giovedì 5 febbraio 2009

MALATTIA DI OSGOOD-SCIILATTER

MALATTIA DI OSGOOD-SCIILATTER, malattia che fa parte delle epifisiti e riguarda la tuberosità tibiale anteriore, quella piccola salienza ossea che si avverte sulla linea mediana della tibia, subito al di sotto dell'articolazione del ginocchio. Colpisce i giovani fra i 13 e i 16 anni di età, è almeno 10 volte più frequente nei maschi e ne soffrono maggiormente coloro che praticano sport. I sintomi sono essenzialmente rappresentati dal dolore e da un gonfiore di solito piuttosto modesto della parte. La diagnosi è radiologica con la dimostrazione di un'alterazione sia morfologica che strutturale della tuberosità tibiale il cui nucleo si frammenta con aree di addensamento e di rarefazione. Spesso la forma è bilaterale.

ORTICARIA XANTELASMOIDEA, o malattia di Nettleship

ORTICARIA XANTELASMOIDEA, o malattia di Nettleship, malattia da causa sconosciuta, caratterizzata dall'affiorare sulla cute di chiazze ovalari pigmentate, che spesso diventano rilevate e arrossate in seguito a stimoli o senza causa apparente. Abitualmente la sintomatologia scompare nel corso di alcuni anni; la cura è basata sugli antistaminici.

ORCHITE, infiammazione dei testicoli

ORCHITE, infiammazione dei testicoli, di solito dovuta ad un'infezione. Sovente è infiammato anche l'epididimo, e allora si parla di orchiepididimite. L'orchite rappresenta prima di tutto una complicazione della blenorragia. I sintomi sono in genere assai acuti: dolori violenti, gonfiore del testicolo, arrossamento, cute calda, febbre. Questi sintomi in genere si attenuano rapidamente curando la blenorragia (antibiotici, vaccinoterapia) ma purtroppo residuano sovente cicatrici fibrose che possono comprimere ed ostruire le vie spermatiche e rappresentare un ostacolo insormontabile al passaggio degli spermatozoi, cosicché è frequente la sterilità se l'orchite è bilaterale. Un'altra classica forma di orchite è quella che può manifestarsi nel corso della parotite epidemica, pressoché unicamente nei soggetti adulti.

MALATTIA DI OPPENHEIM

MALATTIA DI OPPENHEIM: o amiotonia congenita, rara malattia che colpisce i bambini già alla nascita e che si esprime con una spiccatissima diminuzione del tono muscolare, senza però accompagnarsi ad atrofia o a paralisi. I muscoli si presentano, all'esame microscopico, privi della abituale striatura trasversale, irregolari nel diametro, infarciti di grasso. Le cellule nervose situate nella parte anteriore del midollo spinale, dalle quali partono le fibre che portano il comando del movimento ai muscoli, sono di dimensioni ridotte. La malattia sembrerebbe dovuta, appunto, ad un arresto nello sviluppo di tali cellule (attribuibile ad una causa ancora sconosciuta, forse virale). Il bambino non si muove spontaneamente; se messo seduto, lascia ciondolare la testa e le braccia, dando l'impressione di essere un fantoccio di gomma, tanto che (a causa della mancanza di tono muscolare e della cedevolezza delle articolazioni) gli si possono far assumere passivamente tutte le posizioni che si desiderano. Nessuna terapia è efficace e quasi tutti i piccoli malati muoiono precocemente.

OPISTOTONO

OPISTOTONO, termine con cui si indica l'aumento della tensione nei muscoli della nuca e del dorso, che determina una estensione dorsale del collo e della colonna vertebrale, con un incurvamento all'indietro del tronco. Si tratta di una contrazione muscolare riflessa, che indica una risposta automatica del cervello al dolore ed all'irritazione che si ha nelle meningiti.

ONICOMICOSI

ONICOMICOSI, o micosi delle unghie, infezione dovuta a miceti (funghi) della cute del tipo tricofitico o del tipo lavoso. L'onicomicosi tricofitica è secondaria ad una infezione già esistente sul cuoio capelluto o sulla barba, o sulle parti glabre. Vi è più soggetto l'adulto e sono più colpite le mani che i piedi. L'infezione si insedia per molto tempo su un dito solo, con gli anni però può diffondersi agli altri. Le lesioni iniziano al bordo libero dell'unghia o sul margine laterale, mutando il colore della lamina in grigiastro. Poi tutta la lamina viene invasa, diventa irregolare, sembra corrosa o fissurata. L'onicomicosi favosa è molto più rara ed ha quasi gli stessi caratteri della tricofitica. Si insedia su soggetti già colpiti dalla tigna favosa del cuoio capelluto. La terapia è quella delle tricofizie, e raccomanda la insistenza nella cura interna, perché la forma è molto ribelle alle terapie locali.