L'aneurisma dell'aorta addominale (AAA) è una dilatazione anomala localizzata nell'aorta addominale.
Il calibro dell'aorta sottoaddominale è 1,5-2 cm; quando è maggiore di due volte e mezzo questo valore (quindi 4 cm) si parla di aneurisma; se è inferiore ai 4 cm si parla di ectasia Gli aneurismi dell'aorta addominale si localizzano generalmente distalmente alla biforcazione delle arterie renali e possono assumere un aspetto sacculato o fusiforme. Il diametro può raggiungere anche i 15 cm con una lunghezza variabile fino a 25cm. Se il processo patologico si continua caudalmente si può avere l'interessamento aneurismatico delle arterie iliache. Possono inoltre essere distinti 2 ulteriori tipi di AAA: gli aneurismi infiammatori dell'aorta addominali, caratterizzati da fibrosi e infiltrazione macrofagica ad eziologia ignota e gli aneurismi micotici dell'aorta addominale in cui la placca ateromasica viene infettata da microrganismi circolanti come la Salmonella, provocando un indebolimento della tonaca media e un'accelerazione del processo aneurismatico
sabato 13 febbraio 2010
aneurisma cerebrale malformazione a carico delle arterie cerebrali
Un aneurisma cerebrale è una malformazione a carico delle arterie cerebrali, di aspetto sacculare o fusiforme, che può cambiare di dimensioni nel corso della vita. La maggior parte degli aneurismi sono congeniti, ossia insorti spontaneamente dalla nascita, ma esistono anche minoranze di aterosclerotici, di micotici, di origine infettiva, tumorali e traumatici.
La sede di un aneurisma cerebrale è più comunemente in corrispondenza della biforcazione o di varianti anatomiche anomale nel decorso di vasi arteriosi cerebrali. In termini strettamente anatomici gli aneurismi si trovano all'esterno delle strutture encefaliche, nello spazio subaracnoideo, ossia quello spazio bagnato da liquido cerebro-spinale che si trova tra l'aracnoide e la pia madre.
I vasi cerebrali più comunemente coinvolti si trovano in corrispondenza dell'interno della base del cranio, dove i principali apporti arteriosi extracranici (le arterie carotidi interne e l'arteria basilare) entrano in anastomosi tra loro, formando il cosiddetto Poligono di Willis.
La sede di un aneurisma cerebrale è più comunemente in corrispondenza della biforcazione o di varianti anatomiche anomale nel decorso di vasi arteriosi cerebrali. In termini strettamente anatomici gli aneurismi si trovano all'esterno delle strutture encefaliche, nello spazio subaracnoideo, ossia quello spazio bagnato da liquido cerebro-spinale che si trova tra l'aracnoide e la pia madre.
I vasi cerebrali più comunemente coinvolti si trovano in corrispondenza dell'interno della base del cranio, dove i principali apporti arteriosi extracranici (le arterie carotidi interne e l'arteria basilare) entrano in anastomosi tra loro, formando il cosiddetto Poligono di Willis.
aneurisma aortico
L'aneurisma aortico è l'abnorme dilatazione di un tratto dell'arteria aortica, dovuta al cedimento della parete vasale la cui componente elastica è stata indebolita da fenomeni degenerativi (aterosclerosi), infiammatori, o traumatici.
L'aorta è il più grande dei vasi arteriosi, prende origine dal cuore, e dal suo tronco si diramano tutte le restanti arterie dell'organismo.
La sua parete è costituita da tre rivestimenti disposti concentricamente (come le guaine di un cavo elettrico), detti tonache.
La più interna, a diretto contatto con il sangue, è la tonaca intima, formata da cellule di rivestimento (cellule endoteliali); la più esterna è la tonaca avventizia, formata da tessuto connettivo collagene; in mezzo si dispone la tonaca media, formata da membrane di tessuto elastico connesse tra loro da fascetti di fibre elastiche e fibrocellule muscolari lisce.
