XEROSI, degenerazione dell'occhio caratterizzata dalla trasformazione della congiuntiva e della cornea, che assumono un aspetto simile a quello dell'epidermide, ben diverso da quello normale. Svariate possono essere le cause dell'alterazione: scarsità di secrezione lacrimale (in menopausa) o totale abolizione della stessa per estirpazione della ghiandola lacrimale, resasi necessaria per altre cause, esito di una congiuntivite cronica, avitaminosi A (malassorbimento), esito di tracoma, pemfigo oculare, ustioni chimiche e fisiche estese, radioterapia praticata per neoplasie.
La xerosi inizia con la formazione di macchie isolate e opache (macchie di Bitot), sulla congiuntiva, la quale appare coperta da una secrezione biancastra, saponosa. Gli isolotti di xerosi possono successivamente estendersi su tutta la superficie della congiuntiva e della cornea, dando luogo infine alla xerosi totale (xeroftalmo): l'occhio è in questo caso ricoperto da una sottile pellicola traslucida sotto cui si intravede a stento la cornea.
sabato 25 aprile 2009
martedì 21 aprile 2009
TURBE PEDOPSICHIATRICHE
TURBE PEDOPSICHIATRICHE, alterazioni che riguardano l'acquisizione di funzioni intellettuali, gli stati emozionali, il comportamento, il rendimento scolastico dell'individuo in età evolutiva. Costituiscono problemi di piccola psichiatria, frequenti nell'arco dell'evoluzione organica, per cui è necessario valutare e stabilire cause e primi provvedimenti. Spesso i genitori definiscono questi bambini come nervosi, ladri, ritardati, mentre risulta necessario un esame più approfondito: un comportamento infantile fisiologico viene infatti spesso interpretato dai genitori come un'anomalia. Prima di un anno un bambino vocalizza dei suoni indeterminati, cioè gorgheggia. A dodici, tredici mesi pronuncia la prima parola; a quindici mesi qualche parola; a diciotto mesi dieci parole; a due anni è in grado di associare due parole; verso i tre anni dispone di un vocabolario discretamente ricco e costruisce frasi grammaticamente corrette.
TUMORI DEL CUORE, neoformazioni primitive o secondarie
TUMORI DEL CUORE, neoformazioni primitive o secondarie (cioè espressioni di lontani tumori, sotto forma di metastasi), localizzate in vari distretti del cuore, e cioè al pericardio, al miocardio, all'endocardio. I tumori possono essere di tipo benigno o maligno. Tra quelli benigni sono da ricordare: il mixoma, il rabdomioma, il fibroma, i lipomi. Tra quelli maligni sono da annoverare: il sarcoma, il rabdosarcoma e altri. 11 tumore più frequente è indubbiamente il mixoma, che sceglie per ubicarsi e strutturarsi le cavità atriali, prevalentemente quella destra.
TUMORE, proliferazione eccessiva e senza scopo di cellule
TUMORE, proliferazione eccessiva e senza scopo di cellule che porta alla formazione di una massa più o meno voluminosa, ben delimitata rispetto ai tessuti vicini o infiltrante nei loro confronti, con crescita limitata o illimitata nel tempo. Sono ritenuti tumori benigni quelli che hanno limiti netti e non infiltrano, che a un certo momento si arrestano nel loro sviluppo, e che sono formati da cellule del tutto eguali a quelle del tessuto di origine; sono invece tumori maligni quelli che continuano a crescere indefinitamente, che infiltrano e distruggono i tessuti vicini, che sono formati da cellule anormali le quali assomigliano poco al tessuto di origine e sono in grado di inviare a distanza, attraverso i vasi sanguigni e linfatici, cellule capaci di ricreare tessuto tumorale in altre parti del corpo (metastasi).
TUMOLET, termine inglese che significa piccolo tumore
TUMOLET, termine inglese che significa piccolo tumore. Designa alcune neoformazioni di piccolo volume che si ooservano sulle pareti dei bronchi e che rappresentano un prestadio di tumore maligno, una lesione che è cioè ai limiti della malignità. Pare che di questi tumoretti nei bronchi, possano esservene parecchi, specialmente nei forti fumatori, e che essi non debbano necessariamente evolvere in cancro.
TUMEFAZIONE, ingrossamento patologico di un organo
TUMEFAZIONE, ingrossamento patologico di un organo, di un arto (parziale o totale), di un tessuto organico. Le cause sono molteplici e vanno sceverate dopo un'indagine locale e generale (congestione, edemi, processi infiammatori acuti o cronici, inclusione di corpi estranei con reazione secondaria, tumori, ecc.).
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