martedì 27 gennaio 2009

OBLITERAZIONE ARTERIOSA ACUTA

OBLITERAZIONE ARTERIOSA ACUTA, uno dei quadri più drammatici che è dato osservare nel campo delle malattie vascolari. Si determina allorché un ostacolo ferma d'un tratto il sangue arterioso ad un certo livello, all'intprno di un'arteria, impedendogli di proseguire. Si verifica più frequentemente agli arti inferiori e interessa in quasi la metà dei casi l'arteria femorale. Non sempre l'arteria è chiusa del tutto: gli effetti dell'occlusione si manifestano anche quando solo un terzo del lume del vaso è pervio. Le cause più frequenti sono l'embolia (distacco di un trombo formatosi nella cavità di un cuore malato più probabilmente nella metà sinistra del cuore con arresto di solito in corrispondenza di una biforcazione arteriosa, oltre la quale il trombo non può procedere) e la trombosi (rapida formazione di un trombo o coagulo in sede, dentro l'arteria, quando questa sia danneggiata al suo interno da preesistenti localizzazioni atero-arteriosclerotiche).

OBESITA' IDROSALINA

OBESITA' IDROSALINA, forma di obesità in cui si verifica ritenzione di acqua e di sali (sodio), dovuta ad alterazione dell'ipotalamo, con conseguente aumentata secrezione di ormone antidiuretico, e a disfunzione ipofisaria, con eccesso di secrezione di ACTH ( ormone adrenocorticotropo) e deficienza di secrezione di TSH (ormone tireotropo). La sintomatologia è accompagnata da frequenti edemi alle gambe che non scompaiono con il riposo, da scarsità di urina, da abituale cefalea, da alterazioni mestruali nelle donne, da deficiente produzione spermatica nell'uomo, da eccesso di fame e di sete e, frequentemente, da depressione psichica. La diagnosi differenziale con gli altri tipi di obesità si pone soprattutto in base alla determinazione del bilancio idrosalino; altri test, specie ormonologici, possono servire a differenziare l'obesità idrosalina da quella ipotalamica, dal morbo e dalla sindrome di Cushing, e dalla distrofia adiposo-genitale.

OBESITA', aumento massa adiposa dell'organismo

OBESITA', aumento del rapporto normale tra massa adiposa dell'organismo e massa muscolare (muscoli scheletrici). L'obesità non è indicata soltanto dall'aumento del peso corporeo rispetto alla norma: si può infatti verificare che persone molto muscolose abbiano un peso eccessivo rispetto alla norma pur senza aumento della massa adiposa, e persone muscolose abbiano un peso normale con relativo aumento della massa adiposa (è la cosiddetta non obese obesity, obesità non apparente). L'adipe nell'organismo umano costituisce circa il 20 per cento del peso corporeo, ed aumenta o diminuisce soprattutto nella sede di maggiore riserva che è costituita dal tessuto sottocutaneo; un aumento dell'adipe risulta generalmente evidente con l'aumentare del peso corporeo; alcune tabelle (basate su numerosissimi rilievi effettuati in particolare dalle compagnie di assicurazione) sono comunemente in grado di fornire i dati dell'eccesso di peso in rapporto al sesso dell'individuo, all'età e al tipo di costituzione (gracile, normale, robusta); una delle più note tabelle compilate su questa base viene qui riportata.

MALATTIA DI OBERDONFER tumori carcinoidi

MALATTIA DI OBERDONFER: o tumori carcinoidi, o argentaffinoma malattia rappresentata dalla comparsa di tumori del sistema cellulare eterocromaffine (cellule della mucosa gastrica, delle vie biliari e del pancreas che presentano specifiche ed analoghe attività ad assumere determinate colorazioni per gli esami istochimici in virtù della presenza di idrossitriptamina, o serotonina, sostanza ormonica che rappresenta il loro prodotto di secrezione). Per i loro caratteri di relativa benignità i tumori vengono definiti carcinoidi; di tutti i tumori carcinoidi circa 1'80 per cento sono rappresentati dai carcinoidi del tratto gastrointestinale. La sindrome da carcinoide è provocata da un eccesso di secrezione di idrossitriptamina, che provoca manifestazioni a carico dell'apparato respiratorio (crisi di respirazione frequente e di broncospasmo simili all'asma bronchiale), manifestazioni cutanee (vampate di calore, o flushs, che danno al paziente un aspetto rosso-cianotico), manifestazioni addominali (dolori, vomito, diarrea a scariche molto numerose), talora manifestazioni cardio-vascolari (miocardite, insufficienze valvolari).

SINDROME DI NOWICKI

SINDROME DI NOWICKI: sindrome caratterizzata da dolori di intensità variabile che colpiscono gli arti superiori e inferiori; si ha aggravamento per cambiamenti di temperatura, esposizione al freddo; non si accompagnano a questa sintomatologia fenomeni distrofici o ulcerazioni degli arti. La sintomatologia è determinata da un arteriospasmo cronico degli arti. Il decorso è lento con lunghe remissioni. Nella terapia vengono adoperati vasodilatatori; in rarissimi casi si procede alla surrenalectomia.

SINDROME DI NONNE

SINDROME DI NONNE: o idrocefalo benigno, sindrome a causa ignota, consistente in ipertensione endocranica, quasi esclusiva delle donne, soprattutto se obese e gravide, che si manifesta con la stessa sintomatologia di una sofferenza cerebrale dovuta alle forme espansive all'interno della scatola cranica (per cui viene abitualmente confusa con un tumore cerebrale). Benché la prognosi sia spontaneamente benigna e la sofferenza scompaia in qualche mese, è utile diminuire la pressione endocranica attraverso lo scarico ripetuto di piccole quantità di liquido cefalorachidiano, ottenuto attraverso la puntura lombare.