sabato 13 dicembre 2008
LESBISMO, omosessualità femminile
LESBISMO, omosessualità femminile, denominata anche saffismo, tribadismo. In origine iltermine saffica indicava la omosessuale passiva, di aspetto femminile, mentre quello di ttibade definiva la omosessuale di aspetto mascolino, che assume un ruolo attivo. È noto che queste denominazioni date comunemente all'omosessualità femminile traggono la loro origine da una tra le più note omosessuali che la storia ricordi, la poetessa Saffo, nata nel 612 a.C. nell'isola di Lesbo. Come per l'uomo, questa distinzione è puramente schematica e non corrisponde alla realtà. Inoltre il rapporto tra donne omosessuali è spesso sfumato, incompleto: molto spesso, nelle donne è frequente una omosessualità latente. Le cause della omosessualità femminile, come di quella maschile, sono molteplici: ma a differenza dell'uomo, che spesso diventa omosessuale per motivi risalenti all'infanzia e legati ai rapporti con i genitori (padre tirannico e madre debole, o viceversa), la donna diventa lesbica perché è influenzata, nella maggioranza dei casi, da pressioni culturali o sociali.
LENTIGO
LENTIGO, termine che indica lesioni di carattere tumorale e pretumorale della pelle, che hanno l'aspetto di macchie nerastre, piane o appena rilevate. a margini netti, rotonde: molti dei nei di bellezza sono lentigo. Esistono alcune varietà di lentigo, come la lentigo nevoide dei giovani e degli adulti (il tipico neo di bellezza), e la lentigo senile, che compare nelle parti esposte al sole (dorso delle mani e volto): la prima, crescendo di volume, può trasformarsi in un nevo, la seconda può seppur raramente evolvere in un melanoma .
LEISHMANIOSI
LEISHMANIOSI, denominata anche leishmaniosi viscerale, o anemia splenica infantile, o Kalaazar (termine indiano che significa febbre nera perché talora la malattia si accompagna ad una pigmentazione bruna della pelle), malattia infettiva che colpisce essenzialmente il sangue, il fegato, la milza, il midollo osseo, le ghiandole linfatiche. E' causata da un protozoo, la Leishmania Donovani. La malattia è rara in Italia; il maggior numero di casi si ha nei bambini. La trasmissione avviene attraverso la puntura d'un piccolo insetto notturno, il flebotomo pappatacio, di colorito grigio chiaro a riflessi argentei.
LEIOMIOSARCOMA
LEIOMIOSARCOMA, tumore maligno dei muscoli involontari o lisci; deriva da precedenti leiomiomi o è maligno sino dall'inizio. Ha le stesse sedi, lo stesso aspetto e gli stessi sintomi del leiomioma, ma tende a infiltrarti in tessuti vicini, a dare segni evidenti di malessere generale e talvolta a dare metastasi soprattutto nei polmoni. I leiomiosarcoma debbono essere asportati con ampia parte di tessuti sani vicini e a questo trattamento deve fare in genere seguito una radio e una chemioterapia: queste cure combinate danno buona probabilità di guarigione o di lunga sopravvivenza, soprattutto nei leiomiosarcoma dell'utero, che sono un po' meno aggressivi di quelli delle altre sedi, specie degli arti e delle cavità retroperitoneali, che sono invece i più ribelli ai trattamenti.
LEIOMIOMA
LEIOMIOMA, tumore benigno, costituito da cellule dei muscoli involontari, che al microscopio hanno un aspetto liscio (in greco leios). Poiché l'utero è l'organo in cui vi è maggior abbondanza di muscolo liscio, i leiomiomi sono tipici di questo viscere, ma leiomiomi possono comparire anche in molte altre sedi contenenti muscolo liscio, quali il canale digerente (stomacc, e intestino), la prostata, la vescica, i bronchi e le pareti dei vasi sanguigni (in questo ultimo caso si parla talvolta di leiomiomi vascolare).
MALATTIA DI LEINER
MALATTIA DI LEINER, eritrodermia desquamativa dei neonati, malattia del neonato che ha come sintomi arrossamento perianale con pelle secca e squamosa, cui succede una generalizzazione a tutto il corpo. La cute è essudante in corrispondenza delle pieghe, come l'inguine, gli spazi retroauricolari e interdigitali; il prurito è assente; sono spesso associati anemia e disturbi gastrointestinali. Colpisce i lattanti (specie maschi e di classi povere) nei primi giorni di vita e ha un'evoluzione lunga con abituale guarigione (in due o tre settimane) senza cicatrici o ricadute. Le cause sono ancora sconosciute (discusso lo stafilococco). La dieta è normale con riduzione in rapporto a coesistenti intolleranza.
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