Candida Albicans, fungo, simile al lievito, che produce blastospore e pseudo-miceli nelle colture adatte, negli essudati, e nei tessuti. Si sviluppa bene alla temperatura ambiente e a 37°C. Come la maggior parte dei funghi patogeni per l'uomo, esiste come saprofita nel terreno, nei vegetali e nei residui organici, ed è stato isolato anche in prodotti caseari, tè, birra, margarina e vegetali. L'interesse per l'ostetrico-ginecologo consiste nel fatto che la Candida Albicans è frequente causa di vaginiti, da forme infiammatorie minime fino a forme acute gravissime, e si ritiene che ciò sia dovuto, da parte sua, alla produzione di una citotossina molto irritante per le mucose.
Il potere patogeno del fungo è altamente influenzato dallo stato ormonale della paziente che lo ospita: ecco perché lo si osserva raramente prima della pubertà e dopo la menopausa. È frequente anche in gravidanza e nelle pazienti affette da diabete mellito, e qui è chiamata in causa, anche e soprattutto, la ricchezza di glicogeno dei tessuti, caratteristica di questi due particolari stati.
venerdì 28 novembre 2008
Intossicazione da candeggina
Intossicazione da candeggina: ha come sintomi dolore e bruciore della lingua e della bocca, dolore di stomaco, vomito con sangue, diarrea, causticazioni della bocca, dell'esofago, dello stomaco (a carico dell'esofago possono residuare, a causa delle cicatrici susseguenti alle causticazioni, gravi restringimenti che compromettono il passaggio dei cibi). Bisogna somministrare subito bevande alcaline (la candeggina è una soluzione di ipoclorito di sodio, che nello stomaco libera acido ipocloroso), per esempio 15-20 g di magnesia, oppure 30-50 g di bicarbonato di sodio in 1 litro d'acqua. Controindicate sono la lavatura gastrica e la somministrazione di emetici. Analogo trattamento si farà per altri candeggianti: conegrina, varecchina, ecc., tutte soluzioni più o meno concentrate di ipoclorito di sodio.
CANCRO LARINGEO, affezione tumorale maligna
CANCRO LARINGEO, affezione tumorale maligna a sede laringea; sotto il nome di cancro della laringe si raggruppano tutte le neoplasie maligne sia epiteliali che connettivali, che prendono origine dagli elementi anatomici costitutivi della laringe; le forme connettivali sono rare; di gran lunga più frequenti le epiteliali. Poiché l'aspetto e il decorso variano notevolmente secondo la sede della neoplasia, si rende necessaria una suddivisione topografica in cancri intrinseci, o endolaringei o cavitari, e cancri estrinseci, o vestibolari o marginali; tale distinzione è importante soprattutto dal punto di vista della prognosi e della terapia.
Nelle forme endolaringee la neoplasia ha sede sulla corda vocale vera, sulla falsa corda, sulla faccia laringea dell'epiglottide, nel ventricolo di Morgagni, alla commessura anteriore e nella regione sottoglottica. Nelle forme vestibolari le sedi sono l'epiglottide, la regione aritenoidea e le pliche ari-epiglottiche. L'eziologia è sconosciuta come in tutti i tumori maligni; si rico nosconoalcuni fattori predisponenti come l'abuso di tabacco e di alcool e gli sforzi vocali. Elettivamente colpito è il sesso maschile: nella donna si riscontrano infatti solo il 3-5 per cento dei casi; l'età di insorgenza è di solito compresa tra i 40 ed i 60 anni; si deve tenere conto inoltre di alcune affezioni come la pachidermia e l'ipercheratosi laringee, che sono da considerarsi come stati precancerosi.
Da un punto di vista anatomo-patologico si distínguono, secondo i caratteri macroscopici, forme vegetanti in cui la neoplasia ha l'aspetto di una massa irregolare, moriforme, che si accresce a cavolfiore; forme infiltranti con l'aspetto di una placca dura, invadente i tessuti sottostanti; forme ulcerose, in cui la neoplasia presenta vaste zone di necrosi dei tessuti. Per i caratteri istologici, le forme epiteliali hanno l'aspetto dell'epitelioma pavimentoso spinocellulare, ben differenziato, dell'epitelioma basocellulare, indifferenziato, e dell'intermedio; le forme connettivali, rare, hanno i caratteri del libro-sarcoma o, più raramente ancora, del linfosarcoma o del reticolosarcoma.
