domenica 29 marzo 2009

RECESSIONE DELL'ANGOLO TRAUMI OCULARI

RECESSIONE DELL'ANGOLO complicazione temibile di tutti i traumi oculari. Questa alterazione, che è solo apprezzabile dallo specialista mediante uno speciale esame, la gonioscopia, consiste nella disinserzione della radice dell'iride dalle sue connessioni con la parete del globo, per cui l'iride è come strappata alla periferia. Decorre praticamente asintomatica poiché i disturbi provocati dal trauma mascherano questa condizione. Si può rivelare solo dallo specialista ad un esame diretto in un occhio traumatizzato, esame che deve essere sempre eseguito poiché a distanza di tempo, anche dopo un anno, quando qualsiasi lesione o danno recato dal trauma è sparito, esso può provocare un glaucoma secondario, con tutte le sue nefaste conseguenze. Il glaucoma è provocato dalla cicatrizzazione successiva alla disinserzione, che può occludere l'angolo camerulare e impedire l'accesso al trabecolo e quindi il deflusso normale dei liquidi endoculari.

REAZIONI A CORTO CIRCUITO

REAZIONI A CORTO CIRCUITO manifestazioni psichiatriche patologiche consistenti in un'improvvisa scarica comportamentale, dovuta all'emergere incontrollabile di un bisogno affettivo. La reazione a corto circuito non è un puro movimento muscolare, ma un comportamento finalizzato, che permette di scaricare una tensione interiore. Si manifesta in quelle persone che non riescono, cioè, ad interporre un intervallo tra uno stimolo (interno od esterno) e la risposta, a causa di una insufficiente educazione o, più frequentemente, di un eccessivo livello d'ansia che non consente di dilazionare o attenuare la risposta. Le reazioni a corto circuito possono essere anche di estrema violenza (omicidio). Spesso si hanno in epilettici temporali e si accompagnano ad uno stato crepuscolare della coscienza. Questo fenomeno costituisce una reazione primitiva, primordiale, talora fondata su una costituzione personale debole, ma possibile anche in soggetti normali, divenuti irascibili per cause ambientali.

MALATTIE DA RAFFREDDAMENTO

MALATTIE DA RAFFREDDAMENTO si tratta di malattie da porsi in rapporto alla patologia propria dei paesi freddi. Il raffreddore, più che al freddo, è tuttavia spesso imputabile alla permanenza in locali chiusi, affollati o mal climatizzati. L'influenza, con cui spesso sono etichettate malattie difficilmente caratterizzabili, appare ordinariamente in forma benigna, per quanto spesso le manifestazioni sono accompagnate da complicanze (bronchiti, broncopolmoniti, pleuriti, sinusiti, otiti, ecc) che modificano in senso negativo la prognosi. Altre volte l'influenza determina aggravamento di malattie preesistenti come bronchiti croniche, tubercolosi polmonare, enfisemi, ecc. I meccanismi termoregolatori fisiologici sono meno efficienti nei bambini e nei vecchi. Abbassamento della temperatura si determina nei neonati e nei lattanti mal protetti. Pianto flebile, incapacità di nutrirsi, alterazioni della funzione intestinale, cute marmorizzata, cianosi periferica, sonnolenza, letargia ne sono spesso sintomi coesistenti. Fenomeni di letargia possono verificarsi per il freddo soprattutto nella prima giovinezza e nella maturità; ne sono colpiti alcolisti nel periodo di smaltimento di una sbornia, soggetti drogati con barbiturici, benzodiazine, un'origine ereditaria e si manifesta con alterazioni ossee distrofiche, che colpiscono prevalentemente mani e piedi. Per la distrofia delle articolazioni metacarpofalangee le dita si presentano notevolmente divaricate. Le cure sono deludenti.

