domenica 25 gennaio 2009

NODULO VOCALE neoformazione benigna

NODULO VOCALE, neoformazione benigna di limitate dimensioni, che ha sede sulla corda vocale, quasi sempre al punto di unione fra il terzo anteriore ed i due terzi posteriori di essa ed è spesso bilaterale; il nodulo è costituito da un ispessimento dell'epitelio di rivestimento della corda vocale su di un nucleo fibroso o pseudomixomatoso; la formazione del nodulo è facilitata dalla presenza di una ipotonia generalizzata dei muscoli adduttori e tensori della laringe, per cui le corde vocali assumono una concavità superiore dando luogo, durante la vibrazione delle corde stesse, ad un punto di attrito continuo; le alterazioni della dinamica muscolare laringea, sono legate all'abuso o al cattivo uso della voce e proporzionate all'intensità e alla durata nel tempo dello sforzo vocale.

NODULI CARTILAGINEI DI SCHMORL ernia del disco

NODULI CARTILAGINEI DI SCHMORL, ernia del disco cartilagineo interposto fra una vertebra e l'altra della colonna vertebrale nel corpo stesso della vertebra, che non va confusa con l'ernia del disco. In questo caso, infatti, l'ernia non avviene nello speco vertebrale, in modo da determinare una compressione del midollo spinale con le relative conseguenze, ma solo nella sostanza spongiosa del corpo. Questo fatto determina una riduzione di altezza del disco stesso, mentre nel tessuto del corpo si formano processi reattivi che turbano l'accrescimento vertebrale dando luogo a deformazioni a cuneo con conseguente curvatura della colonna a concavità anteriore.

NOCARDIOSI

NOCARDIOSI, malattia che dà sintomi molto simili all'actinomicosi e alla tubercolosi polmonare. Possono manifestarsi forme neurologiche, rappresentate da ascessi encefalici, da fenomeni emiplegici e da meningiti purulente. Responsabile della malattia è un fungo microscopico denominato Nocardia asteroides, che appare al microscopio come un micelio di aspetto polimorfo. La diagnosi è possibile solo con l'esame microscopico. La prognosi è molto riservata. Nella terapia si adoperano sulfamidici e antibiotici, spesso usati in associazione.

NISTAGMO DEI MINATORI

NISTAGMO DEI MINATORI, movimento oscillatorio involontario e ritmico dei globi oculari che può comparire, dopo lunga attività nel sottosuolo, in minatori addetti alle operazioni di estrazione. La causa del fenomeno è incerta: più che di un'affezione del centro oculomotore, esso potrebbe essere conseguenza dell'affaticamento della vista e della scarsità di stimoli luminosi del particolare ambiente di lavoro. Nei casi più gravi le oscillazioni possono raggiungere anche una frequenza di 300-400 al minuto. Il cambiamento di attività lavorativa porta alla guarigione (che in certi casi è lenta e richiede anche un paio di anni) senza lasciare postumi.

NISTAGMO

NISTAGMO, movimento simultaneo di tutti e due gli occhi (in direzione orizzontale, verticale, rotatoria o combinata), caratterizzato da uno spostamento lento e da un rapido ritorno nella posizione iniziale, che si ripete nel tempo, a scariche. Può essere considerato un fenomeno normale quando avviene invitando il soggetto a guardare all'estremo lato, ma generalmente indica una sofferenza del sistema nervoso e dell'apparato vestibolare dell'orecchio interno che governa l'equilibrio. Il nistagmo di origine vestibolare è orizzontale o rotatorio, mai verticale, si accompagna a vertigini e scompare rapidamente. Il nistagmo dovuto a sofferenza delle vie e dei centri nervosi può essere fortemente influenzato dalla posizione del capo. È dovuto ad una sofferenza causata da malattie infiammatorie, vascolari o tumorali a carico di quella parte di sistema nervoso centrale che prende il nome di ponte e di bulbo (dove il midollo spinale si addentra nella massa cerebrale).

MALATTIA DI NISHIMOTO

MALATTIA DI NISHIMOTO, o occlusione progressiva del circolo di Willis, malattia caratterizzata da un particolare aspetto dell'albero arteriolare, che si sostituisce alle arterie cerebrali non più sufficienti e che dà l'aspetto di lumo di sigaretta al quadro arteriografico (ottenuto iniettando nell'arteria carotide un liquido opaco ai raggi X e successivamente radiografando il percorso di tale liquido all'interno delle arterie cerebrali). La malattia, di origine sconosciuta, compare prevalentemente nelle donne giovani, senza che si possano evidenziare lesioni infiammatorie o sclerotiche. Si manifesta con improvvisi segni di deficit dell'attività nervosa centrale (paralisi, crisi epilettiche, ecc.) che scompaiono per ripresentarsi in momenti successivi, lasciando nel corso degli anni deterioramento intellettuale e difficoltà motorie. Nessuna terapia è efficace.