martedì 23 dicembre 2008

MICOSI FUNGOIDE, rara forma tumorale della pelle

MICOSI FUNGOIDE, rara forma tumorale della pelle, strettamente apparentabile con i linfocitomi . È a lungo decorso e attraversa un primo stadio in cui assomiglia a un banale eczema, un secondo stadio in cui la pelle mostra noduli rilevati rosso-bluastri, una fase finale in cui la lesione interessa anche linfoghiandole e altri organi. Ha decorso lentissimo e fasi di guarigione spontanea temporanea: per queste ragioni è sovente di difficile diagnosi, anche perché al microscopio la lesione fungoide non ha sempre un quadro facile da riconoscere. La terapia è simile a quella usata per i linfocitomi.

MICOSI, affezioni cutanee determinate da miceti (funghi)

MICOSI, affezioni cutanee determinate da miceti (funghi), cioè da organismi viventi di tipo vegetale, che si riproducono senza fase sessuata. Le micosi si distinguono in superficiali e profonde: le prime si localizzano alla cute e agli annessi cutanei (peli e unghie); le seconde, negli strati più profondi della cute e del sottocutaneo e negli organi interni. Esempi di micosi superficiale sono: la pitiriasi versicolor, le tricofizie, le microsporie, il favo, le epidermofizie, le tigne, le onicomicosi. Esempi di micosi profonde sono: le sporotricosi, il micetoma del piede, l'istoplasmosi, le blastomicosi.

MICETOMA, o piede di Madura

MICETOMA, o piede di Madura ( regione dell'India dove la malattia è più frequente), micosi profonda che colpisce il piede in tutti i suoi tessuti: cute, sottocutaneo, muscoli, ossa. La causa è da attribuire all'innesto di miceti (funghi) diversi, tipo Actinomices, aspergilli, ecc. Questi provocano una grave infezione che si manifesta con tumefazione e deformazione dura del piede, che poi si trasforma in un insieme di noduli pieni di pus che si aprono all'esterno tramite tragitti fistolosi. Un esame microscopico mette in evidenza i parassiti prelevati dal pus delle fistole. La terapia consiste in iniezioni di ioduro di potassio; in casi resistenti, si deve ricorrere all'amputazione.

MIASTENIA, malattia di interesse neurologico

MIASTENIA, malattia di interesse neurologico, più frequente nelle donne dai venti ai quarant'anni, caratterizzata da una grandissima faticabilità dei muscoli. Può comparire nel corso di varie malattie endocrine (ipertiroidismo, ipotiroidismo, iposurrenalismo, ipersurrenalismo, insufficienza ipofisaria, iperparatiroidismo) o in concomitanza di un'ipertrofia del timo, ma può essere un sintomo del diabete. R dovuta ad un ostacolo nella trasmissione dell'impulso nervoso dal nervo al muscolo volontario in corrispondenza della zona in cui il nervo entra nella massa muscolare (placca neuromuscolare). Qui, normalmente si libera (quando giunge l'impulso nervoso) una sostanza chimica, l'acetilcolina, che eccita il muscolo. Nei miastenici questa sostanza sembra insufficiente. La debolezza muscolare si attenua immediatamente se viene somministrata (sperimentalmente) dell'acetilcolina e aumenta se si dà al malato l'enzima che distrugge l'acetilcolina (acetilcolino esterasi).

MIALGIA EPIDEMICA, o malattia di Bornholm

MIALGIA EPIDEMICA, o malattia di Bornholm, malattia cosmopolita, inizialmente descritta nell'isola danese di Bornholm, i cui sintomi sono caratterizzati da un periodo d'incubazione variabile da due giorni a due settimane e da dolori diffusi febbrili, cefalea, tonsilliti, disturbi gastrointestinali e toraciti, tumefazioni ghiandolari diffuse; la durata di tale sintomatologia è di quattro o cinque settimane, con pericoli di ricadute dopo qualche settimana o a distanza di mesi. I dolori trafittivi o costrittivi con esacerbazioni notturne colpiscono in ordine decrescente di frequenza le porzioni inferiori del torace e superiori dell'addome, gli arti, le regioni dorso-lombari e la nuca; coesistono difficoltà respiratorie, sensazioni acustiche di sfregamento pleurico (pleurodinia toracica dovuta a scarsa espansione alveolare prodotta da dolore inspiratorio) e iperestesia cutanea.

METROPATIA EMORRAGICA

METROPATIA EMORRAGICA, forma di sanguinamento uterino su base funzionale. Le emorragie, sintomo clinico capitale delle metropatie emorragiche, sono di diversa entità. In genere saltuarie, possono essere violente soprattutto nella metropatia giovanile ed in quella della menopausa. Il meccanismo di queste emorragie pare sia la necrosi di particelle della mucosa per il conflitto tra la rapida crescita della stessa, imposta dall'ormone estrogeno, e lo sviluppo; più lento dei vasi.