giovedì 27 novembre 2008

BORSITE o igroma

BORSITE, o igroma, infiammazione acuta o cronica che interessa le borse sierose. Queste sono formazioni anatomiche vescicolari diversamente appiattite, costituite da una parete fibrosa e da un contenuto liquido sieroso, che si trovano al di sotto del tessuto sottocutaneo e che hanno la funzione di cuscinetti elastici nei punti di scorrimento dei muscoli e dei tendini (vedi tenosinovite); altre volte esse proteggono superfici ossee che, per la loro conformazione anatomica, sono esposte a traumatismo, come la rotula, l'olecrano, l'acromíon. Borse sierore si formano in corrispondenza dei monconi di amputazione, o di pressioni anormali dovute ad apparecchi di protesi, o di esostosi (proliferazioni ossee a carattere benigno), o di un alluce fortemente deviato.

Un trauma violento su una borsa sierosa determina contusione delle pareti ed ematoma; la manifestazione si risolve in pochi giorni con riassorbimento del liquido versatosi nell'interno della cavità e ritorno alle condizioni normali. Il riposo della parte contusa e qualche pomata protettiva sono sufficienti per risolvere il piccolo problema. Al traumatismo può succedere, in un secondo tempo, una suppurazione e allora si hanno i segni locali (tumefazione, dolori, calore, diminuita funzione), viciniori (comparsa di scie linfangitiche e adeniti satelliti) o, talvolta, generali (febbre irregolare o continua, manifestazioni tossiche). Bisogna ricorrere ad applicazioni locali, agli antibiotici o ai sulfamidici o al chirurgo. Particolarmente pericolose sono le borsiti che si formano quando al trauma si associa la penetrazione di un ago o di un epulide di legno all'interno della cavità della borsa.

Sindrome di BONNIER

Sindrome di BONNIER, o sindrome del nucleo vestibolare di Deiters, complesso di sintomi dovuti alla sofferenza del centro nervoso al quale arrivano direttamente le informazioni sull'equilibrio ( provenienti dai canali semicircolari dell'orecchio). È causata da lesioni vascolari o tumorali e consiste nelle conseguenze del rammollimento o dell'emorragia dovuta a lesioni alle arterie (vasi bulbo protuberanziali) della zona in cui è situato ( tra il midollo spinale e la massa encefalica) il nucleo di Deiters.

La sindrome si manifesta con un ictus (apoplessia) caratterizzato da vertigini e dalla tendenza a cadere da un lato. A questi sintomi se ne associano altri dovuti a sofferenza di strutture nervose vicine: paralisi della muscolatura innervata dal nervo abducente (VIO paio dei nervi craníci), cioè del muscolo retto esterno dell'orecchio (a cui corrisponde uno strabismo verso l'interno), diplopia (pioè visione doppia), talora deviazione coniugata ( cioè simultanea) degli occhi, difetto di accomodamento, ineguaglianza nel diametro pupillare (anisocoria) e nistagmo ( specie di tremore degli occhi), Si hanno anche dolori al viso, in corrispondenza dell'innervazione del nervo trigemino (quinto paio dei nervi cranici). Vi possono essere nausea e vomito, accompagnate da un senso psicologico sgradevole di angoscia, aumento del bisogno di urinare. La sindrome è benigna e tende a guarire spontaneamente. Può essere confusa con la sindrome di Meniére (vedi Meniére, sindrome di), alla quale è molto simile.

BOLO ISTERICO

BOLO ISTERICO, sensazione penosa di avere qualcosa in gola, che si deve « cacciar giù » con continui sforzi. È un sintomo nevrotico che riguarda le funzioni digestive, sulle quali si scarica parte della tensione psicologica. Rappresenta, in senso figurato, il rifiuto di ingoiare esperienze sgradevoli. Si accompagna a disturbi dell'appetito e dell'alimentazione, a nausea e ad alterazioni della motilità e della secrezione dello stomaco.

