venerdì 19 dicembre 2008

MELANOSI malattia della pelle (volto, dorso delle mani)

MELANOSI, malattia tipica delle zone esposte della pelle (volto, dorso delle mani), ma non rara anche in parti coperte, quali il dorso. Descritta in Francia da Dubreuilh e in Inghilterra da Hutchinson, dai quali prende nome, la melanosi si manifesta in soggetti adulti e anziani come una macchia irregolare di vari colori, dal nero al blu al grigio al roseo, che cambia progressivamente di forma e di colore con il passare del tempo. La melanosi è una tipica precancerosi: lasciata a sè evolve fatalmente verso il melanoma maligno, ma questa evoluzione è lentissima, durando facilmente un decennio e più. Ilericolo incito nella lesione ne consiglia tuttavia i cura, che è radiologica: la melanosi è infatti l'unico tra i tumori dei melanociti che sia sensibile alle irradiazioni.

MELANOSARCOMA, neoformazione maligna

MELANOSARCOMA, neoformazione maligna del tratto uveale (iride, corpo ciliare e coroide), primitiva, altamente metastatizzante per via ematica (fegato), fortemente temibile per il suo inizio subdolo e per la sua frequente tendenza a metastatizzare rapidamente. Siccome il melanosarcoma si sviluppa a carico di qualunque parte della membrana uveale, il suo aspetto è estremamente vario secondo la sede. Spesso la sua evidenziazione avviene solo in occasione di una visita specialistica del fondo dell'occhio, richiesta per altri motivi.

MELANOMA

MELANOMA, negli strati più profondi dell'epidermide, nella membrana coroidea dell'occhio e in poche altre sedi sono presenti, normalmente, cellule capaci di elaborare un pigmento nero, detto melanina (dal greco melanos, nero). Queste cellule, chiamate melanociti, sono, in determinate condizioni, capaci di proliferare attivamente e di produrre tumori, che possono essere benigni (lentigo e nevi, vedi), potenzialmente maligni maligni: questi ultimi si chiamano melanomi.

MELANODONTIA lesione denti da latte

MELANODONTIA, lesione che colpisce i denti da latte rendendoli di colore nerastro. Gli elementi dentali più facilmente interessati sono gli incisivi e i canini superiori. L'eziologia è sconosciuta; si ritiene però che la lesione possa essere messa in relazione con forme di avitaminosi o con squilibri della nutrizione. Colpisce in genere i bambini fra uno e tre anni di età. La sintomatologia consiste nella comparsa, sulle superfici vestibolari degli elementi dentali, di macchie biancastre che diventano poi brune sino ad assumere un colore nero carbone, con distruzione completa dello smalto e messa a nudo della dentina sottostante. Queste zone di usura si estendono progressivamente dalla superficie vestibolare a tutta la superficie del dente, circondandolo e provocandone la frattura.

MEGAESOFAGO, malformazione congenita

MEGAESOFAGO, malformazione congenita costituita da un aumento di ampiezza del lume dell'esofago, associato spesso ad un aumento della sua lunghezza; si riscontra con eguale frequenza nei due sessi e si associa spesso ad altre malformazioni, dell'intestino o dei bronchi; in alcuni casi l'affezione non è congenita, ma imputabile ad una flogosi cronica, con esito in fibrosi cicatriziale, o a fatti spastici accentuati e prolungati della muscolatura dell'esofago, da cui deriva una successiva ipertrofia della muscolatura stessa; la sintomatologia è costituita da disfagia meccanica, all'inizio intermittente e in seguito continua; l'accumularsi degli alimenti nell'esofago ne provoca una distensione dolorosa (fino al vomito degli alimenti stessi) che compare verso la fine del pasto.

MEGACOLON, o malattia di Hirscbspring

MEGACOLON, o malattia di Hirscbspring, malattia caratterizzata da abnorme dilatazione del colon (porzione di intestino che precede il retto), dovuta ad assenza di esatta innervazione in corrispondenza del suo ultimo tratto (sigma colico) per la quale si determina una dilatazione &ll'intestino a monte, in cui si depositano le feci ristagnanti. Stitichezza ostinata, distensione dell'addome sono i sintomi essenziali, che vengono confermati dall'esame radiografico ed eventualmente dalla biopsia rettale (esame delle cellule recuperare mediante puntura e aspirazione).