ANORESSIA, mancanza di appetito, fenomeno che si verifica nella maggior parte delle malattie acute e croniche. Può essere inoltre la conseguenza specifica di un difetto della secrezione gastrica (gastriti, anemia perníciosa), di deficienza di vitamine, di abuso di alcool e di tabacco, di vita inattiva e sedentaria, di emozioni violente.
La cura dovrà essere diretta in primo luogo contro la causa primaria. Però sono efficaci anche talune norme igieniche e dietetiche come l'orario regolare dei pasti, la varietà gustosa dei cibi, il moto all'aria aperta. Possono avere un effetto apprezzabile gli amari (china, genziana, angostura, rabarbaro, ecc.), gli stomachici (che stimolano la secrezione gastrica e l'appetito: anice, finocchio, arancio amaro, garofano, rosmarino), il liquore del Fowler a base di arsenico, i ricostituenti in generale. Anche il bicarbonato di sodio, preso un quarto d'ora prima del pasto a piccole dosi (1/2 grammo) favorisce la produzione del succo gastrico, e così pure il brodo di carne ed il peptone. Quando l'anoressia è assolutamente ribelle, il rimedio di scelta è l'insulina che, iniettata nella dose di 10-20 unità mezz'ora prima dei pasti, provoca un notevole aumento dell'appetito.
Più difficile è vincere l'anoressia abituale dei bambini, quasi sempre conseguenza di conflitti psicologici familiari. Di natura psicologica è anche l'anoressia nervosa, più frequente nel sesso femminile, fra i 15 ed i 30 anni; questi soggetti, a poco a poco, a causa d'un patologico meccanismo mentale, finiscono per manifestare un vero disgusto per il cibo, una specie di terrore alla sola idea di mangiare, o perché dominati dall'ossessione di ingrassare, o in seguito a emozioni, delusioni, dissidi familiari, difficoltà scolastiche o ambientali in genere. In questi casi è necessaria essenzialmente la psicoterapia.
Come si previene. Quando nel vitto si ha deficienza di alcuni fattori alimentari, specialmente vitamine, l'appetito diminuisce lentamente fino al manifestarsi dell'anoressia. Perciò è importante un'alimentazione nutriente, ben equilibrata e completa, con buon apporto vitaminico: frutta, verdura, latte, burro, tuorlo d'uovo, farinacei.
venerdì 1 agosto 2008
Anodontia mancanza di elementi dentali
ANODONTIA, anomalia caratterizzata dalla mancanza di elementi dentali. L'anodontia completa è piuttosto rara, benché nella storia si ricordino casi famosi, come quello di Pirro, re dell'Epiro, che si dice fosse del tutto privo di denti. In generale si associa ad altre turbe, quali l'assenza delle ghiandole sudoripare e una diminuzione dei capelli (ipotricosi) e dei peli. Si pensa che sia causata da una alterazione dello sviluppo del tessuto ectodermico, da cui appunto i denti hanno origine, già nello stato embrionale.
La diagnosi è clinica, associata però ad un esame radiografico che permetta di stabilire se l'anodontia è reale o apparente, come nel caso di denti inclusi. La cura è. protesici: si dovranno cioè applicare delle protesi totali che sostituiscano tutti i denti mancanti. Le conseguenze sono praticamente costituite da un grave danno estetico e masticatorio.
come si previene. Trattandosi di un disturbo di sviluppo dei tessuti embrionali, non esiste possibilità di prevenzione.
La diagnosi è clinica, associata però ad un esame radiografico che permetta di stabilire se l'anodontia è reale o apparente, come nel caso di denti inclusi. La cura è. protesici: si dovranno cioè applicare delle protesi totali che sostituiscano tutti i denti mancanti. Le conseguenze sono praticamente costituite da un grave danno estetico e masticatorio.
come si previene. Trattandosi di un disturbo di sviluppo dei tessuti embrionali, non esiste possibilità di prevenzione.