Malattie di Bogaert

Malattie di Bogaert: malattie del sistema nervoso centrale che vengono per convenzione, raggruppate sotto il nome dell'autore che le ha studiate e descritte. Esse sono: la leucoencefalite sclerosante subacuta, l'epilessia mioclonica con coreoatetosi, la malattia di Bogaert-Scherer-Epstein. La leucoencefalite sclerosante subacuta è una forma di sofferenza lenta e progressiva delle fibre nervose del sistema nervoso centrale.

La malattia consiste in una infiammazione della sostanza bianca del cervello (da cui il nome di leuco-encefalite) e di alcune zone di sostanza grigia della corteccia cerebrale e dei centri sottostanti. Sembra sia causata da un virus con particolare affinità per il tessuto nervoso. Si manifesta con febbricola, con progressiva insufficienza intellettuale, incapacità a camminare, movimenti involontari extrapiramidali. Successivamente si possono avere accessi epilettici ed un diffuso e generalizzato aumento del tono muscolare, prevalente ai muscoli del dorso. L'organismo presenta un deperimento generale e la morte interviene per blocco nervoso della respirazione e della circolazione entro sei mesi. Non si conosce una terapia efficace. L'epilessia mioclonica con coreoatetosi è una forma di epilessia (vedi) nella quale sono presenti contrazioni muscolari estese a tutto il corpo, compreso il viso, la lingua e il faringe, oltre agli attacchi di epilessia generalizzata.

A differenza di altre mioclonie non ha un'origine ereditaria. È dovuta a degenerazione delle cellule nervose della corteccia cerebrale (circonvoluzione frontale ascendente) e di un centro nervoso profondo, detto nucleo olivare bulbare. La malattia di Bogaert-Scherer-Epstein è una forma di malattia del sistema nervoso centrale e dei tendini muscolari caratterizzata dal depositarsi di colesterina intorno alle cellule nervose del cervello e del cervelletto. I sintomi consistono in un arresto dello sviluppo psicologico, in difficoltà di parola ed in atrofie muscolari generalizzate. Non si conosce la causa del disturbo metabolico.

BOCCAROLA, lesione infiammatoria ai lati della bocca

BOCCAROLA, lesione infiammatoria localizzata ai lati della bocca, caratterizzata da screpolature o ragadi della pelle e delle mucose. È causata da microbi diversi, ma specialmente dallo streptococco. Inoltre è contagiosa e, se non curata debitamente, può cronicizzarsi. La boccarola colpisce frequentemente i bambini e si manifesta con irritazione e macerazione della pelle, con formazione di croste che ricoprono le ragadi. Tale affezione suscita dolore ogniqualvolta il paziente apre la bocca. La terapia consiste nell'asportare le croste e fare ripetute ( due volte al giorno) applicazioni locali con nitrato d'argento al 2 per cento, avendo cura di penetrare nelle fessure dove specialmente sono annidati i germi. Dopo questa prima medicazione, si applichi una pomata all'ossido giallo di mercurio al 5 per cento.

BLOCCO PUPILLARE, affezione oculare

BLOCCO PUPILLARE, affezione oculare in cui a causa dello addossamento della periferia o radice dell'iride al trabecolo sclero-corneale ( zona da cui i liquidi intraoculari defluiscono dall'occhio ) viene impedito il normale fluire del liquido endoculare con conseguenze che possono essere più o meno gravi a seconda della transitorietà o meno del fenomeno. Si accompagna con immobilità della pupilla che permane più o meno dilatata, dolore sovraorbitario o emicranico più o meno accentuato e con abbassamento del visus più o meno pronunciato.

Queste crisi possono essere più o meno distribuite nel tempo, ma inevitabilmente conducono al glaucoma acuto per chiusura dell'angolo, con conseguenze nefaste per la vista dell'occhio interessato. La malattia è praticamente sempre bilaterale, anche se l'occhio congenere non ha mai subito fenomeni di blocco pupillare. Se la malattia è diagnosticata al momento del blocco pupillare è sufficiente una terapia medica per controllarla ed avere poi il tempo di praticare la chirurgia in fase di calma. In attacco acuto non esiste altra chance che un intervento praticato al più presto possibile.