La struttura elastica della tonaca media permette all'aorta di ammortizzare l'onda pressoria che si imprime sul tronco arterioso ad ogni battito cardiaco.
L'aneurisma si forma quando le fibre della tonaca media si scompaginano, degenerano o si assottigliano, e i meccanismi riparativi le rimpiazzano con tessuto fibroso che essendo anelastico, tende a sfiancarsi sotto l'impatto pressorio.
L'aorta è il più grande dei vasi arteriosi, prende origine dal cuore, e dal suo tronco si diramano tutte le restanti arterie dell'organismo.
La sua parete è costituita da tre rivestimenti disposti concentricamente (come le guaine di un cavo elettrico), detti tonache.
La più interna, a diretto contatto con il sangue, è la tonaca intima, formata da cellule di rivestimento (cellule endoteliali); la più esterna è la tonaca avventizia, formata da tessuto connettivo collagene; in mezzo si dispone la tonaca media, formata da membrane di tessuto elastico connesse tra loro da fascetti di fibre elastiche e fibrocellule muscolari lisce.
La struttura elastica della tonaca media permette all'aorta di ammortizzare l'onda pressoria che si imprime sul tronco arterioso ad ogni battito cardiaco.
L'aneurisma si forma quando le fibre della tonaca media si scompaginano, degenerano o si assottigliano, e i meccanismi riparativi le rimpiazzano con tessuto fibroso che essendo anelastico, tende a sfiancarsi sotto l'impatto pressorio.
aneurisma dilatazione di un'arteria
Un aneurisma è una dilatazione progressiva di un segmento di un'arteria, che è stata causata da un'anomalia della parete del vaso sanguigno. Per essere considerata un aneurisma, la dilatazione deve essere almeno pari al 50%, altrimenti si parla di ectasia. Gli aneurismi arteriosi si manifestano come dilatazioni pulsanti del vaso: la localizzazione più importante è a carico dell'aorta, nel 75% dei casi colpisce l'aorta addominale. La causa principale è l'aterosclerosi.
microbiologia - branca della biologia - studio dei microrganismi
La microbiologia è la branca della biologia che studia la struttura e le funzioni dei microrganismi, cioè di tutti quegli organismi viventi non visibili ad occhio nudo: batteri, Archaea, alcuni tipi di funghi, lieviti, alghe e protozoi. La microbiologia studia anche i virus, sebbene questi non siano classificati come esseri viventi in senso stretto.
Nonostante le conoscenze finora acquisite sullo studio dei microrganismi siano notevoli, soprattutto per quanto riguarda quei microrganismi capaci di avere significativi effetti sull'uomo, come i batteri responsabili di malattie, la microbiologia rimane un campo di studi ancora aperto e in attiva espansione. Stime attendibili indicano che solo l'1% di tutti i microrganismi presenti nei più svariati habitat sono stati individuati o studiati, a più di tre secoli dalla nascita della microbiologia.
I microrganismi, oggetto di studio della microbiologia, sono esseri che appartengono praticamente a tutti i regni: dai procarioti (come Batteri ed Archea) agli eucarioti (come lieviti, funghi, alghe, protisti), e comprendono anche elementi come i virus che non vengono considerati, in senso stretto, esseri viventi. Con il procedere delle conoscenze in questo campo, sono perciò nate delle branche della microbiologia che si occupano di studiare specificamente alcuni tipi di microrganismi. Tra queste, quelle più degne di nota sono:
* la virologia, che studia i virus
* la batteriologia, che, oltre a studiare i Batteri, estende il suo campo di studi anche agli Archea, esseri procarioti per lungo tempo considerati simili ai batteri stessi.
* la micologia, che studia i miceti, ossia i funghi, in forma unicellulare (lieviti) o pluricellulare (muffe)
* la protozologia, che studia i Protozoi.
