sabato 23 aprile 2011

Chirurgia plastica: Divampa la polemica dopo una puntata di Pomeriggio Cinque di Barbara D’Urso

A seguito dell'intervista rilasciata alla nostra testata dal Dottor Gualdi, relativa ad una puntata di “Pomeriggio Cinque” riguardante la chirurgia plastica, la Dott. Dvora Ancona replica a quanto dichiarato dal collega: ”Ancora una volta spiace vedere come in Italia le novità in campo scientifico siano sempre demonizzate, per questo non stupisce che questa nostra “arretratezza culturale” generi la fuga dei cervelli verso paesi più “open minded” che non pensano solo al proprio orticello e alla propria casta.
(in foto: Dott. Dvora Ancona)

Il trattamento Madonna Lift, è un trattamento di ringiovanimento del contorno occhi alternativo alla blefaroplastica, ed è stato riconosciuto come una metodica valida a livello internazionale. A conferma di ciò, le numerose pubblicazioni, tra cui quella sulla prestigiosa rivista Journal of Plastic Dermatology nel gennaio 2010, la Bibbia della dermatologia americana, e i diversi congressi internazionali in cui sono stata invitata a presentare tale metodica come ad esempio il congresso mondiale di Laser nell’aprile del 2010 a Phoenix,nonché i risultati di migliaia di pazienti, famose e non, soddisfatte di avere la palpebra sollevata senza sottoporsi a un intervento invasivo come la blefaroplastica. Il trattamento è stato ideato da me. Sono laureata in medicina e chirurgia e dal 1997 al 1999 ho vissuto in Israele dove ho lavorato nei più prestigiosi ospedali e negli USA dal 2004 al 2008 dove ho collaborato e collaboro tutt’ora con uno dei più affermati dermatologi americani. Ho conseguito corsi di specializzazione in Italia e all’estero,e attualmente sono anche docente del master in medicina estetica all’Università di Pavia e ci tengo a sottolineare che il Madonna Lift è stato sperimentato da diversi specialisti, tra cui il dermatologo americano Bruce Katz, dello studio Juva di New York, gemellato con lo studio Juva di Milano, considerato a New York uno dei massimi esperti nel campo della dermatologia. Il laser impiegato è un frazionato CO2, che sfrutta le proprietà del laser ad anidride carbonica, viene considerato internazionalmente il “gold standard” nella chirurgia dermatologica. Il Laser emana energia in un raggio scannerizzato che crea minuscoli microspot che vengono distribuiti sulla superficie cutanea, secondo una precisa matrice di emissione, per “punti”, da qui il nome Dot in inglese (punto) intervallati, minimizzando il danno termico cutaneo. I microspot emessi dal sistema provocano un immediato Shrinkage (contrazione) del collagene con conseguente Skin Tightening (tensione del tessuto) e stimolano i fibroblasti alla produzione di neocollagene. Grazie a questa contrazione, si mette in tensione il tessuto cutaneo, mentre l’anidride carbonica stimola i fibroblasti e quindi la pelle viene rinnovata, resa più fresca e elastica. Nel 2008 è stata fatta una mia prima documentazione scientifica a tal riguardo è stato riconosciuto come trattamento alternativo per il ringiovanimento degli occhi con più di 1000 casi trattati. Ancora una volta spiace vedere come in Italia le novità in campo scientifico siano sempre demonizzate, per questo non stupisce che questa nostra “arretratezza culturale” generi la fuga dei cervelli verso paesi più “open minded” che non pensano solo al proprio orticello e alla propria casta. Ma quello che fa più tristezza è il constatare come le donne siano ancora una volta penalizzate in un paese dove purtroppo il predominio maschile è radicato da secoli. Sono sicura che se questo trattamento fosse stato presentato da un uomo non ci sarebbero stati strascichi e polemiche inutili, ma siccome è stata una donna a farlo, apriti cielo… Una persona che ha successo nel suo campo suscita invidia se poi è una donna all’invidia si aggiunge anche la cattiveria e la perfida voglia di attaccarla e screditarla».