RADICOLITE SOFFERENZA INFETTIVA DELLE RADICI DEI NERVI DEL MIDOLLO SPINALE

RADICOLITE o rizopatia, termine neurologico con il quale si descrive una sofferenza infettiva delle radici dei nervi che escono dal midollo spinale. I nervi spinali sono 31 paia e sono formati da un contingente di fibre che escono dalla parte anteriore del midollo (per ogni lato), e che si uniscono ad un equivalente contingente che esce dalla parte posteriore. La radice dorsale contiene un rigonfiamento (ganglio) nel quale sono contenuti i corpi cellulari delle cellule nervose di senso. Le radici sono costituite da fascetti di fibre che circa ogni tre millimetri si riuniscono dopo essere uscite dal midollo. Le radici anteriori conducono il comando per il movimento destinato a raggiungere a muscoli (sia volontari che viscerali). Le fibre di tali radici nascono da cellule situate nel midollo spinale (nella sostanza grigia del corpo anteriore). Le radici posteriori in realtà entrano nel midollo spinale, provenendo dalla periferia del corpo, dove hanno raccolto le diverse sensazioni. Il corpo cellulare di tali fibre è situato nel ganglio annesso alle radici posteriori, di cui si è detto poco sopra. Le radici spinali sono: 8 cervicali, 12 toraciche, 5 lombari, 5 sacrali e 1 coccigea. Le radici dei nervi spinali sono compresi nello spazio (riempito di liquido cefalorachidiano) tra la dura madre (meninge) e la pia madre (l'altra meninge che ricopre l'organo nervoso). Questo fatto rende ragione delle alterazioni liquorali in concomitanza con le radicoliti. In corrispondenza del foro intervertebrale le radici posteriore ed anteriore si uniscono dando luogo al nervo. Le radicoliti hanno soprattutto causa infettiva (sifilide, tubercolosi, brucellosi, tifo, parotite, encefalite epidemica, ecc), ma possono anche essere dovute a tumori midollari o meningei, a fratture della colonna vertebrale, ad ernia del disco, ecc. La lesione delle radici nervose si accompagna a paralisi ed atrofia dei muscoli innervati (secondo una precisa topografia radicale) e a forti dolori, esacerbati da qualsiasi movimento capace di aumentare la pressione del liquido cefalorachidiano (starnuto, defecazione, tosse, ecc). Nel liquor aumentano le cellule e l'albumina (quest'ultima fino a dieci volte).

RACHITISMO O MORBO INGLESE

RACHITISMO, o morbo inglese, malattia dovuta ad alterazione dei processi chimici del calcio e delle ossa per cui il tessuto osseo subisce rammollimento seguito da proliferazione compensativa e da deformità. I sintomi manifesti appaiono abitualmente tra il sesto mese e i tre anni di vita, eccezionale è la comparsa in mesi anteriori. Esiste un periodo prodromico con sintomi specifici: inappetenza, irrequietezza, sudori profusi con prevalenza nelle regioni occipitali, sonno alterato, alternanza di diarrea e stitichezza. Vengono colpiti dal rachitismo in periodi successivi e subentranti, il capo (rammollimento delle ossa della volta cranica con appiattimenti, ritardata chiusura della fontanella cranica), i denti (ritardo nell'eruzione dentaria, difetti dello smalto dentario e tendenza precoce alla carie), il torace, la colonna vertebrale, la cervicale, il bacino (le relative deformazioni nelle bambine saranno in futuro fonti di distocie da parto), gli arti (deformazioni multiple con ingrossamenti in vicinanza delle articolazioni, accorciamenti e possibilità di fratture).

RACHIALGIA O DOLORE DELLA COLONNA VERTEBRALE

RACHIALGIA o dolore localizzato lungo la colonna vertebrale. È un sintomo importante, talvolta effimero come nelle metereopatie, oppure che compare e accompagna il decorso di malattie infettive come tifo, poliomielite, vaiolo, influenza, reumatismo, ecc. Possono essere in causa anche traumatismi o malformazioni vertebrali radiograficamente evidenziabili. Altre volte il dolore vertebrale compare, in assenza di lesioni evidenti, in alcune forme d'isterismo e in questi casi esso è particolarmente ostinato; viene poi presentato con abbondanza di sintomi collaterali. Il sintomo può apparire, in rapporto a difetti di statica, nella stazione eretta.