venerdì 26 dicembre 2008

INTOSSICAZIONE DA MORFINA

INTOSSICAZIONE DA MORFINA, intossicazione che ha come sintomi dapprima un breve stadio di leggero eccitamento, accompagnato da rossore del volto, vertigini, mal di capo, nausea, vomito, agitazione, allucinazioni, poi subentra rapidamente uno stadio di depressione caratterizzato da una invincibile tendenza al sonno, infine perdita della coscienza, respiro stentato, polso debolissimo, cute pallida o cianotica e fredda, pupille ristrette. La dose letale è alquanto variabile, data la grande diversità della tolleranza individuale: dosi intorno a 50 mg possono essere già gravemente tossiche, 100-200 mg sono in genere mortali (la dose terapeutica è di 5-20 mg).

MORBO CELIACO, o celiachia

MORBO CELIACO, o celiachia, malattia della prima infanzia dovuta a malassorbimento, con tre sintomi fondamentali: arresto dell'accrescimento in peso e statura (infantilismo), addome voluminoso, steatorrea, ossia emissione digrandi quantità di feci grigiastre, untuose, lucenti per l'elevato contenuto di sostanze grasse. Lo stato di denutrizione è rivelato dalla cute flaccida, pallida, con sfumatura giallastra; intorno agli occhi c'è un alone scuro, i capelli sono opachi, le unghie presentano disturbi di crescita.

MORBILLO, malattia molto contagiosa

MORBILLO, malattia molto contagiosa, caratterizzata da un periodo di incubazione (variabile da sette a diciassette giorni), da un periodo prodromico (tre, cinque o più giorni di febbre, che tende ad aumentare, arrossamento della gola e delle fauci, corizza, congiuntivite, tosse secca stizzosa), da un periodo eruttivo (compaiono delle macchie lenticolari con inizio dalle regioni mastoidee, talvolta coalescenti e diffuse, successivamente al viso, al tronco e agli arti, con febbre persistente) e da un periodo finale (in cui si ha caduta della febbre, desquamazione e modesto prurito). Un sintomo fondamentale è costituito dalle macchie di Koplik (macchie biancastre alonate di rosso che compaiono nel periodo prodromico all'altezza dei molari sulla faccia interna delle guance). Eccezionalmente il morbillo può essere grave per fenomeni emorragici generalizzati.

MALATTIA DI MOORE

MALATTIA DI MOORE, malattia caratterizzata da tumefazioni periodiche, effimere per durata, e da disturbi funzionali di modesta entità. Colpisce l'adolescenza, ha un'eziologia oscura e una prognosi ottima. Non esistono terapie efficaci.

MONOPLEGIA - paralisi di un arto

MONOPLEGIA, termine neurologico con cui si descrive una paralisi (cioè la perdita del movimento volontario) di un arto solo. Questa mancanza di forza, se riguarda un braccio, dipende quasi sempre da una trombosi della branca terminale dell'arteria cerebrale anteriore (detta arteria di Heubner), che irrora la porzione di capsula interna nella quale passano le vie che conducono il comando del movimento dalla corteccia cerebrale al muscolo. Per la monoplegia a carico della gamba, la trombosi è solitamente dovuta al ramo ricorrente dell'arteria cerebrale anteriore, che irrora la porzione di corteccia cerebrale da cui partono i comandi per il movimento della gamba.

MONONUCLEOSI INFETTIVA, malattia caratterizzata da febbre

MONONUCLEOSI INFETTIVA, malattia caratterizzata da febbre (con caratteri variabili e della durata di un paio di settimane o poco più), faringite, con essudazione, ingrossamento delle ghiandole linfatiche e della milza. Sintomi meno costanti sono: tumefazione delle palpebre, colorazione gialla appena accennata della cute ed eruzione di macchie e di papule estese a tutto il corpo. L'esame del sangue dimostra un aumento dei globuli bianchi con prevalenza di alcune cellule (linfociti e monociti). Le complicazioni sono molto rare; il pronostico è soddisfacente; anche se la causa è virale, il contagio risulta limitato.