martedì 21 aprile 2009

TROMBOSI RETINICA, rallentamento della circolazione venosa

TROMBOSI RETINICA, rallentamento della circolazione venosa dovuto a ipotensione locale (provocata dall'arteriosclerosi), per la compressione di una vena sotto un incrociamento arterovenoso (in particolare, nell'occhio, al punto di passaggio della vena attraverso le strutture del nervo ottico). L'incrociamento arterovenoso, normale situazione che si verifica un po' dovunque sulla retina, può provocare la compressione della vena quando l'arteria che la sorpassa è rigida e tesa a causa dell'ipertensione e dell'arteriosclerosi. Nella trombosi della vena centrale della retina si ha un'improvvisa riduzione del visus con sensazione di annebbiamento più o meno intensa, a seconda di quanto è lesa la regione maculare.

TROMBOSI, formazione di un trombo, ossia di un coagulo di sangue

TROMBOSI, formazione di un trombo, ossia di un coagulo di sangue, nel lume di un'arteria o di una vena. Nel primo caso (trombosi arteriosa) il fenomeno è favorito da processi di atero-arteriosclerosi all'interno della parete arteriosa e ha come conseguenza un ridotto afflusso di sangue ai territori anatomici a valle (vedi sindrome ischemica); nel secondo caso (trombosi venosa) il fenomeno è favorito da aumentata coagulabilità del sangue, da infiammazione della vena, da rallentamento circolatorio (condizione che si avvera stando a lungo fermi in piedi, sia in seguito a prolungata immobilità a letto dovuta ad intervento chirurgico, a parto, a malattia) ed ha come conseguenza un ostacolo al ritorno venoso che dà luogo a gonfiore del piede e della gamba, più o meno intenso o più o meno esteso a seconda della sede del tombo stesso (almeno quando questo ostruisce il circolo venoso profondo).

TROMBOFLEBITE, infiammazione di una vena

TROMBOFLEBITE, infiammazione di una vena con concomitante o successiva formazione di un trombo (o coagulo di sangue) al suo interno. In genere si preferisce riservare il termine tromboflebite alle flebiti superficiali (vedi flebile), mentre per quelle delle vene profonde si preferisce la definizione flebotrombosi.

lunedì 13 aprile 2009

TRISMA, o contrattura mandibolare, o serramento mandibolare

TRISMA, o contrattura mandibolare, o serramento mandibolare, qualsiasi condizione che impedisce la più o meno parziale o completa apertura o chiusura spontanea della bocca. Si tratta di un serramento della mandibola, comunemente ma anche impropriamente definito trisma; l'ostacolo risiede intatti nell'ambito dell'apparato che regola i movimenti mandibolari. Il termine trisma va riferito ad uno stato spastico dei muscoli masticatori che si instaura in gravi forme nervose, quali il tetano, la meningite, oppure nei casi di avvelenamento (stricnina).

TRIPLOPIA, triplicazione delle immagini percepite

TRIPLOPIA, triplicazione delle immagini percepite (le quali possono essere anche doppie, diplopia monoculare, o più numerose, poliopia), che è presente in un occhio solo, anche se l'occhio congenere è chiuso. Si nota in alcune particolari condizioni, quali l'astigmatismo, la cataratta iniziale, l'iridodialisi, ecc. E causata dal fenomeno secondo cui il fascio luminoso, nel penetrare nell'occhio, viene suddiviso in due, tre o più parti. La terapia si riferisce all'affezione causale.

TRIORCHIDISMO, rarissima anomalia

TRIORCHIDISMO, rarissima anomalia consistente nella presenza di tre testicoli, nello scroto, invece di due. Nella grande maggioranza dei casi di supposta esistenza di un terzo testicolo soprannumerario, si tratta in effetti di idrocele del funicolo, spermatocele o formazione di tessuto aberrante: tutte alterazioni patologiche che nulla hanno a che vedere con il triorchidismo.