giovedì 4 marzo 2010

Bypass gastrico

Con il termine generico di bypass gastrico in campo medico, si intendono una pluralità di operazioni chirurgiche atte a contrastare la grave obesità.

La procedura venne ideata nel 1966 da Edward Mason, inizialmente l'obiettivo era cercare una nuova procedura chirurgica nell'ulcera peptica.

L'intervento provoca una sensazione di sazietà alla persona, viene utilizzato per contrastare un peso corporeo eccessivo. Si utilizza anche nel caso di diabete mellito di tipo 2, e nella sindrome metabolica.

Tecnica simile alla gastroplastica, la procedura prevede la creazione di una piccola tasca, il cui volume è di circa 30 ml questa si riversa attraverso un piccolo orifizio (dimensioni di 1 cm) in un'ansa digiunale evitando in tal modo che duodeno e stomaco distale siano coinvolti.

Bezoario

Bezoario è un termine che deriva dal persiano pad (protezione) e zahr (veleno), divenuto in arabo bazhar ed in latino medievale bezoar. Indica un corpo estraneo, qualche volta commisto a cibo, presente nelle vie digerenti di alcuni ruminanti ma anche dell'uomo.

Il significato del termine è controverso in quanto secondo alcuni esso serviva ad indicare i calcoli presenti nelle vie biliari dei cammelli ma più verosimilmente invece esso indicava le formazioni riscontrate nelle vie digerenti degli animali macellati.

Altrettanto diverse sono le spiegazioni che si possono dare al fatto che in molte culture i bezoari furono ritenuti di volta in volta amuleti o capaci di guarire alcune malattie, dalla infertilità alle vertigini, o potenti antidoti contro alcuni veleni. Si riteneva addirittura che il bere da un recipiente che avesse contenuto un bezoario potesse impedire ad eventuali veleni versati nel liquido di avere effetto.

I bezoar si trovano in genere sotto due forme:

* fitobezoario: formato in particolare da fibre vegetali
* tricobezoario: formato da ammassi di peli o capelli

La presenza dei tricobezoari nel canale digerente degli animali viene spiegata con l'abitudine che hanno alcuni di essi di leccarsi il pelame, con conseguente ingestione di peli che si raccolgono nell'intestino. Nel caso di riscontro in soggetti umani in genere si attribuisce la causa alla mania che hanno alcune persone di afferrare in bocca la punta dei capelli, finendo con il masticarli ed ingerirli inavvertitamente. Di fatto la cosa accade più frequentemente in soggetti con problemi psichici.

Apparato di Ilizarov

L'apparato di Ilizarov è un apparato chirurgico di distrazione osteogenetica che può essere utilizzato per allungare o modificare la forma delle ossa degli arti superiori e inferiori. La procedura può essere utilizzata, inoltre, per trattare fratture ossee di diversi tipi, nei casi in cui non siano applicabili le tecniche convenzionali. Una delle sue applicazioni riguarda le pseudoartrosi (o le non-unioni) di ossa. Prende il nome dal suo inventore, il sovietico Gavril Ilizarov (1921 - 1992).

Ilizarov inventò questo strumento negli anni cinquanta, periodo in cui curava malformazioni e traumi ortopedici nella regione siberiana di Kurgan.

La tecnica fu introdotta nei paesi occidentali negli anni ottanta, in particolare da chirurghi di origine italiana. Riscosse un grosso successo negli anni novanta e oggi è utilizzato in molti paesi, anche in via di sviluppo.

Ano preternaturale

L'ano preternaturale o ano artificiale, viene creato chirurgicamente, utilizzando la parte terminale del colon o dell'ileo, per sostituire la funzione dell'ano, nel caso l'intestino o l'ano non funzioni più.

Una volta confezionata la stomia (colostomia o ileostomia a seconda che venga operata sul colon o sull'ileo), posta per praticità all'altezza dell'addome, si applicano dei sacchetti di contenimento del materiale fecale che sono dotati di un meccanismo di adesione alla parete addominale.

Il meccanismo di adesione si attacca alla pelle e permette il fissaggio di un sacchetto di raccolta del materiale della stomia. Per evitare ulcerazioni della cute è importante che l'apertura da cui fuoriesce l'intestino sia appena sufficiente per circondare la stomia, in modo da esporre il segmento intestinale ma non la cute circostante.

Anestesia

Anestesia, indica genericamente l'abolizione della sensibilità, della coscienza e del dolore, associato a rilassamento muscolare e sessuale. L'anestesiologia è quindi quella branca della medicina che si occupa di annullare la sensibilità dolorifica e la coscienza durante un intervento di chirurgia. La parola fu inventata dal medico e poeta Oliver Wendell Holmes, che la mutuò dal greco ἀναισθησία ("mancanza della facoltà di sentire", per via dell'alfa privativo). Il termine può anche indicare un sintomo di molte malattie nervose (vedi Anestesia organica).

L'anestesia viene realizzata mediante farmaci "anestetici" e che inducono un stato di narcosi, ovvero una condizione simile ad "coma farmacologico" in cui sono "attive" solo le funzioni vegetative. I farmaci che inducono la narcosi possono essere somministrati dall'Anestesista per due vie: quella iniettiva (nello specifico quella endovenosa) e quella inalatoria.

Gli scopi dell'anestesia sono: la soppressione dello stato di coscienza (ipnosi), l'abolizione del dolore (analgesia), il rilassamento dei muscoli (miorisoluzione), l'abolizione del ricordo (amnesia) e la riduzione delle complicazioni legate allo stress chirurgico.

L'anestesia viene divisa in tre fasi: pre-operatoria (preparazione), intra-operatoria (somministrazione dei farmaci anestetici e monitoraggio) e post-operatoria (risveglio e recupero delle funzioni vitali).

È indispensabile in ogni tipo di chirurgia, dove consente ai pazienti di essere sottoposti ad interventi ed ad altre procedure (TAC, endoscopia) senza dolore, ansia e proteggendo l'organismo dal trauma dell'intervento stesso. I progressi della grossa chirurgia sono dovuti principalmente ai progressi della moderna anestesia. Infatti essa permette di poter anestetizzare, oggigiorno, praticamente qualsiasi tipologia di paziente: quale che sia la sua condizione di salute ed i rischi connessi, cosa impossibile fino a 20 anni fa.

Anastomosi chirurgica

Per Anastomosi chirurgica (gr. ἀνὰ e στόμα, imboccatura) si intende un tipo particolare di sutura che unisce, abbocca, due visceri cavi in modo da renderli comunicanti.
Le anastomosi sono frequenti in chirurgia gastro-intestinale ma possono interessare ogni organo cavo: coledoco, uretere, bronco, vaso sanguigno.

Possono essere confezionate con modalità diverse a seconda dell'organo interessato, del risultato funzionale richiesto, della tecnica manuale o strumentale impiegata, delle preferenze del chirurgo.