martedì 12 maggio 2009

FARMACI ANTIDEPRESSIVI

ANTIDEPRESSIVI: gruppo di farmaci cosiddetti timolettici, che sono stati introdotti in terapia solo recentemente e la cui caratteristica è costituita da un'azione di stimolo che si esplica soprattutto negli stati di depressione dell'umore. Il capostipite degli antidepressivi è rappresentato dall'imipramina, che presenta un'azione farmacologica molto complessa e non'ancora ben definita.

ANTICONVULSIVANTI

ANTICONVULSIVANTI: farmaci che hanno la proprietà di svolgere un'attività deprimente sulle zone motorie della corteccia cerebrale; il loro effetto è particolarmente utile nella cura delle varie forme di epilessia.

ANTICONCEZIONALI ORALI

ANTICONCEZIONALI ORALI: farmaci che hanno la proprietà di esercitare un'azione simile agli estrogeni e al progesterone e che, a differenza di questi, possono essere somministrati per via orale. Essi impediscono l'ovulazione, rendendo impossibile il verificarsi di una gravidanza. La massima, parte delle - pillole - attualmente in commercio consiste nell'associazione di un progestativo (cioè una sostanza derivata dal progesterone) e di piccole quantità di un estrogeno di sintesi.

FARMACI ANTICINFTOSICI

ANTICINFTOSICI: farmaci che combattono le manifestazioni provocate dalle accelerazioni sull'orecchio medio, utili per combattere il mal d'aereo, mal di mare, mal d'auto ecc. Un gruppo di questi farmachi è rappresentato dagli antiistaminici come la difenidramina.

ANTICATODO: bersaglio di materiale solido

ANTICATODO: bersaglio di materiale solido sul quale, in un tubo di vetro per la produzione dei raggi X, vanno a urtare gli elettroni che si sono staccati dal filamento incandescente per effetto termoionico in direzione del polo positivo: in questo urto, mentre gran parte della loro energia di movimento, viene dissipata sotto forma di calore, una piccola parte dà luogo alla formazione di radiazioni elettromagnetiche di piccolissima lunghezza d'onda: i raggi X.

ANTIBIOTICI

ANTIBIOTICI: sostanze organiche prodotte da organismi viventi che, a debolissime concentrazioni, impediscono la crescita o provocano la morte di microrganismi a esse sensibili.