Tumore ano porzione terminale dell'apparato digerente
Tumore dell'Ano, l'ano, cioè l'orifizio che rappresenta la porzione terminale dell'apparato digerente, è sede abbastanza frequente di tumori che possono essere benigni o maligni: tra i primi vi sono papillomi (vedi) e polipi (vedi carcinoma), tra i secondi i più importanti dal punto di vista pratico sono i carcinomi (vedi carcinoma), che a volte possono derivare dai primi e debbono esser asportati come misura precauzionale. Non molto frequenti, i tumori maligni dell'ano compaiono in genere tra i 50 e i 60 anni, con predilezione per il sesso femminile; nascono dall'epitelio che riveste il foro anale, o subito all'interno di essi; i primi appartengono quasi tutti al tipo del carcinoma spinocellulare (vedi); quelli che nascono subito all'interno dell'ano, definiti carcinomi cloacogenici, sono invece un poco diversi, anche se le loro caratteristiche cliniche e il loro decorso sono praticamente eguali nei due casi.
Dolori durante la defecazione, emorragie in assenza di noduli emorroidali, ulcerazioni e indurimenti del contorno dell'ano debbono far sospettare la possibilità di una lesione tumorale e indurre a consultare un medico, che con un semplice esame locale, magari con un piccolo prelievo di un pezzo del tessuto sospetto, riuscirà a risolvere ogni dubbio. La cura può essere radiologica (con applicazioni locali di raggi X) nei casi iniziali, mentre in fase più avanzata il tumore dovrà esser estirpato chirurgicamente con tutto il canale anale e con la creazione di un ano artificiale in corrispondenza della parete anteriore dell'addome: l'intervento è certamente mutilante, ma consente una soddisfacente percentuale di guarigioni.
Dolori durante la defecazione, emorragie in assenza di noduli emorroidali, ulcerazioni e indurimenti del contorno dell'ano debbono far sospettare la possibilità di una lesione tumorale e indurre a consultare un medico, che con un semplice esame locale, magari con un piccolo prelievo di un pezzo del tessuto sospetto, riuscirà a risolvere ogni dubbio. La cura può essere radiologica (con applicazioni locali di raggi X) nei casi iniziali, mentre in fase più avanzata il tumore dovrà esser estirpato chirurgicamente con tutto il canale anale e con la creazione di un ano artificiale in corrispondenza della parete anteriore dell'addome: l'intervento è certamente mutilante, ma consente una soddisfacente percentuale di guarigioni.
Tag:
Tumore ano
Annegamento - acqua nei polmoni
ANNEGAMENTO, è causa di asfissia perché l'acqua, penetrando nei polmoni, impedisce l'arrivo dell'ossigeno dell'aria. Occorre liberare le vie respiratorie e lo stomaco dall'acqua mettendo bocconi il soggetto, con la testa più bassa del tronco e la faccia girata da un lato, battendo fra le spalle, asportando eventuali corpi estranei dalla bocca; tirar fuori la lingua affinché non ostacoli la respirazione, provocare eventualmente il vomito solleticando il fondo della gola con due dita.
In caso di arresto del respiro ricorrere alla respirazione artificiale, che deve essere praticata immediatamente, appena la persona viene estratta dall'acqua, non deve esser sospesa per alcuna ragione, neppure durante un eventuale trasporto obbligato del paziente, e va eseguita con regolarità anche per qualche ora.
Nello stesso tempo, con l'aiuto di altri soccorritori, bisogna anche penAre a riscaldare il corpo del paziente con panni ed acqua calda, ed eseguire massaggi e frizioni delle estremità in direzione del cuore, per sollecitare i riflessi e riattivare la circolazione.
come si previene. Per evitare i malori improvvisi, causa di annegamento, uscire dall'acqua non appena si provi sensazione di freddo, intorpidimento delle membra, crampi, stanchezza, vertigini, ronzio alle orecchie.
