ASSIDERAMENTO, è la conseguenza dell'azione generale del freddo sull'organismo, per cui si manifestano una serie di fenomeni che si ripercuotono su tutte le funzioni vitali, a differenza del congelamento che è una lesione locale da freddo. L'azione delle basse temperature, particolarmente sentita nelle zone battute dal vento o quando l'umidità dell'aria è elevata, o nell'immersione in acqua, è dovuta ad una rapida sottrazione di calore dal corpo. L'organismo resiste al freddo aumentando la produzione interna di calore (per esempio con i brividi) e restringendo i vasi sanguigni periferici per diminuire l'eliminazione di calore all'esterno, ma quando particolari condizioni ostacolano questi provvedimenti difensivi fisiologici, come nel caso di persone affaticate, di alcoolisti, oppure di una prolungata azione del freddo, compaiono i sintomi dell'assideramento: pallore, apatia, sonnolenza , annebbiamento della vista, tremore, difficoltà di parola. Bisogna trasportare il paziente in un ambiente caldo ma non troppo, e mai vicino al fuoco per evitare un'eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni periferici e un collasso; lo si spoglierà con delicatezza, lo si coprirà con coperte di lana e si frizionerà il corpo con neve o con pezzuole imbevute d'acqua fredda fino a che non comincerà a riscaldarsi. Nei casi gravi e con tendenza al coma, occorre praticare la respirazione artificiale. Appena ripresi i sensi si daranno bevande calde, per esem. pio latte o caffè, mai alcoolici. In genere occorrono 6 o più ore per riportare alla norma la temperatura corporea.
Appena compaiono i sintomi premonitori, trasportare il paziente in un ambiente caldo come si è detto sopra. Se ciò avviene in montagna durante un'escursione, fermarsi immediatamente, coprire il colpito il meglio possibile, con tende, coperte o teloni cerati contro il vento e la pioggia, montare una tenda oppure mettere il paziente in un sacco a pelo o avvolgerlo con sacchi e cercare soccorso. Il paziente deve essere trasportato in barella.
giovedì 9 ottobre 2008
ASSENZE, brevissime perdite di coscienza
ASSENZE, brevissime perdite di coscienza, talora associate a sensazioni particolari, ed accompagnate da piccoli movimenti muscolari (delle palpebre, del capo, delle braccia) o da perdita del tono muscolare con tendenza alla caduta, ed anche da incontinenza urinaria. Sono il sintomo di quella forma di epilessia definita piccolo male; in questo caso durano da cinque a venti secondi e possono comparire fino ad un centinaio di volte al giorno. Il malato sospende improvvisamente ciò che sta facendo o dicendo ed impallidisce. t una forma che colpisce frequentemente i bambini.
Intossicazione da Aspirina sudorazione profusa
Intossicazione da Aspirina, ha come sintomi sudorazione profusa, stordimento, vertigini, ronzii alle orecchie, vomito continuo, agitazione, delirio, oppure sonnolenza e coma. Le dosi terapeutiche dell'aspirina, che è acido acetilsalicilico, sono 0,5-1 g due o tre volte al giorno, ma talora quantità di poco superiori sono già tossiche per una particolare idiosincrasia ( sono noti casi di morte per l'ingestione di 5 g!) . Occorre la lavatura gastrica, ma in un primo momento si potrà cercare di ritardare l'assorbimento dell'aspirina nello stomaco dando da bere a piccoli sorsi un quarto di litro o più di latte, possibilmente tiepido.
ASPIRAZIONE
ASPIRAZIONE, tendenza del comportamento umano verso una meta, spesso inconsapevole. Il livello di aspirazione indica la misura con la quale il soggetto adegua i propri programmi di vita alla possibilità oggettiva e soggettiva di realizzarli. Se vi è congruenza si dice che il livello è adeguato e si giudica il soggetto capace di fare previsioni realistiche sul proprio comportamento futuro. Se vi è incongruenza, può accadere che il soggetto sopravvaluti le proprie possibilità, come pensandosi attraverso una illusione di potenza fantasiosa, ma criticata (nevrosi) o non criticata (paranoia). Talora il livello di aspirazione è scarso rispetto alle possibilità ed indica una tendenza alla autosvalutazione o un adattamento antieconomico, ma rassegnato, alla svalutazione operata dall'ambiente sul soggetto.
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ASPERMIA aspermatismo mancata produzione dello sperma
ASPERMIA, o aspermatismo, letteralmente: la mancata produzione dello sperma; condizione che si traduce nell'incapacità maschile di eiaculare; non ha una causa primitiva ormonale, bensì una causa psichica o neurologica (vedi sterilità maschile). La eiaculazione, tuttavia, può aversi spontaneamente in polluzioni notturne
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ASPERGILLOSI, malattia degli uomini e degli animali, causata da miceti
ASPERGILLOSI, malattia degli uomini e degli animali, causata da miceti (aspergilli), microscopici funghi, del genere aspergillus. A seconda dei tessuti o organi interessati si producono reazioni infiammatorie croniche a carico della cute, dei bronchi e del condotto uditivo esterno e più raramente dei polmoni, dei reni, ecc. Gli aspergillí sono per lo più dei saprofiti, cioè agenti che difficilmente causano malattie in quanto mal si adattano ai tessuti animali viventi, poiché per il loro sviluppo richiedono una particolare ricchezza di ossigeno e d'altra parte la temperatura corporea troppo elevata degli animali e dell'uomo non è loro confacente. Esplicano azioni dannose nei tessuti umani (cute, polmone, mucose) se l'ospite è in quel momento particolarmente recettivo, vuoi perché il paziente è portatore, ad esempio, di una tubercolosi polmonare, vuoi perché esso si trova in uno stato di debilitazione e, in particolare, di deficit immunitario. Il trattamento antibiotico con amfotericina B è molto efficace, associato, a seconda del quadro clinico, a eventuale terapia chirurgica.
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