domenica 8 febbraio 2009

PAPILLITE nevrite ottica

PAPILLITE, nevrite ottica che presenta serie di sintomi traducibili, dal punto di vista oftalmoscopico, in alterazioni della papilla ottica. Esistono altri tipi di nevriti ottiche (retro-bulbari) ché, poiché avvengono ad un livello posteriore al globo oculare, non presentano alterazioni apprezzabili oftalmoscopicamente. Le papilliti si accompagnano con una ricca sintomatologia clinica, con riduzione importante dell'acutezza visiva e modificazioni del campo visivo. In certi casi viene anche lamentato un modesto dolore retro-oculare. Tuttavia il sintomo più importante ai fini diagnostici è a carico della papilla ottica e si apprezza con l'esame del fondo oculare. La papillite acuta classica si traduce in un vero edema infiammatorio della papilla, che oftalmoscopicamente appare rossa, iperemica, dai limiti sfumati, velata per un intorbidamento del vitreo. Talvolta essudati ed emorragie si dispongono tutto intorno ad essa.

PAPILLA DA STASI alterazione dell'aspetto dell'occhio

PAPILLA DA STASI, termine con cui si descrive l'alterazione dell'aspetto del fondo dell'occhio in conseguenza di un aumento della pressione all'interno della scatola cranica a causa di qualsiasi fenomeno espansivo (tumore, ematoma, ecc.). Papilla è la zona in cui l'occhio comunica con l'interno del cranio attraverso i vasi sanguigni ed il nervo ottico. Un aumento della pressione all'interno ostacola il ritorno del sangue venoso dall'occhio. Ne consegue un ristagno, cioè una stasi, che provoca un edema. Questo si esprime come un lieve rigonfiamento dei bordi della papilla, un turgore delle vene e, spesso, con piccole emorragie. L'aspetto della papilla si osserva con un apposito apparecchio, detto oftalmoscopio. La comparsa della papilla da stasi è in rapporto con la rapidità con cui si instaura l'ipertensione endocranica e non con il volume della massa in espansione.

PANVASCULARITE

PANVASCULARITE, malattia rara, di origine sconosciuta; ne sono sintomi occlusioni venose e arteriose multiple da cui conseguono dolori, edemi e zone necrotiche; sono interessate la pelle, i tessuti sottostanti e meno frequentemente l'intestino, i reni ed il cervello. Tutti i vasi (arterie, vene, capillari, vasi linfatici) risultano infiammati. L'evoluzione della malattia avviene in parecchi anni, con prognosi molto riservata per complicanze infiammatorie, per comparsa di cachessia, di febbre irreversibile. La terapia è sintomatica con scarse prospettive.

PANTOCLASTIA

PANTOCLASTIA, tendenza che hanno alcuni malati psichiatrici a distruggere con furore improvviso qualsiasi cosa capiti loro a portata di mano. Esprime una patologia del controllo affettivo. Quando la pantoclastia si manifesta in malati maniacali si preferisce parlare di mania furiosa. In questi casi il soggetto può scaricare una forza fisica impensabile. Crisi pantoclastiche si possono avere anche negli schizofrenici catatonici e negli epilettici temporali, ma in questo caso la distruzione di oggetti è l'espressione di una scarica motoria improvvisa, di una perdita di controllo, più che di una vera intenzionalità distruttrice finalizzata.

sabato 7 febbraio 2009

PANNO CORNEALE, neoformazione vascolare

PANNO CORNEALE, neoformazione vascolare associata a fenomeni infiltrativi che tende ad invadere la cornea, perfettamente avascolare. Il panno corneale si rileva in diverse affezioni, ma il tracoma è la sua causa più frequente. L'aspetto è caratteristico. Il panno è una vascolarizzazione superficiale ma estensiva, formata dalla giustapposizione di numerose arcate vascolari, nate dalle arcate limbiche normali (alla periferia della cornea) che esse prolungano in territorio corneale. Nel tracoma le arcate vascolari prendono origine dalla metà superiore della cornea, ricadono a pioggia al davanti di essa e si estendono più o meno lontano verso il centro corneale. Secondo l'estensione e l'intensità della neovascolarizzazione si distinguono diversi tipi di panno: dal panno tenue, formato da sottili arcate discrete, al panno crasso, vero velo connettivo-vascolare opaco, che può coprire la totalità della cornea.

PANNICULITE, infiammazione del grasso sottocutaneo

PANNICULITE, infiammazione del grasso sottocutaneo (pannicolo adiposo) che determina la formazione di nodr li multipli, talvolta confluenti in placche; la grandezza dei noduli varia da quella di un pisello a quella di un uovo, con possibilità di ulcerazione all'esterno. Possono coesistere febbre, malessere, dolori muscolari, modesta compromissione linfoghiandolare e splenica. L'esame del sangue mette in evidenza una diminuzione dei globuli rossi, l'aumento della velocità di sedimentazione e delle transaminasi. La malattia, denominata anche sindrome di Weber-Cbristian, colpisce prevalentemente le donne mature, ma talvolta non risparmia neppure i bambini e ha origine non chiarita.