giovedì 12 febbraio 2009
MORBO DI PARKINSON
MORBO DI PARKINSON: o paralisi agitante, malattia del sistema nervoso centrale (vedi extrapiramidali, malattie) che si sviluppa in entrambi i sessi verso i cinquant'anni (benché vi sia anche una forma di Parkinson giovanile), in soggetti apparentemente sani. La malattia è dovuta a una degenerazione delle cellule nervose situate nella sostanza nera di Sommering (un centro del sistema extrapiramidale collocato nel mesencefalo), dalle quali scompare, appunto, il pigmento colorato, e delle cellule del globo pallido (un altro centro, primitivo, del sistema extrapiramidale). In questa sofferenza cellulare svolge una parte importante sia la' senescenza che la sclerosi delle arterie, tuttavia nessuna causa è specifica. La malattia inizia in modo subdolo, lento, con dolori alle braccia, tremore, difficoltà di movimento e rigidità dei muscoli. L'aumento del tono muscolare è sempre presente. Il malato flette il tronco ed il capo in avanti, irrigidisce tutto il corpo, piega leggermente le braccia e le mani (come se dovesse scrivere), non muove più il viso (amimia), cammina a passettini senza oscillare le braccia, non coordina più i movimenti degli occhi. Un altro segno quasi costante è un tremore lento a riposo, soprattutto alle braccia ed alle mani, che diminuisce durante il movimento, ma persiste nella scrittura (che è piccola e tremula). I malati sentono l'angoscioso bisogno di muoversi continuamente, benché abbiano l'impressione di essere legati. Avvertono anche un fastidioso senso di caldo in tutto il corpo. La malattia non dà segni mentali, salvo una rarissima depressione od altri fenomeni imputabili al decadimento dato dall'età.
SINDROME DI PARINAUD
SINDROME DI PARINAUD: o paralisi dei movimenti verticali dello sguardo, conseguenza di una lesione del centro nervoso che comanda il movimento del nervo oculomotore comune (terzo paio dei nervi cranici) e del nervo trocleare, o patetico (quarto paio dei nervi cranici), dovuta ad una encefalite o ad un tumore della regione del cervello in cui sono situati tali nervi o le loro fibre (mesencefalo, tubercoli quadrigemini, talamo, acquedotto di Silvio). Oltre all'incapacità di guardare in alto ed in basso il malato fa fatica a far convergere lo sguardo e ad accomodare il diametro pupillare in rapporto all'intensità della luce. Talora vede doppio (diplopia) ed ha la palpebra abbassata (ptosi). La terapia dipende da ciò che ha provocato la malattia. Il risultato è tanto migliore, quanto più precoce è l'intervento (se possibile, chirurgico).
INTOSSICAZIONE DA PARATHIQN
INTOSSICAZIONE DA PARATHIQN: intossicazione che ha come sintomi iniziali nausea, vertigini, sonnolenza; sopravvengono poi vomito, crampi addominali, salivazione abbondante, tremori, respiro affannoso, diarrea, convulsioni, collasso circolatorio, coma. Tipico è il restringimento delle pupille, che diventano piccole come punte di spilli. L'intossicazione può aversi per inalazione, ingestione, o assorbimento cutaneo di insetticidi contenenti parathion. Si effettuerà la respirazione artificiale; se la intossicazione è per via cutanea, lavaggio accurato con spazzolino e sapone; se per ingestione, provocare il vomito stimolando la gola con le dita o con il manico d'un cucchiaio.
PARASTRUMA, tumore, benigno o maligno
PARASTRUMA, tumore, benigno o maligno, originato dalle ghiandole paratiroidi, situate accanto alla tiroide. Il parastruma ha le stesse caratteristiche cliniche e biologiche dei tumori della tiroide, ma se ne può differenziare perché in esso compaiono decalcificazioni dello scheletro e aumento del calcio nel sangue. La cura di questo raro tumore è chirurgica.
PARAPSORIASI
PARAPSORIASI, dermatosi ad andamento cronico, con episodi eruttivi talora stagionali. Colpisce quasi tutto il corpo in modo uniforme, con esclusione del viso, delle palme delle mani e della pianta dei piedi. L'agente causale non è noto; il tipo di reazione cutanea fa pensare ad un fenomeno allergico. Colpisce entrambi i sessi, nell'età giovanile e adulta. Si manifesta con un gettata di elementi papulopurpurici (sanguigni) che poi si risolvono lasciando cicatrici. Queste gettate durano mesi, non sono accompagnate da prurito né da altri sintomi generali.
PARAPLEGIA
PARAPLEGIA, termine neurologico con il quale si descrive la paralisi delle gambe. Una forma particolare è la paraplegia familiare spastica, che compare prima dei 15 anni con aumento del tono muscolare delle gambe e successiva paresi, peggiorando successivamente fino ad ostacolare la deambulazione. In questa rara malattia ereditaria l'aumento del tono muscolare provoca uno spasmo che fa tendere le gambe all'incrociamento.
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