Quali sono i sintomi clinici di un cancro del fegato?
L'esordio è in genere abbastanza subdolo. Compare in un paziente dimagrito una dolenzia sorda riferita al fegato. In genere il dolore non è molto forte. Frequentemente il paziente lamenta assenza di appetito, stitichezza, elimina molto gas. A volte l'esordio è rappresentato da un versamento ascitico. Il medico alla visita clinica trova in genere un fegato aumentato di volume, duro, con superficie irregolare. Con tali reperti saranno necessari ulteriori accertamenti.
venerdì 11 aprile 2008
Tumori del fegato e contraccettivi orali
Esiste qualche rapporto tra tumori del fegato e contraccettivi orali?
Già da qualche anno è stata segnalata una correlazione tra i tumori del fegato e l'assunzione di contraccettivi orali (estroprogestinici). Nella grande maggioranza dei casi si tratta in genere di tumori benigni (adenomi o iperplasie nodulari focali) e solo l'8 per cento circa di tali casi è rappresentato da tumori maligni (carcinomi epatocellulari). Allo stato attuale delle conoscenze, tuttavia, non si può affermare con sicurezza l'esistenza di tale correlazione, e la causa dei tumori del fegato deve ancora essere stabilita con certezza. È infatti molto probabile che un ruolo determinante nell'insorgenza del tumore epatico, correlato all'assunzione di contraccettivi orali, vada attribuito a fattori genetici e ambientali.
Quali sono le età e il sesso più colpiti?
I maschi vengono colpiti con una frequenza maggiore (rapporto di 4-6 : 1 rispetto alle donne), mentre per quanto riguarda l'età nessun periodo della vita è risparmiato, anche se vi è una modesta maggiore frequenza intorno ai 40 anni.
Già da qualche anno è stata segnalata una correlazione tra i tumori del fegato e l'assunzione di contraccettivi orali (estroprogestinici). Nella grande maggioranza dei casi si tratta in genere di tumori benigni (adenomi o iperplasie nodulari focali) e solo l'8 per cento circa di tali casi è rappresentato da tumori maligni (carcinomi epatocellulari). Allo stato attuale delle conoscenze, tuttavia, non si può affermare con sicurezza l'esistenza di tale correlazione, e la causa dei tumori del fegato deve ancora essere stabilita con certezza. È infatti molto probabile che un ruolo determinante nell'insorgenza del tumore epatico, correlato all'assunzione di contraccettivi orali, vada attribuito a fattori genetici e ambientali.
Quali sono le età e il sesso più colpiti?
I maschi vengono colpiti con una frequenza maggiore (rapporto di 4-6 : 1 rispetto alle donne), mentre per quanto riguarda l'età nessun periodo della vita è risparmiato, anche se vi è una modesta maggiore frequenza intorno ai 40 anni.
Cirrosi e cancro del fegato
Che rapporti esistono tra la cirrosi e il cancro del fegato?
Tra queste due malattie esiste una stretta relazione: infatti il cancro del fegato si sviluppa frequentemente in un cirrotico. La frequenza di questa trasformazione è variabile, ma si aggira intorno al 20 per cento delle cirrosi.
Esistono tipi di cirrosi che più frequentemente si trasformano in cancro?
La risposta è affermativa. C'è infatti un tipo particolare di cirrosi, quella emocromatosica, che in un caso su cinque subisce una trasformazione neoplastica. Inoltre, la cirrosi che consegue a forme virali ha più probabilità di degenerare rispetto a una forma alcoolica.
Tra queste due malattie esiste una stretta relazione: infatti il cancro del fegato si sviluppa frequentemente in un cirrotico. La frequenza di questa trasformazione è variabile, ma si aggira intorno al 20 per cento delle cirrosi.
Esistono tipi di cirrosi che più frequentemente si trasformano in cancro?
La risposta è affermativa. C'è infatti un tipo particolare di cirrosi, quella emocromatosica, che in un caso su cinque subisce una trasformazione neoplastica. Inoltre, la cirrosi che consegue a forme virali ha più probabilità di degenerare rispetto a una forma alcoolica.
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cancro del fegato,
cirrosi
Cirrosi emocromatosica
Che cos'è la cirrosi emocromatosica?