Nelle forme endolaringee la neoplasia ha sede sulla corda vocale vera, sulla falsa corda, sulla faccia laringea dell'epiglottide, nel ventricolo di Morgagni, alla commessura anteriore e nella regione sottoglottica. Nelle forme vestibolari le sedi sono l'epiglottide, la regione aritenoidea e le pliche ari-epiglottiche. L'eziologia è sconosciuta come in tutti i tumori maligni; si rico nosconoalcuni fattori predisponenti come l'abuso di tabacco e di alcool e gli sforzi vocali. Elettivamente colpito è il sesso maschile: nella donna si riscontrano infatti solo il 3-5 per cento dei casi; l'età di insorgenza è di solito compresa tra i 40 ed i 60 anni; si deve tenere conto inoltre di alcune affezioni come la pachidermia e l'ipercheratosi laringee, che sono da considerarsi come stati precancerosi.
Da un punto di vista anatomo-patologico si distínguono, secondo i caratteri macroscopici, forme vegetanti in cui la neoplasia ha l'aspetto di una massa irregolare, moriforme, che si accresce a cavolfiore; forme infiltranti con l'aspetto di una placca dura, invadente i tessuti sottostanti; forme ulcerose, in cui la neoplasia presenta vaste zone di necrosi dei tessuti. Per i caratteri istologici, le forme epiteliali hanno l'aspetto dell'epitelioma pavimentoso spinocellulare, ben differenziato, dell'epitelioma basocellulare, indifferenziato, e dell'intermedio; le forme connettivali, rare, hanno i caratteri del libro-sarcoma o, più raramente ancora, del linfosarcoma o del reticolosarcoma.
CANCRO tumori maligni
CANCRO, termine con cui sono definiti tutti i tumori maligni, cioè quelle neoformazioni di cellule e di tessuti che sono caratterizzate da crescita tumultuosa ed anarchica, dalla capacità di invadere e distruggere gli organi in cui insorgono, dalla facoltà di propagarsi a distanza attraverso i vasi sanguigni o linfatici ( metastasi ), dall'andamento progressivamente aggravantesi in assenza di adatte cure. Tutti i tessuti dai quali è composto il nostro organismo possono esser sede ed origine di cancri, che così prendono, di volta in volta, differenti de nomínazioni, che ricordano appunto l'organo o il tessuto di partenza: in genere sono definiti come carcinomi i tumori maligni originati da tessuti epiteliali, come sarcomi i cancri derivati da tessuti di sostegno, come blastomi altri tumori maligni di origine incerta o complessa.
In linea di massima il cancro, che è una malattia lenta ad instaurarsi e spesso lenta anche nel suo decorso, colpisce individui in età media ed avanzata, ma nessun'epoca della vita è del tutto risparmiata, anzi, alcuni tumori maligni, ad esempio i sarcomi, preferiscono piuttosto l'età giovane, specie l'infanzia, né vi è preferenza di sesso, anche se la donna sembra più colpita, per la grande frequenza dei cancri di organi esclusivamente femminili come l'utero, le ovaie e le mammelle.
In linea di massima il cancro, che è una malattia lenta ad instaurarsi e spesso lenta anche nel suo decorso, colpisce individui in età media ed avanzata, ma nessun'epoca della vita è del tutto risparmiata, anzi, alcuni tumori maligni, ad esempio i sarcomi, preferiscono piuttosto l'età giovane, specie l'infanzia, né vi è preferenza di sesso, anche se la donna sembra più colpita, per la grande frequenza dei cancri di organi esclusivamente femminili come l'utero, le ovaie e le mammelle.
