raggiungono anche 25 millesimi di millimetro di diametro e si evidenziano nell'anemia perniciosa (vedi) in fase attiva.
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Anisocitosi
Aniseiconia differenza di dimensione delle immagini retiniche
ANISEICONIA, differenza di dimensione delle immagini retiniche dei due occhi provocata da due lenti notevolmente differenti tra loro per lo spessore. Pertanto coloro che hanno un difetto refrattivo di una notevole differenza tra i due occhi non possono usare la lente esatta per l'occhio peggiore. Devono accontentarsi di una correzione ridotta, e quindi di una visione ridotta, nell'occhio peggiore, pena notevoli disturbi di affaticamento visivo, vertigini, cefalee, o sdoppiamento delle immagini con difficoltà della lettura, della deambulazione, ecc.
come si previene. L'aniseiconia si previene con l'uso di particolari lenti, dette aniseiconiche, o con l'uso di lenti a contatto per le quali non sussiste detta perturbazione.
come si previene. L'aniseiconia si previene con l'uso di particolari lenti, dette aniseiconiche, o con l'uso di lenti a contatto per le quali non sussiste detta perturbazione.
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Aniseiconia
giovedì 31 luglio 2008
Aniridia assenza totale dell'iride congenita
ANIRIDIA, assenza totale dell'iride che può essere: congenita, ed allora è accompagnata da altre gravi malformazioni del globo oculare; secondaria, cioè provocata da malattie che hanno distrutto il tessuto dell'iride e che è stato successivamente riassorbito; traumatica, e in questo caso è sempre accompagnata da gravi lesioni del cristallino e della retina. A parte i sintomi che si riferiscono alla causa dell'alterazione, il disturbo maggiore consiste nell'abbagliamento dell'occhio in quanto non viene regolato l'afflusso della luce poiché manca il diaframma irideo.
come si previene. La prevenzione e la cura si riferiscono alle cause della aniridia; nella semplice, ma rara, aniridia congenita la prevenzione dei fenomeni di abbagliamento è facilmente ottenibile con lenti colorate di opportuno assorbimento.
come si previene. La prevenzione e la cura si riferiscono alle cause della aniridia; nella semplice, ma rara, aniridia congenita la prevenzione dei fenomeni di abbagliamento è facilmente ottenibile con lenti colorate di opportuno assorbimento.
Angoscia - termine psicanalitico
ANGOSCIA, termine psicanalitico che indica il vissuto sgradevole che si ha quando l'Io è costretto a riconoscere la propria debolezza; si dice reale davanti a problemi del mondo esterno; normale di fronte al Super lo; nevrotica dinanzi alle pulsioni dell'Es. L'angoscia nevrotica, dice Freud, « ha origine nella vita sessuale e corrisponde ad una libido deviata dalla propria destinazione e non ulteriormente impiegata... i sogni d'angoscia sono sogni a contenuto sessuale e la libido inerente ad essi è stata trasformata in angoscia ». Per gli esistenzialisti l'angoscia della morte è intrinseca alla vita, che non può altro che procedere inesorabilmente verso la propria fine. Tuttavia esiste anche un'angoscia esistenziale imposta dalla scelta tra il conformismo e l'accettazione di modelli collettivi da un lato e la affermazione individuale, realizzatrice della propria personalità singola e soggettiva dall'altro.
La differenza tra angoscia normale ed angoscia patologica sta nel comportamento che l'una e l'altra provocano. La prima è vantaggiosa ed adeguata a proiettare la personalità in avanti, verso il futuro; la seconda provoca invece meccanismi di difesa infantili, poco produttivi, rivolti al passato, regressivi. L'angoscia colpisce di preferenza chi ha avuto una vita infantile frustrata, conflittuale, carente sul piano affettivo.
La differenza tra angoscia normale ed angoscia patologica sta nel comportamento che l'una e l'altra provocano. La prima è vantaggiosa ed adeguata a proiettare la personalità in avanti, verso il futuro; la seconda provoca invece meccanismi di difesa infantili, poco produttivi, rivolti al passato, regressivi. L'angoscia colpisce di preferenza chi ha avuto una vita infantile frustrata, conflittuale, carente sul piano affettivo.
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