Esistono inoltre delle branche della microbiologia che studiano diversi aspetti della vita microbica, quali ad esempio:
* la fisiologia microbica, che studia la fisiologia e la biochimica delle cellule dei microrganismi. Include lo studio della crescita microbica, del metabolismo e della struttura cellulare dei microrganismi.
* la genetica microbica, che studia la genetica dei microrganismi ed esplora come i geni sono organizzati e regolati nei microganismi, in relazione alle funzioni cellulari.
* la microbiologia evoluzionistica, che studia l'evoluzione dei microrganismi. Include lo studio della tassonomia e della sistematica batterica.
Nonostante le conoscenze finora acquisite sullo studio dei microrganismi siano notevoli, soprattutto per quanto riguarda quei microrganismi capaci di avere significativi effetti sull'uomo, come i batteri responsabili di malattie, la microbiologia rimane un campo di studi ancora aperto e in attiva espansione. Stime attendibili indicano che solo l'1% di tutti i microrganismi presenti nei più svariati habitat sono stati individuati o studiati, a più di tre secoli dalla nascita della microbiologia.
I microrganismi, oggetto di studio della microbiologia, sono esseri che appartengono praticamente a tutti i regni: dai procarioti (come Batteri ed Archea) agli eucarioti (come lieviti, funghi, alghe, protisti), e comprendono anche elementi come i virus che non vengono considerati, in senso stretto, esseri viventi. Con il procedere delle conoscenze in questo campo, sono perciò nate delle branche della microbiologia che si occupano di studiare specificamente alcuni tipi di microrganismi. Tra queste, quelle più degne di nota sono:
* la virologia, che studia i virus
* la batteriologia, che, oltre a studiare i Batteri, estende il suo campo di studi anche agli Archea, esseri procarioti per lungo tempo considerati simili ai batteri stessi.
* la micologia, che studia i miceti, ossia i funghi, in forma unicellulare (lieviti) o pluricellulare (muffe)
* la protozologia, che studia i Protozoi.
Esistono inoltre delle branche della microbiologia che studiano diversi aspetti della vita microbica, quali ad esempio:
* la fisiologia microbica, che studia la fisiologia e la biochimica delle cellule dei microrganismi. Include lo studio della crescita microbica, del metabolismo e della struttura cellulare dei microrganismi.
* la genetica microbica, che studia la genetica dei microrganismi ed esplora come i geni sono organizzati e regolati nei microganismi, in relazione alle funzioni cellulari.
* la microbiologia evoluzionistica, che studia l'evoluzione dei microrganismi. Include lo studio della tassonomia e della sistematica batterica.
Fisica medica - branca della fisica applicata
La Fisica medica è una branca della fisica applicata che consiste nell'applicazione della fisica in medicina. Generalmente in questo ramo la fisica è applicata per la creazione di immagini e per radioterapie, anche se un fisico medico può lavorare in molte altre aree. Un dipartimento di fisica medica può essere presente sia in un ospedale sia in università; nel suo lavoro include ricerca e sviluppo tecnico.
* Radiologia, che include raggi X, fluoroscopia, mammografia, raggi X assorbimetria e angiografia
* Ultrasuoni, comprendenti ultrasuoni intravascolari
* Radiazioni non-ionizzanti (Laser, raggi ultravioletti etc.)
* Medicina Nucleare, che include SPECT e tomografia ad emissione di positroni (PET - positron emission tomography)
* Risonanza magnetica (MRI), compresa risonanza magnetica funzionale (fMRI) e altri metodi per analisi neuronali del cervello.
o Per esempio, la risonanza magnetica nucleare, rifacendosi alla risonanza magnetica, che serve ad evitare i problemi comuni riguardanti le radiazioni), usa i princìpi della risonanza nucleare per analizzare il corpo umano.
* Magnetoencefalografia
* Tomografia elettrica di impedenza
* Tomografia ottica di coerenza
* Radiologia, che include raggi X, fluoroscopia, mammografia, raggi X assorbimetria e angiografia
* Ultrasuoni, comprendenti ultrasuoni intravascolari
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