Dvora Ancona

Ospedale Rapallo: sette ore di attesa per un responso

Il consigliere regionale Armando Ezio Capurro stigmatizza l’episodio riportato dai giornali in merito al fatto che ieri ha visto protagonista una signora di Recco rimasta in attesa ben 8 ore al pronto intervento di Rapallo prima di essere accompagnata con una ambulanza al pronto soccorso di Lavagna per le cure del caso.

“Nonostante il nuovo ospedale sia ancora in fase di rodaggio – afferma Capurro – episodi del genere, che a quanto sembrerebbe vedono interessati anche alcuni turisti, non dovrebbe mai accadere”.

Nei giorni scorsi Capurro aveva scritto una lettera al direttore della Asl 4 Cavagnaro per sapere se tutti i posti letto di medicina e di cure intermedie previsti nel nosocomio di Rapallo sono stati attivati.

“In occasione della mia interpellanza che sarà discussa in consiglio regionale giovedì prossimo – conclude Capurro – relativa al trasferimento a Rapallo del servizio di day surgery dell’ospedale di Santa Margherita, ormai chiuso, intendo chiedere chiarimenti all’assessore Montaldo circa quanto é accaduto”

Rimedi disfunzione erettile: vardenafil orodispersibile

Oggi esistono diversi rimedi per la disfunzione erettile, presunti rimedi naturali e medicinali come il cialis e il viagra che però necessitano di un po' di tempo prima di fare effetto. Un nuovo medicinale, il vardenafil orodispersibile 10 mg, potrebbe essere una soluzione alternativa per la cura della disfunzione erettile. Il vardenafil orodispersibile assomiglia ad una mentina, è contenuto in una confezione discreta, agisce rapidamente e può essere assunto senza acqua a stomaco pieno o vuoto.
Il vardenafil orodispersibile è un farmaco che va incontro alle esigenze di molti uomini, circa tre milioni di italiani, che presentano un problema di disfunzione erettile. Questo nuovo medicinale per l'impotenza in alcuni casi ha un tempo d'azione molto veloce, circa 10 minuti, anche se in certi individui possono essere necessari dai 30 ai 60 minuti. Il farmaco è già disponibile nelle farmacie italiane e del resto d'Europa in confezione da quattro compresse, come per il viagra e il cialis necessità però di prescrizione medica.
Da un'indagine è emerso che gli uomini colpiti da disfunzione erettile hanno bisogno di un medicinale che sia di rapida efficacia, con una metodologia di assunzione discreto e soprattutto sicuro con limitati effetti collaterali. Il vardenafil orodispersibile sembra poter rispondere a tutte queste esigenze, l'assorbimento è veloce e non c'è passaggio epatico.
Francesco Montorsi, Professore Ordinario di Urologia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Direttore del Programma Strategico di Ricerca Urologica ed Andrologica presso l'Istituto Scientifico San Raffaele, evidenzia che su 100 pazienti che si rivolgono a uno specialista di urologia 15 hanno meno di 40 anni. Negli ultimi anni si è registrato un incremento dei casi di disfunzione erettile giovanile, un problema che nella maggior parte delle situazioni ha una forte componente psicologica. Secondo l'esperto, il vardenafil orodispersibile potrebbe soddisfare appieno anche le esigenze di questa categoria di pazienti.
In questi giorni (Aprile 2011) sono stati presentati a Milano i risultati di un'indagine nazionale condotta da Doxa Pharma. Stando ai dati raccolti circa il 30 per cento degli uomini vive con ansia le prestazioni sessuali e il 22 per cento dice di sentirsi insicuro di fronte a donne sempre più esigenti. Un intervistato su cinque ha dichiarato di non essere soddisfatto per nulla dalla propria vita sessuale. La dr.ssa Raffaella Michieli, segretario nazionale della Societa' Italiana di Medicina Generale (SIMG), spiega che queste situazioni sono estremamente frequenti. La disfunzione erettile riguarda il 13 per cento degli uomini tra i 40 e i 70 anni, ma ben uno su due ha avuto difficoltà di erezione almeno una volta nella vita.

