venerdì 19 dicembre 2008

MALATTIE PROFESSIONALI tecnopatie

MALATTIE PROFESSIONALI, o tecnopatie, forme morbose dovute all'azione patogena di sostanze o materiali tossici con cui l'uomo viene a contatto per motivi di lavoro, ovvero dovuta alle influenze dannose sull'organismo di lavorazioni che per le proprie caratteristiche non rispettano le leggi dell'anatomia, della fisiologia e della psicologia umana. A questa definizione la legge italiana pone però precise e gravi limitazioni, riconoscendo come professionali solo le forme morbose provocate da specifiche occasioni tossiche, nocive o comunque pericolose, elencate in un'apposita tabella di legge.

MALATTIE DA POSIZIONI DI LAVORO

MALATTIE DA POSIZIONI DI LAVORO, talune posizioni che l'organismo umano deve assumere per espletare l'attività lavorativa, qualora abbiano caratteristiche antifisiologiche e si protraggano a lungo, possono provocare alterazioni patologiche che, a seconda dei casi, interessano cute, ossa e articolazione, muscoli e vasi sanguigni. Interessano la cute i calli professionali che si vengono a formare in conseguenza alla compressione esercitata da strumenti di lavoro (come nel caso di quelli presentati sulle dita delle mani dai sarti o dagli scrivani per l'uso prolungato di forbici o penna), o per persistenti particolari posizioni (è il caso delle borse sierose che si producevano nel tessuto sottocutaneo del ginocchio nelle lavandaie o nei lucidatoci di pavimenti, un tempo costretti a lavorare appunto in ginocchio).

MALATTIE CUTANEE PROFESSIONALI

MALATTIE CUTANEE PROFESSIONALI, le malattie che possono essere causate da molte sostanze chimiche e da numerosi agenti fisici presenti normalmente nell'ambiente di lavoro: l'aumento costante della quantità di nuovi prodotti che entrano in uso industriale ha avuto come conseguenza una vasta diffusione di tali forme morbose professionali. Tra gli agenti che possono essere causa di affezioni della pelle sono, tra i metalli ed i metalloidi, il nichel, il cobalto, il mercurio, il cromo; tra gli agenti fisici sono i frammenti o frustoli di metallo e lana di vetro, i peli d'animali, i raggi ultravioletti, le radiazioni ionizzanti; tra le sostanze chimiche, una innumerevole quantità.

MALATTIA REUMATICA

MALATTIA REUMATICA, termine conferito ad affezioni morbose molto diverse, che possono manifestarsi con caratteri acuti o cronici; viene colpito in maniera prevalente l'apparato locomotore, con manifestazioni articolari ed extra-articolari e con possibilità di complicanze cardiache, renali, di altri organi; coesistono nella maggioranza dei casi fenomeni reattivi del mesenchima, do`cumentati da evidenti modificazioni dell'equilibrio proteico del siero (aumento di gamma-globuline, della velocità di sedimentazione, positività delle prove di labilità colloidale, della proteina C reattiva, ecc.) e dalla positività di test sierologici come il titolo di Wassermann.

MALATTIA METABOLICA

MALATTIA METABOLICA, malattia ereditaria o acquisita che ha rapporto con un'alterazione del metabolismo. L'assenza di un enzima determina l'interruzione di una catena di sintesi per cui può essere interessato il ricambio dei glucidi (ad esempio: diabete, glicogenosi), dei nucleoprotidi (ad esempio: gotta), delle proteine (ad esempio: aminoacidopatie), dei lipidi (ad esempio: obesità, dislipidosi), nonché gli equilibri acidobasici ionici, osmotici, idrici, minerali, vitaminici, ecc.

MALATTIA EREDITARIA

MALATTIA EREDITARIA, malattia da aberrazione cromosomica, frequente varietà di malattia congenita, dovuta ad anomalie cromosomiche della cellula uovo fecondata (i cromosomi sono organuli endonucleari costituiti da un piccolo asse iniziale, denominato cromonema, rivestito da cromatina ADN). Si possono realizzare anomalie di numero e di struttura dei cromosomi (delezione o traslocazione), alterazioni dei cromosomi somatici (aberrazione cromosomica) o di quelli sessuali (aberrazione gonosomica).