giovedì 9 ottobre 2008
ATELESI, incapacità di coordinare attività psicologiche
ATELESI, incapacità di coordinare le diverse attività psicologiche in rapporto alla differenza dei fini a cui ciascuna di esse è diretta. Il fenomeno si verifica negli schizofrenici. In essi la dissociazione si può avere tra vita interiore e mondo esterno, tra contenuti di coscienza ed esperienze dell'Io e tra categorie ( tempo, spazio, realtà) interne ed esterne.
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Disturbo del coordinamento dei movimenti ATASSIA
ATASSIA, disturbo del coordinamento dei movimenti dovuto ad alterazione della sensibilità delle ossa, dei muscoli e delle articolazioni. Si distinguono una forma dinamica, o locomotoria, che si manifesta nel camminare (il soggetto solleva esageratamente la gamba, la lancia in avanti e batte a terra il calcagno, controllando il movimento con la vista) o nel compiere fini movimenti con le mani (il soggetto non sa infilare un ago, sciogliere un nodo o tracciare una linea con gli occhi chiusi); e una forma statica, caratterizzata dalla incapacità, ad occhi chiusi, di mantenere la posizione eretta (fenomeno di Romíerg). Atassia della marcia si ha nelle lesioni delle parti più antiche del cervelletto (nella sindrome archicerebellare e nella sindrome paleocerebellare), dovute a malformazioni congenite delle ossa craniche (latibasta), a mancanza congenita di qualche parte del cervelletto,
ATARASSIA, stato psicologico di benessere
ATARASSIA, stato psicologico di benessere nel quale manca qualsiasi forma di ansia. I farmaci capaci di conferire questo equilibrio affettivo e di togliere la tensione profonda, senza alterare la lucidità della coscienza, sono detti atarassici.
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ASTROCITOMA, tumore del cervello, del cervelletto o del midollo spinale
ASTROCITOMA, tumore del cervello, del cervelletto o del midollo spinale, appartenente al gruppo dei gliomi e molto simile all'astroblastoma, in confronto al quale appare di andamento clinico meno maligno, con maggiori possibilità di sopravvivenza dopo l'intervento chirurgico di asportazione.
ASTIGMATISMO - astigmatico
ASTIGMATISMO, un occhio è detto astigmatico quando di un punto dà un'immagine retinica che non è un punto, ma una figura speciale costituita da due piccole rette perpendicolari tra loro e non situate sullo stesso piano. L'astigmatismo deriva dal fatto che i differenti diottri oculari non sono sferici, ma presentano dei raggi di curvatura differenti, secondo le differenti direzioni dello spazio, realizzando così una figura speciale chiamata toro. La visione dell'astigmatico è caratteristica: non può vedere nitido a nessuna distanza, poiché l'immagine di un punto sulla retina è sempre un cerchio di diffusione. La causa principale è la deformazione della faccia anteriore della cornea che non è più un segmento di sfera perfetto.
Questa deformazione è congenita e può variare durante la crescita. Qualche caso di astigmatismo regolare può essere acquisito, come nel caso delle incisioni chirurgiche della cornea nelle operazioni per cataratta e glaucoma. I sintomi sono caratteristici: l'astigmatico lamenta raramente una diminuizione visiva, mentre più spesso descrive disturbi della fissazione prolungata, cioè cefalee, arrossamenti oculari, fotofobie, ecc. Questo difetto viene corretto con l'uso di speciali lenti, che si chiamano cilindri.
Questa deformazione è congenita e può variare durante la crescita. Qualche caso di astigmatismo regolare può essere acquisito, come nel caso delle incisioni chirurgiche della cornea nelle operazioni per cataratta e glaucoma. I sintomi sono caratteristici: l'astigmatico lamenta raramente una diminuizione visiva, mentre più spesso descrive disturbi della fissazione prolungata, cioè cefalee, arrossamenti oculari, fotofobie, ecc. Questo difetto viene corretto con l'uso di speciali lenti, che si chiamano cilindri.
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ASTIGMATISMO
ASTEREOGNOSIA, perdita della capacità di riconoscere gli oggetti al tatto
ASTEREOGNOSIA, perdita della capacità di riconoscere gli oggetti al tatto ( senza il controllo della vista) con integrità dei recettori sensoriali. Si tratta di un deficit del riconoscimento immediato e non della difficoltà a trovare la parola che designa l'oggetto (è una agnosia semantica). Il disturbo è dovuto ad una lesione, secondo alcuni autori, di certe zone della corteccia cerebrale situate alla base delle circonvoluzioni parietali; secondo altri ad un deficit della sensibilità generale della corteccia. Quest'ultima interpretazione è inaccettabile perché il bambino riconosce prima l'oggetto familiare e poi la sua forma geometrica.
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