Prostata per gli uomini, seno per le donne. Ecco i due big killer nei due sessi. Come era naturale attendersi, i dati del Rapporto cancro presentati ieri al Ministero della salute ci dicono che negli uomini il più diagnosticato è il tumore della prostata (34.800) che rappresenta il 18% del totale; seguono il cancro del colon-retto (16%), del polmone (15%), della vescica (11%) e delle vie urinarie (5%). Tra le donne il tumore della mammella (51.000) rappresenta il 28% delle neoplasie femminili, seguito da quelli del colon-retto (13%), del polmone (8%), della tiroide (6%) e del corpo dell’utero (5%).
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domenica 17 settembre 2017
Chikungunya, ci sono 20 nuovi casi nel Lazio. Anzio è il più colpito dalla malattia
Ci sono 20 nuovi casi di Chikungunya nel Lazio. E sale così a 47 il numero di persone affette dalla malattia, caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare, che continua a diffondersi nella provincia di Roma. Tutti i nuovi contagi, tranne uno, si registrano tra persone che vivono o hanno soggiornato nel Comune di Anzio, il più colpito dalla malattia. “È stato chiesto ai Comuni di procedere alla disinfestazione delle aree interessate”, spiega la Regione Lazio. E tra questi c’è adesso anche Latina, dove un uomo è stato colpito dalla malattia. Immediata la reazione del Comune, che in serata ha diramato una nota in cui comunica di aver predisposto la disinfestazione straordinaria larvicida e adulticida, che “verrà effettuata nell’arco di cinque giorni a partire da domani, sabato 16 settembre”.
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Chikungunya nel Lazio: raccolte di sangue
Le conseguenze sul Sistema Trasfusionale a seguito dell'emergenza legata ai focolai di Chikungunya nel Lazio "sono paragonabili a quelle di una maxi-emergenza, sebbene non sia di tipo sanitario, perché il virus raramente dà sintomi gravi". Lo afferma il Centro nazionale sangue, mentre in tutta Italia stanno partendo delle raccolte straordinarie, programmate con le Regioni per far fronte al protrarsi delle carenze. Intanto salgono a 47 i casi accertati.
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Allarme Chikungunya: donazioni di sangue - Zanzare tigre
Era previsto che i casi si sarebbero moltiplicati. E sono destinati a crescere ancora. Il virus Chikungunya ha colpito nel Lazio in totale 47 persone, quasi tutte residenti ad Anzio, città del litorale dove è stato individuato uno dei primi focolai. Sei quelli registrati a Roma e uno a Latina. Venerdì, poi, è stato registrato un caso anche in Lombardia. Ad essere stata infettata è una ragazzina di 13 anni di origine asiatica residente a Curtatone, un comune alle porte di Mantova.
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mercoledì 22 febbraio 2012
Digiunare (ma non troppo) fa bene al cervello
Meno cibo per proteggere il cervello dalle malattie neurodegenerative: Alzheimer e Parkinson. È la proposta dei ricercatori statunitensi del National Institute on Ageing di Baltimora (Usa). Digiunare, ma in maniera programmata, sembra innescare un meccanismo virtuoso per il cervello, aiutando a tenere lontane forme di declino cognitivo. Un taglio alla dieta quotidiana di circa 500 calorie, l’equivalente di qualche verdura e un po' di tè, per due giorni su sette ha effetti benefici, spiega Mark Mattson che ha condotto la ricerca sugli animali. I risultati sono stati presentati durante l'assemblea annuale dell'Associazione Americana per l'Avanzamento della Scienza (Aaas) e confermano quello che altri studi hanno appurato: la restrizione calorica può far vivere più a lungo, il 40% in più.
Cosa accade al cervello? - Il digiuno per periodi di tempo regolari potrebbero aiutare a ritardare l'insorgenza delle malattie . ''Lo suggeriscono i nostri esperimenti sugli animali", dice Mattson che ha anche individuato come. "Le cellule del cervello sono messi sotto stress lieve, in maniera analoga agli effetti dell'attività fisica sulle cellule muscolari" quando sono stimolate dalla mancanza di calorie. "Ridurre l'apporto calorico potrebbe aiutare il cervello, ma tagliando in questo modo l'assunzione di cibo non è detto sia il metodo migliore per innescare questa protezione. È probabile che sia meglio continuare a periodi intermittenti di digiuno, in cui si mangia quasi nulla, e quindi avere periodi in cui si mangia quanto si vuole'' precisa Mark Mattson.
L'anoressia nervosa
L'anoressia nervosa è, secondo la classificazione internazionale delle malattie (ICD), uno dei più importanti disturbi del comportamento alimentare, insieme alla bulimia. Ciò che contraddistingue l'anoressia nervosa è il rifiuto del cibo da parte della persona e la paura ossessiva di ingrassare. Nelle forme più gravi possono svilupparsi malnutrizione, inedia, amenorrea ed emaciazione.
Le sue origini nosografiche sono molto antiche. Coinvolge nella sua evoluzione funzioni psicologiche, neuroendocrine, ormonali e metaboliche. I trattamenti possibili sono ancora in fase di studio, le cure farmacologiche attuali possono dare solo un modesto beneficio alla persona.
L'anoressia nervosa è una malattia e non deve essere confusa con il sintomo chiamato anoressia la cui presenza invece è indice di un differente stato patologico dell'individuo.
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