giovedì 9 ottobre 2008

ASINERGIA, incapacità di controllare i movimenti muscolari

ASINERGIA, incapacità di controllare con precisione i movimenti muscolari fini e di piccola ampiezza, dovuta àlla mancanza di contemporaneità tra la contrazione dei muscoli che si devono accorciare ed il rilasciamento di quelli opposti, che si devono allungare. Un sintomo di sofferenza del cervelletto e si esprime con un maggior tempo per iniziare e terminare i movimenti volontari, con difficoltà a compiere movimenti ripetitivi , con goffaggine nei movimenti alternati (vedi adiadococinesia), con scomposizione nei movimenti complessi e con difficoltà nel linguaggio, per cui la parola viene scandita.

ASIMBOLIA, incapacità a riconoscere un oggetto

ASIMBOLIA, incapacità a riconoscere un oggetto pur sapendone descrivere le proprietà fisiche, con integrità degli organi di senso. Si distinguono una asimbolia tattile (di Bing), una acustica, una ottica ed una per il proprio schema corporeo.

Questa ultima, se non riguarda l'immagine di sé in senso globale, si definisce preferibilmente asomatoagnosia. Il disturbo è dovuto generalmente alla interruzione dei collegamenti tra le zone del cervello che ricevono gli stimoli provenienti dagli organi di senso e quelle che li elaborano (non deficit sensoriale, ma percettivo).

ASFISSIA NEONATALE impedimento grave della respirazione

ASFISSIA NEONATALE, complessa e seria sintomatologia per impedimento grave della respirazione. Si manifesta così: colorito cianotico, incoscienza, ipotonía muscolare, assenza di sensibilità, diminuzione della temperatura, dilatazione delle pupille.

Può essere causata da: malattie materne, anormali contrazioni uterine prima della espulsione del feto, ostruzione delle vie respiratorie, compressione del cordone ombelicale, emorragia cerebrale, shock, malformazioni cardiache e respiratorie, immaturità respiratoria. Trattamento ostetrico preventivo, ossigenoterapia, manovre di rianimazione, aspirazione delle vie aeree e del contenuto gastrico, somministrazione di sostanze stimolanti sono le cure urgenti indispensabili.

ASFISSIA - impedimento della funzione respiratoria

ASFISSIA, è, in senso generico, l'impedimento della funzione respiratoria, e specificamente l'impedimento dell'arrivo dell'ossigeno nei polmoni. Si può avere asfissia per molte cause: avvelenamento da ossido di carbonio, annegamento, mancanza di ossigeno nell'ambiente, edema polmonare, ostruzioni delle vie respiratorie da corpi estranei o da processi morbosi, strangolamento, schiacciamento del torace. Fra l'arresto della respirazione e la comparsa di offese vitali definitive e irreversibili intercorre sempre un periodo, sia pure brevissimo, durante il quale, se le circostanze sono favorevoli, è possibile tentare di ristabilire l'arrivo dell'ossigeno nei polmoni.

ASESSUALITA', mancanza di sessualità. Freud

ASESSUALITA', mancanza di sessualità. Secondo Freud questa mancanza, in realtà, non è possibile; quando gli istinti sessuali sembrano scomparsi, significa soltanto che sono inibiti (e riappaiono deviati in sintomi nevrotíci).

ASCIALIA, assenza di escrezione salivare

ASCIALIA, assenza di escrezione salivare. Non è quasi mai completa e può essere causata da forme morbose altamente febbrili o da forti perdite di liquidi nel corso di malattie del ricambio (diabete insipido o mellito) o dell'apparato digerente (gastroenteriti coleriformi). Può verificarsi anche nel corso di malattie nervose croniche o di affezioni morbose della bocca o delle ghiandole salivari quali il morbo di Gougerot-Sjógren, in cui si ha una loro mancanza congenita. Come fatto primitivo colpisce di preferenza donne anziane a tendenza nervosa o sotto traumi psichici.

Il sintomo principale è dato dalla secchezza della bocca, tale da ostacolare la masticazione e la deglutizione, tanto che il malato deve aiutarsi in queste funzioni bevendo frequentemente. Le mucose orali e la lingua appaiono rosse e screpolate, talora addirittura ulcerate. I denti appaiono spesso ampiamente cariati. La diagnosi è clinica, se si formula osservando direttamente il cavo orale. La cura è innanzitutto causale, cioè a carico delle malattie che hanno provocato l'ascialia; nei casi più ostinati, è utile la somministrazione di pilocarpina a dosi ridotte per bocca o per iniezione. Le conseguenze consistono in gravi danni delle mucose orali e spesso anche in una più facile insorgenza di processi cariosi.