Particolare prudenza abbiano i sofferenti di forme allergiche (asma, febbre del fieno, orticaria, eczemi), di disturbi circolatori, ecc. In qualsiasi caso evitare lunghe esposizioni al sole ed esercizi fisici intensi prima del bagno, il bagno durante la digestione, dopo un'intensa emozione, dopo un viaggio faticoso; non fare il bagno da soli; in linea generale l'immersione non dovrebbe superare i 15-20 minuti.
In caso di arresto del respiro ricorrere alla respirazione artificiale, che deve essere praticata immediatamente, appena la persona viene estratta dall'acqua, non deve esser sospesa per alcuna ragione, neppure durante un eventuale trasporto obbligato del paziente, e va eseguita con regolarità anche per qualche ora.
Nello stesso tempo, con l'aiuto di altri soccorritori, bisogna anche penAre a riscaldare il corpo del paziente con panni ed acqua calda, ed eseguire massaggi e frizioni delle estremità in direzione del cuore, per sollecitare i riflessi e riattivare la circolazione.
come si previene. Per evitare i malori improvvisi, causa di annegamento, uscire dall'acqua non appena si provi sensazione di freddo, intorpidimento delle membra, crampi, stanchezza, vertigini, ronzio alle orecchie.
Particolare prudenza abbiano i sofferenti di forme allergiche (asma, febbre del fieno, orticaria, eczemi), di disturbi circolatori, ecc. In qualsiasi caso evitare lunghe esposizioni al sole ed esercizi fisici intensi prima del bagno, il bagno durante la digestione, dopo un'intensa emozione, dopo un viaggio faticoso; non fare il bagno da soli; in linea generale l'immersione non dovrebbe superare i 15-20 minuti.
Tag:
acqua nei polmoni,
Annegamento
Anisocitosi variazione di grandezza dei globuli rossi, o eritrociti
ANISOCITOSI, variazione di grandezza dei globuli rossi, o eritrociti. L'eritrocita normale appare come un dischetto rotondo del diametro da 6 a 9 millesimi di millimetro. Nell'anisocitosiil diametro può presentare notevoli variazioni. Si parla di microcitosi quando i globuli rossi sono più piccoli del normale: essi si osservano soprattutto nell'ittero emolitico costituzionale, nelle anemie emolitiche. Il termine di macrocitosi si riserva agli eritrociti molto voluminosi, del diametro che va da 10 a 12 millesimi di millimetro. Si tratta di cellule molto giovani, in fase di patologica rigenerazione, presenti nelle anemie che accompagnano la cirrosi epatica, nelle leucemie acute e in certe altre forme di anemia ( anemie macrocitiche). I megalociti raggiungono anche 25 millesimi di millimetro di diametro e si evidenziano nell'anemia perniciosa (vedi) in fase attiva.
Tag:
Anisocitosi
Aniseiconia differenza di dimensione delle immagini retiniche
ANISEICONIA, differenza di dimensione delle immagini retiniche dei due occhi provocata da due lenti notevolmente differenti tra loro per lo spessore. Pertanto coloro che hanno un difetto refrattivo di una notevole differenza tra i due occhi non possono usare la lente esatta per l'occhio peggiore. Devono accontentarsi di una correzione ridotta, e quindi di una visione ridotta, nell'occhio peggiore, pena notevoli disturbi di affaticamento visivo, vertigini, cefalee, o sdoppiamento delle immagini con difficoltà della lettura, della deambulazione, ecc.
come si previene. L'aniseiconia si previene con l'uso di particolari lenti, dette aniseiconiche, o con l'uso di lenti a contatto per le quali non sussiste detta perturbazione.
come si previene. L'aniseiconia si previene con l'uso di particolari lenti, dette aniseiconiche, o con l'uso di lenti a contatto per le quali non sussiste detta perturbazione.
Tag:
Aniseiconia
Iscriviti a:
Post (Atom)