domenica 29 marzo 2009
PSICOSI TERMINE CHE DESCRIVE LE MALATTIE MENTALI
PSICOSI termine che descrive le malattie mentali provocate da una causa esterna ( tossica, infettiva, traumatica, dismetabolica). Le psicosi possono essere la manifestazione psichiatrica di una malattia generale dell'organismo (con il cervello integro) o la manifestazione psichiatrica di una alterazione organica primitiva del sistema nervoso centrale. Quando la causa esterna è evidente si parla di psicosi esogene (epilessia traumatica, sifilide, alcoolismo, disendocrinie, ecc.); quando manca tale evidenza si parla di psicosi endogene (o di processi patologici cerebrali). A quest'ultimo gruppo appartengono la schizofrenia e la psicosi maniaco-depressiva. Si usa spesso il termine processo per definire le psicosi endogene, perché con tale termine si vuole indicare un improvviso mutamento nella situazione psicologica del malato (in analogia con un processo infettivo).
PSICOPATIE ALTERAZIONI DELLA PERSONALITA'
PSICOPATIE termine con cui in psichiatria si designano delle alterazioni nell'evoluzione della personalità su base congenita, nelle quali manca una sofferenza del sistema nervoso centrale (che, invece, qualifica le psicosi). La psicopatia può manifestarsi in qualsiasi età della vita, anche relativamente tardi. Si differenzia dalla nevrosi perché la psicopatia è stabile (si potrebbe dire inevitabile). Schneider definisce le personalità psicopatiche come « quelle persone che soffrono e che fanno soffrire la società ». Oggi si dubita fortemente del concetto di personalità psicopatica, poiché è veramente difficile trovarla nella forma pura. Tuttavia si descrivono personalità psicopatiche ipertimiche (attive, litigiose, permalose), depresse (pessimiste, senza coraggio né energia), insicure (sia di sé che degli altri), fanatiche (con un'idea dominante), che vogliono imporsi (capricciose, gelose, irrequiete), di timore variabile, con comportamento esplosivo, con ottusità affettiva, abuliche, asteniche.
PSICALGIA DOLORE DI ORIGINE PSICOLOGICA
PSICALGIA dolore di origine psicologica, tipico degli isterici, caratterizzato dal fatto che diventa più intenso quanto più il malato si osserva, mentre si attenua se il soggetto viene distratto da stimoli esterni. Talora viene anche chiamato pseudonevralgia, poiché la zona alla quale viene riferito il dolore non ha alcuna corrispondenza anatomica con la distribuzione reale delle terminazioni nervose dolorifiche, mentre corrisponde o esattamente alla distribuzione immaginata dall'isterico.
PSEUDOGRAVIDANZA O GRAVIDANZA ISTERICA
PSEUDOGRAVIDANZA o gravidanza isterica, o gravidanza nervosa, o gravidanza immaginaria, stato di similgravidanza, simulata inconsciamente, per solito riscontrabile in donne neurolabili che desiderano ardentemente un figlio, ed in cui si manifestano i classici disturbi riflessi della gravidanza, con amenorrea e rapido ingrassamento. In genere si tratta di donne sterili, coscienti del loro stato di sterilità, oppure di donne che da anni desiderano una gravidanza che non si è mai verificata. In esse si crea un classico complesso di rifiuto della realtà: queste donne desiderano essere gravide mentre in realtà non lo sono, quindi devono negare la realtà per continuare la loro gravidanza immaginaria. La pseudogravidanza è la condizione che più chiaramente dimostra il grado in cui la psiche può indurre modificazioni organiche. Basta una irregolarità, o un ritardo mestruale, o una amenorrea per scatenare la sindrome. L'aumento di volume dell'addome qualche volta è dovuto a deposito di adipe correlato con l'amenorrea, ma qualche volta dipende dall'atonia intestinale, che è più chiaramente legata alla suggestione psicogena. In attesa di sentir muovere il bambino, la donna interpreta come movimenti attivi fetali i movimenti delle anse intestinali: in pratica riconduce tutte le proprie sensazioni ( anche sintomi normali come l'emicrania, o la nausea da cattiva digestione, o l'aumento di peso legato all'iperalimentazione), distorte dalla suggestione, all'idea delirante di gravidanza da cui è posseduta. Alla scadenza del 9° mese si fa ricoverare accusando le doglie del parto che, quando non sono immaginarie, risultano prodotte da accidentali coliche o da imbarazzi intestinali, spesso legati alla stitichezza. Il sintomo capitale, che è l'amenorrea, può essere legato ad un banale disordine endocrino (insufficienza ormonale, per lo più) che la paziente si affretta ad interpretare come gravidico, ma qualche volta è la psicosi della gravidanza ad ingenerare per via nervosa, diencefalo-ipotalamica, la mancata mestruazione. Talora è una abnorme persistenza del corpo luteo a spiegare tali persistenti amenorree, anche resistenti ai tentativi terapeutici ormonali, ma tale disfuzione è piuttosto rara. La diagnosi è elementare: basta, prima ancora della visita specialistica, la palpazione dell'addome ad escludere la presenza dell'utero gravido. Inutile dire che gli esami biologici o immunitari di gravidanza risultano infallibilmente negativi. La terapia, nella maggioranza dei casi, consiste nella ferma confutazione, da parte dello specialista, della esistenza del fatto gravidico: essa bloccherà il meccanismo di rifiuto della realtà da parte della paziente e la pseudogravidanza cesserà. In molti casi sarà necessaria una terapia ormonale che ripristinerà i flussi mestruali, assenti per una misconosciuta disfunzione endocrina. Qualche volta anche questo non basterà: e sarà necessaria l'opera dello psicanalista.
PSEUDOARTROSI MANCATA FORMAZIONE DI CALLO OSSEO
PSEUDOARTROSI mancata formazione di callo osseo riparativo in una frattura, per cui i monconi non si saldano. I due estremi dell'osso fratturato, separati da tessuto fibroso, sono mobili fra di loro e pregiudicano gravemente la funzione dell'osso. Clinicamente la pseudoartrosi si diagnostica in seguito alla abnorme mobilità con assenza di dolore, che in genere in una frattura è invece sempre molto acuto al minimo spostamento. L'esame radiologico accerta lo stato di pseudoartrosi mettendo in evidenza la mancanza di callo osseo e la linea di trasparenza che separa i due monconi. Le cause che concorrono a instaurare una pseudoartrosi possono essere dovute ad errori nel trattamento di una frattura, a complicazioni insorte durante la fase riparativi, a dismetabolismo del calcio nel paziente. Non esiste la possibilità di una terapia specifica, che può venire esercitata solo come funzione coadiuvante con apporti proteici e di sali di calcio È sempre necessario l'intervento chirurgico che può essere di vario genere, con eventuale tecnica di osteosintesi.
PRURIGO DERMATOSI CARATTERIZZATA DA VIOLENTO PRURITO
PRURIGO dermatosi caratterizzata da violento prurito e da manifestazioni papulose, di probabile origine allergica. La forma più nota è la prurigo volgare dell'adulto, che si localizza sul lato estensorio degli arti, al tronco e al viso. Colpisce più le donne degli uomini, nell'età tra i 40 e i 60 anni. La comparsa della malattia è favorita da shock, stress fisici o disturbi alimentari: le lesioni sono di tipo papuloso, molto pruriginose, e stimolano pertanto il grattamento, favorendo fatti irritativi e escoriativi della pelle.
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