L'emorragia, vale a dire la fuoriuscita di sangue, è una delle occasioni che più frequentemente richiedono un pronto soccorso d'urgenza. Bisogna distinguere tra emorragie esterne e emorragie interne. Le prime sono quelle in cui il sangue si versa all'esterno; le seconde si hanno quando il sangue si raccoglie in una cavità naturale del corpo senza comunicazioni con l'esterno, oppure nell'interno di organi situati profondamente.
Un particolare tipo di emorragia interna esteriorizzata è quella che si verifica in un prime tempo in una cavità dell'organismo (intestino, utero, polmone, ecc.) e successivamente si esteriorizza attraverso un organo naturale: bocca, ano, vagina, ecc. Occorre anche distinguere tra le emorragie arteriose e quelle venose. L'emorragia arteriosa è caratterizzata dall'emissione di sangue di colore rosso vivo, zampillante e con degli aumenti sincronizzati con le pulsazioni cardiache.
Nell'emorragia venosa il sangue ha un colore scuro e non presenta aumenti con le pulsazioni cardiache. Nell'emorragia con fuoriuscita di sangue all'esterno, il soccorritore, purché in possesso di qualche nozione, può essere in grado di arrestare il sangue; nelle emorragie degli organi interni bisogna invece provvedere, nel più breve tempo possibile, a un soccorso di tipo chirurgico.
È opportuno quindi trattare solo delle emorragie che sono caratterizzate dalla fuoriuscita di sangue all'esterno. Per arrestare l'emorragia si può esercitare una pressione direttamente sulla ferita {compressione diretta) oppure a qualche distanza da essa {compressione indiretta). Queste compressioni possono essere esercitate mediante una fasciatura {fasciatura compressiva). Di solito queste misure risultane efficaci nella maggior parte dei casi.
Se l'emorragia non cessa, si cerchi di premere il vaso interessato nel punto dove passa sopra un osso. Quando il soccorso non ha successo, non si deve perdere tempo a cercare il punto da comprimere, ma si deve esercitare la compressione di uno di questi punti:
• emorragie della testa al di sopra degli occhi. Si preme con il dito pollice la zona posta davanti all'orecchio;
• emorragie sotto l'occhio e sopra la mandibola. Si preme con un dito un paio di centimetri davanti all'angolo della mandibola;
• emorragie della bocca e del collo. Il pollice va messo alla base della nuca, le altre dita sotte il pomo di Adamo ai lati del collo. Le dita vanno premute verso il pollice;
• emorragie del braccio e della spalla. Si preme sull'osso del braccio, a metà tra gomito e ascella;
• emorragie del piede, della gamba e della coscia. Si preme il palmo della mano sorte l'inguine, sul lato interno della coscia.