domenica 8 febbraio 2009
PAPULA, lesione della pelle
PAPULA, lesione elementare della pelle caratterizzata da un'infiltrazione superficiale, di colore variabile (rosa, rossa, brunastra, lilla, rameica, gialla, bianca), di grandezza diversa (da un grano di miglio ad una lenticchia) e di forma conica, ovalare o faccettata. Le papule sono un po' rilevate sul piano cutaneo e, dopo un certo tempo, scompaiono senza che si formino cicatrici; le lesioni analoghe ma più grandi e più infiltrate sono denominate noduli.
FEBBRE DA PAPPATACI malattia infettiva
FEBBRE DA PAPPATACI, malattia infettiva caratterizzata da un violento attacco febbrile della durata di tre giorni; coesistono rallentamento del polso, cefalea, rigidità dorsale, disturbi intestinali e, incostantemente, eritema scarlattiniforme. La febbre da pappataci, la cui prognosi è buona, può eccezionalmente recidivare. E', una malattia diffusa nel periodo estivo lungo le coste del Mediterraneo ed in Asia. Ne è responsabile un virus inoculato nell'organismo umano da una zanzara gibbosa denominata Phlebotomus Pappatacii.
PAPILLOMATOSI LARINGEA
PAPILLOMATOSI LARINGEA, affezione che colpisce più frequentemente l'infanzia, fra i diciotto mesi ed i tre anni di età, ed è caratterizzata dalla presenza di numerosi papillomi che interessano tutta la mucosa laringea e possono estendersi talora in alto verso la faringe ed in basso verso la trachea; le singole neoformazioni presentano una superficie irregolare, moriforme, e sono costituite da uno strato di connettivo rivestito da epitelio piatto pluristratificato; il colorito è rosso e può essere bianco-grigiastro quando l'epitelio ha tendenza ad una evoluzione corneificante; l'eziopatogenesi della malattia è probabilmente virale.
PAPILLITE LINGUALE - ulcerazioni linguali
PAPILLITE LINGUALE, comparsa di piccole, dolorose ulcerazioni linguali, talvolta visibili con una lente poiché nascoste nelle pliche mucose. La cura è sintomatica; la dieta deve essere esente da eccitanti, da fritture, da alcoolici, ecc.; giovano una blanda disinfezione locale con acqua ossigenata diluita; e la somministrazione di farmaci disintossicanti.
PAPILLITE nevrite ottica
PAPILLITE, nevrite ottica che presenta serie di sintomi traducibili, dal punto di vista oftalmoscopico, in alterazioni della papilla ottica. Esistono altri tipi di nevriti ottiche (retro-bulbari) ché, poiché avvengono ad un livello posteriore al globo oculare, non presentano alterazioni apprezzabili oftalmoscopicamente. Le papilliti si accompagnano con una ricca sintomatologia clinica, con riduzione importante dell'acutezza visiva e modificazioni del campo visivo. In certi casi viene anche lamentato un modesto dolore retro-oculare. Tuttavia il sintomo più importante ai fini diagnostici è a carico della papilla ottica e si apprezza con l'esame del fondo oculare. La papillite acuta classica si traduce in un vero edema infiammatorio della papilla, che oftalmoscopicamente appare rossa, iperemica, dai limiti sfumati, velata per un intorbidamento del vitreo. Talvolta essudati ed emorragie si dispongono tutto intorno ad essa.
PAPILLA DA STASI alterazione dell'aspetto dell'occhio
PAPILLA DA STASI, termine con cui si descrive l'alterazione dell'aspetto del fondo dell'occhio in conseguenza di un aumento della pressione all'interno della scatola cranica a causa di qualsiasi fenomeno espansivo (tumore, ematoma, ecc.). Papilla è la zona in cui l'occhio comunica con l'interno del cranio attraverso i vasi sanguigni ed il nervo ottico. Un aumento della pressione all'interno ostacola il ritorno del sangue venoso dall'occhio. Ne consegue un ristagno, cioè una stasi, che provoca un edema. Questo si esprime come un lieve rigonfiamento dei bordi della papilla, un turgore delle vene e, spesso, con piccole emorragie. L'aspetto della papilla si osserva con un apposito apparecchio, detto oftalmoscopio. La comparsa della papilla da stasi è in rapporto con la rapidità con cui si instaura l'ipertensione endocranica e non con il volume della massa in espansione.
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