sabato 7 febbraio 2009
SINDROME DI PALLORE E IPERTERMIA
SINDROME DI PALLORE E IPERTERMIA, sindrome grave che compare nei lattanti qualche ora dopo un intervento chirurgico; ne sono sintomi il pallore, l'elevazione della febbre, la dispnea; e se non si interviene, sopravviene la morte. Questa sindrome interessa anche gli adulti,che ne sono colpiti in seguito a traumatismi cranici o a estese scottature.
PALINDROMICO, REUMATISMO
PALINDROMICO, REUMATISMO, reumatismo a ricadute, simile all'artrite reumatoide; si manifesta con episodi di artrite acuta febbrile con consistente dolore, arrossamenti ed incapacità funzionale di numerose articolazioni. Gli attacchi durano qualche giorno dopo un'insorgenza improvvisa e si ripresentano in maniera irregolare e imprevedibile. Per la terapia, vedi malattia reumatica.
PALILALIA
PALILALIA, termine psichiatrico che descrive la ripetizione di una parola o di una frase. Il fenomeno consiste in atti motori immotivati, esprimenti una patologia della volontà. Si ha nelle forme di parkinsonismo post-encefalitico, nella malattia di Alzheimer, nella malattia di Pick, ed in altre forme di sofferenza del sistema nervoso centrale. La palilalia non va confusa con le stereotipie verbali e con le verbigerazione (degli schizofrenici o degli oligofrenici).
PALATO OGIVALE, malformazione del palato osseo
PALATO OGIVALE, malformazione del palato osseo, la cui parete assume l'aspetto di una volta ad angolo più o meno acuto; espressione di un fattore costituzionale, compare soprattutto nei soggetti che presentano difficoltà nella respirazione nasale e si associa spesso a deviazione del setto nasale e a malocclusione dentaria.
TUMORE DI PAGET
TUMORE DI PAGET: tumore caratterizzato da erosione del capezzolo della mammella femminile, il cui epitelio di rivestimento diventa sede di un carcinoma in situ, e da contemporanea presenza di un carcinoma dei grossi condotti che secernono il latte; in realtà il carcinoma di Paget del capezzolo è dunque un cancro mammario con interessamento secondario del capezzolo e come un cancro va trattato, con asportazione cioè di tutta la ghiandola e dei linfonodi ascellari. Clinicamente il tumore di Paget può esser confuso con una banale ulcerazione traumatica del capezzolo, ma mentre questa tende alla guarigione, spontanea o in seguito ad applicazione di pomate, l'erosione da tumore di Paget perdura, si estende e non risponde alle solite cure; l'accertamento diagnostico comunque va affidato ad una biopsia del capezzolo e ad un esame al microscopio. Esiste anche una seconda varietà di tumore di Paget, che insorge in zone diverse dal capezzolo; questo tumore di Paget extramammario si ritrova specialmente a livello dei genitali femminili esterni, più raramente in altre sedi ed è un vero carcinoma in situ, cioè interessante la sola epidermide, senza infiltrazione dei tessuti sottostanti, il che comporta una prognosi migliore del Paget mammario.
SINDROME DI PAGET-SCHROETTER
SINDROME DI PAGET-SCHROETTER, occlusione della vena ascellare e della vena succlavia, denominata anche tromboflebite dell'arto superiore: in genere la trombosi (formazione di un coagulo sanguigno all'interno dei vasi) prevale sulla flebite (infiammazione della vena), come avviene del resto in tutte le malattie venose che colpiscono i vasi profondi. In questa localizzazione dell'arto superiore (statisticamente più frequente al braccio destro) viene spesso — e spesso a torto — chiamato in causa il fattore sforzo ( lavoro, sport, ecc.). Sta di fatto che si tratta di una malattia molto rara, prevalente in soggetti giovani o di mezza età, di sesso maschile. Esordisce, in pieno benessere, con senso di pesantezza al braccio, che appare gonfio rispetto all'altro ed è diffusamente dolente: il gonfiore rende difficoltosi sia i movimenti delle dita della mano che quelli di tutto il braccio, che risulta in ultimo visibilmente aumentato di volume. Il colore della pelle assume qua e là una sfumatura bluastra. Verso la spalla si rende evidente un reticolo venoso che sta a significare il tentativo del circolo venoso di aggirare l'ostacolo percorrendo rami venosi secondari e superficiali.
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