CAMBIAMENTO DI SESSO
CAMBIAMENTO DI SESSO, trasformazione di un adulto normale, da un punto di vista genetico e somatico nettamente maschile, in donna adulta altrettanto normalmente conformata, o viceversa. Da un punto di vista pratico la definizione è assolutamente inesatta, giacché tale trasformazione è impossibile. La locuzione è stata sinora impiegata per definire sommariamente due casi, i più frequenti pseudoermafroditi possesso di caratteri somatici sessuali opposti al sesso dichiarato in un primo tempo ; la mutilazione che priva della virilità.
È questa un'operazione complessa, eseguita in tempi successivi,che dopo aver provveduto a eliminare i caratteri più appariscenti del sesso maschile, pene e testicoli, attraverso delle plastiche, costruisce una pseudo-vulva e una pseudo-vagina. Tali trasformazioni plastiche hanno un carattere più decorativo che altro e si potrebbero definire grottesche se non ponessero gravi problemi di ordine morale, giuridico e, soprattutto, psicologico. Sarebbe più opportuno, in casi del genere, tentare una psicoterapia, magari di esito incerto, anziché provocare una mutilazione organica irreversibile.
È questa un'operazione complessa, eseguita in tempi successivi,che dopo aver provveduto a eliminare i caratteri più appariscenti del sesso maschile, pene e testicoli, attraverso delle plastiche, costruisce una pseudo-vulva e una pseudo-vagina. Tali trasformazioni plastiche hanno un carattere più decorativo che altro e si potrebbero definire grottesche se non ponessero gravi problemi di ordine morale, giuridico e, soprattutto, psicologico. Sarebbe più opportuno, in casi del genere, tentare una psicoterapia, magari di esito incerto, anziché provocare una mutilazione organica irreversibile.
giovedì 27 novembre 2008
Perdita di capelli, calvizie
Calvizie, o alopecia ereditaria, perdita di capelli che colpisce il sesso maschile e che è stata tramandata nei secoli col nome di Ippocrate (primo medico dell'antichità), che ne risultava affetto. È una condizione comunissima, cioè molto diffusa, che colpisce le regioni frontali e temporali, fin dalla prima giovinezza, sempre dopo la pubertà. La causa non è precisabile, come per tutte le malattie ereditarie della cute: si può dire che è sempre associata ad uno stato seborroico della pelle, cioè ad una base costituzionale di pelle tendente al grasso. Probabilmente sono in gioco fattori ormonali, di carattere sessuale (testosterone). Come si è detto, colpisce il sesso maschile, dopo la maturazione sessuale.
Il sintomo fondamentale è la caduta dei capelli, progressiva, anche se lenta, prima alla fronte, poi alle tempie e infine al vertice della testa (chierica). Dal vertice scende sui lati della testa, lasciando solo una frangia terminale di capelli, più o meno larga tutto attorno. Il cuoio capelluto man mano si fa perfettamente calvo, lucido. La diagnosi è molto semplice e non occorrono esami di laboratorio. La cura deve essere molto precoce, ai primi sintomi della caduta dei capelli, ed ha lo scopo primo di combattere la seborrea, e, in secondo ordine, di stimolare il bulbo del capello. Ne deriva quindi la scelta di shampoo e lozioni allo zolfo o al catrame e di lozioni alla cantaridina, alla pilocarpina, alla resorcina. Cure generali corroboranti e polivitaminiche sono ugualmente di aiuto.
Il sintomo fondamentale è la caduta dei capelli, progressiva, anche se lenta, prima alla fronte, poi alle tempie e infine al vertice della testa (chierica). Dal vertice scende sui lati della testa, lasciando solo una frangia terminale di capelli, più o meno larga tutto attorno. Il cuoio capelluto man mano si fa perfettamente calvo, lucido. La diagnosi è molto semplice e non occorrono esami di laboratorio. La cura deve essere molto precoce, ai primi sintomi della caduta dei capelli, ed ha lo scopo primo di combattere la seborrea, e, in secondo ordine, di stimolare il bulbo del capello. Ne deriva quindi la scelta di shampoo e lozioni allo zolfo o al catrame e di lozioni alla cantaridina, alla pilocarpina, alla resorcina. Cure generali corroboranti e polivitaminiche sono ugualmente di aiuto.
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