Come la cirrosi nel morbo di Wilson, anche la cirrosi emocromatosica è determinata dall'accumulo di un metallo, il ferro. Si tratta di una malattia spesso ereditaria, che più frequentemente si manifesta tra i 40 e i 60 anni di età nel sesso maschile. L'accumulo di ferro nell'organismo nel corso di tale affezione è notevole; il contenuto totale di ferro sale infatti dai normali 3-4 grammi fino a 60.
Come la cirrosi nel morbo di Wilson, anche la cirrosi emocromatosica è determinata dall'accumulo di un metallo, il ferro. Si tratta di una malattia spesso ereditaria, che più frequentemente si manifesta tra i 40 e i 60 anni di età nel sesso maschile. L'accumulo di ferro nell'organismo nel corso di tale affezione è notevole; il contenuto totale di ferro sale infatti dai normali 3-4 grammi fino a 60.
Morbo di Wilson
Che cos'è il morbo di Wilson e come s manifesta?
Il morbo di Wilson è una forma abbastanza rara, ereditaria, determinata da una alterazione del metabolismo . Tale affezione è caratterizzata, oltre che da una cirrosi del fegato, da una de generazione di particolari strutture dell'encefalo (nuclei della base) e da una pigmentazione intorno alla cornea. Que sta grave malattia colpisce soggetti di età giovane (spesso si manifesta nell'adole scenza) e comincia più frequentemente a rivelarsi sul piano clinico con disturbi neurologici quali tremore, impaccio a parlare e a scrivere, rigidità degli arti. A questo quadro neurologico si associano ittero e alterazioni degli esami riguardanti la funzionalità epatica. Una visiti oculistica rivela la presenza attorno alla cornea di un anello bruno-verdastro; solo raramente tale anello scuro è visibili a occhio nudo. Il trattamento elettivo di questa forma è rappresentato dall'uso della penicillamina, sostanza che lega il rame e ne facilita l'eliminazione urinaria
Il morbo di Wilson è una forma abbastanza rara, ereditaria, determinata da una alterazione del metabolismo . Tale affezione è caratterizzata, oltre che da una cirrosi del fegato, da una de generazione di particolari strutture dell'encefalo (nuclei della base) e da una pigmentazione intorno alla cornea. Que sta grave malattia colpisce soggetti di età giovane (spesso si manifesta nell'adole scenza) e comincia più frequentemente a rivelarsi sul piano clinico con disturbi neurologici quali tremore, impaccio a parlare e a scrivere, rigidità degli arti. A questo quadro neurologico si associano ittero e alterazioni degli esami riguardanti la funzionalità epatica. Una visiti oculistica rivela la presenza attorno alla cornea di un anello bruno-verdastro; solo raramente tale anello scuro è visibili a occhio nudo. Il trattamento elettivo di questa forma è rappresentato dall'uso della penicillamina, sostanza che lega il rame e ne facilita l'eliminazione urinaria
Curare le cirrosi biliari
Come si possono curare le cirrosi biliari ?
Per le forme secondarie a calcoli e a infezioni delle vie biliari l'unica misura ( la prevenzione della cirrosi biliare attraverso un corretto trattamento medico ( chirurgico dell'affezione di base. Pei quanto concerne la forma primitiva s dovrà somministrare la colestiramina (resina ionica di tipo basico), come rimedic sintomatico per il prurito; inoltre si ten ta oggi l'utilizzazione della penicillamina per frenare l'evoluzione della malattia. E' anche necessaria la somministrazione per via parenterale di vitamine (in particolare D, A, K) e di calcio, che in tale affezione sono deficitari.
Per le forme secondarie a calcoli e a infezioni delle vie biliari l'unica misura ( la prevenzione della cirrosi biliare attraverso un corretto trattamento medico ( chirurgico dell'affezione di base. Pei quanto concerne la forma primitiva s dovrà somministrare la colestiramina (resina ionica di tipo basico), come rimedic sintomatico per il prurito; inoltre si ten ta oggi l'utilizzazione della penicillamina per frenare l'evoluzione della malattia. E' anche necessaria la somministrazione per via parenterale di vitamine (in particolare D, A, K) e di calcio, che in tale affezione sono deficitari.
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cirrosi biliari,
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