Papillomavirus: il vaccino anche per i maschi

A più di tre anni dall’introduzione della vaccinazione contro il Papillomavirus umano (HPV), l’agente patogeno responsabile dell’insorgenza del carcinoma della cervice uterina, la seconda causa di morte per tumore nelle giovani donne, le tre più importanti società scientifiche che si occupano di patologie maschili lanciano la sfida: estendere la vaccinazione anche ai maschi.
Non si tratta di questioni di equità sociale, ma la Società italiana di Andrologia (SIA), la Società italiana di Urologia (SIU), la Società italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità ritengono la vaccinazione “maschile” un utile strumento per contrastare molte patologie HPV-correlate, non solo tumorali e non solo femminili.
Risulta, infatti, che l’HPV sia responsabile non solo del cancro del pene, dell’ano, del tratto orofaringeo ma anche di alcune delle principali malattie sessualmente trasmissibili, quali le verruche genitali e le condilomatosi.
La massima frequenza di infezione si riscontra in età giovanile (20-35 anni) e l’uso dei profilattici non sembra avere un’azione protettiva completa poiché il contagio può avvenire più diffusamente attraverso il contatto cutaneo.
Per questo, la prima “Conferenza di Consenso sulle patologie da Papilloma umano nel maschio” ha indicato i 12 anni come l’età giusta per la vaccinazione, come già avviene per le femmine.
Non resta che attendere il mese di maggio, quando l’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) darà la sua approvazione per aprire la nuova frontiera della vaccinazione anti-HPV.

“L’ANGIOPLASTICA CAROTIDEA” E LA “CHIRURGIA DEL GINOCCHIO” A “VIVERE MEGLIO” – SABATO 23 APRILE 2011

Sabato 23 aprile 2011, alle ore 8.30 , vigilia di Pasqua con “Vivere Meglio”, il talk show dedicato alla medicina, al benessere psicofisico e alla qualità della vita. Il programma, ideato e condotto da Fabrizio Trecca, offre tante rubriche con ospiti autorevoli e filmati esplicativi, utili ai telespettatori per meglio comprendere i vari temi, sempre trattati con assoluto rigore scientifico.Oggi si parla di “angioplastica carotidea”, con il dottor Fausto Castriota, Responsabile del Laboratorio di Cardioangiologia Diagnostica e Interventistica al Maria Cecilia Hospital a Cotignola, vicino Ravenna.
“Una storia per Vivere Meglio”, ospita oggi, Maurizio, che attraverso la sua malattia alla corde vocali e la cura ha scoperto di avere delle doti artistiche di gran valore. Oggi, infatti è un affermato tenore.
E ancora il naturopata Carlo Marini, direttore tecnico D&D Wellness a Roma, che presenterà lun massaggio davvero efficace per i telespettatori meno giovani.
Argomento della seconda parte, del programma, una tecnica davvero innovativa, “la navigazione preoperatoria e non solo nella chirurgia del ginocchio”.
In studio il dottor Nicola Ursino, Responsabile dell’Unità Casco -chirurgia articolare sostitutiva in clinica ortopedica – presso l’Istituto Galeazzi di Milano.
A seguire , Alessandra Pozzi, Responsabile Nazionale dell’associazione “Europa dei diritti”, che farà conoscere al pubblico un nuovo diritto del cittadino.
In chiusura, l’esperto Osvaldo Murri che ci presenta il vino Gutturnio.
Come sempre, Il pubblico da casa potrà partecipare attivamente al programma, chiamando il numero 06-5741453 oppure inviando una e-mail a: viveremeglio@mediaset.it.

Yara, nuovo sopralluogo della Cattaneo nel campo di Chignolo

BREMBATE SOPRA — Un blitz improvviso e del tutto inatteso. A due mesi dal ritrovamento del cadavere di Yara Gambirasio, l’anatomopatologa Cristina Cattaneo, che ha effettuato l’autopsia sul corpo della ragazzina, è tornata nel campo di Chignolo d’Isola.

Martedì l’esperta scienziata forense è arrivata in via Bedeschi per prelevare nuovi campioni di terriccio e sostanze arboree nel campo in cui è stata ritrovata Yara.

I reperti individuati nel nuovo sopralluogo saranno ulteriormente confrontati con quelli già a disposizione dell’Istituto di medicina legale di Milano. Bocche cucite, come sempre, sui contenuti delle nuove analisi.

Si capirà qualcosa in più quando la Cattaneo, fra circa un mese, presenterà la sua relazione scientifica al pubblico ministero titolare delle indagini, Letizia Ruggeri.