martedì 11 gennaio 2011

ASSIDERAMENTO [dal lat. med. assiderare, der. di sidus, astri, costellazione].

ASSIDERAMENTO [dal lat. med. assiderare, der. di sidus, astri, costellazione]. - Complesso di fenomeni conseguenti alla prolungata espo­sizione del corpo a basse temperature, caratte­rizzato da progressiva diminuzione della circo­lazione periferica, depressione, prostrazione che può condurre a morte. Terapia: respirazione artificiale, cardiocinetici, bagni a temperatura crescente (da 18` a 300, in parecchie ore).

ASSUEFAZIONE

ASSUEFAZIONE. - In farmacologia, l'ASSUEFAZIONE del­l'organismo ad un farmaco a motivo della sua continua somministrazione, diminuisce il grado di efficacia del farniaco stesso postulando la ne­cessità di ricorrere a dosi sempre maggiori di esso. Talvolta l'ASSUEFAZIONE annulla del tutto l'azione del farmaco.

ASTIGMATISMO [dal gr. a priv., e stigma, punto]

ASTIGMATISMO [dal gr. a priv., e stigma, punto]. - Difetto dell'occhio o di uno strumen­to ottico, dovuto ad imperfezione nella curva dell'occhio o della lente, tale da far sì che un punto luminoso non dia un punto come imma­gine, ma una linea o una macchia confusa. Ciò avviene perché i raggi luminosi non convergono tutti nello stesso punto. L'ASTIGMATISMO si corregge con apposite lenti.

ATREPSIA - Malattia dei neonati

ATREPSIA [comp. di a priv., e del gr. thrép­sis, nutrizione]. - Malattia dei neonati che de­periscono per la perdita della capacità di assi­milare il cibo. Si manifesta con tipico aspet­to senile, cute secca e rugosa, eritemi, ulce­razioni, ecc. La morte sopravviene per inani­zione.

ATRESIA - Mancanza della normale aper­tura (canale o orifizio) di alcune formazioni anatomiche

ATRESIA - Mancanza della normale aper­tura (canale o orifizio) di alcune formazioni anatomiche (es. esofago, pupilla, ano, uretra, vagina). Nel caso di canali il neonato non può sopravvivere, nel caso di orifizi si procede al­l'immediata apertura chirurgica.

ATROPINA Alcaloide di sapore amaro

ATROPINA [da Atropa, nome lat. della bella­donna]. - Alcaloide di sapore amaro e di azio­ne violenta che si estrae dalle radici di bella­donna e da altri vegetali. L'A., isolata nel 1833 dal fisico Mein, è usata in dosi opportune (in­feriori a 5 milligrammi) come analgesico. Il solfato di ATROPINA in soluzione acquosa, è impiegato in oculistica per dilatare la pupilla e facilitare l'esame dell'occhio. Gli avvelenamenti da ATROPINA si riconoscono immediatamente per la subitanea dilatazione delle pupille e si combattono con iniezioni di morfina, pilocarpina, ecc.