lunedì 6 aprile 2009

SINECHIA NASALE aderenza tra due punti opposti della mucosa nasale

SINECHIA NASALE, aderenza tra due punti opposti della mucosa nasale, quasi sempre tra setto nasale da un lato e turbinato inferiore o medio dall'altro; è acquisita, rappresentando l'esito di processi morbosi o traumatici e più spesso di interventi chirurgici sul setto nasale o sui turbinati; la sintomatologia è data dalla relativa ostruzione nasale; la terapia è puramente chirurgica e consiste nella resezione della sinechia mediante diatermocoagulazione bipolare.

SINDROMI TRAUMATICHE TARDIVE

SINDROMI TRAUMATICHE TARDIVE, sono disturbi che compaiono quando, superato il trauma immediato, si instaurano nuovi sintomi sogget- tivi e oggettivi che possono durare un tempo illimitato o diventare permanenti. Possono comparire cefalea, vertigini, astenia, turbe sensoriali, ageusia (turbe gustative), anosmia (mancanza di senso olfattivo), incapacità alla concentrazione; perdita della memoria, stati di ansia, ecc. Sono frequenti la cosiddetta triade di Korsakoff (su sfondo confusionale si determinano amnesie, confabulazione, falsi riconoscimenti, con evoluzione favorevole), le nevrosi post-traumatiche, i disturbi intellettuali e caratteriali. Segni obiettivi post -traumatici, caratteristici dei gravi traumi cranici, sono tachicardia, vertigini, tremori, paralisi di difficile risoluzione, epilessia post-traumatica, presenza di cisti ematica endocranica. Nella terapia sono presi in considerazione il riposo (anche oltre un anno), blandi sedativi, tranquillanti, anticomiziali, tonici, svuotamento chirurgico di cisti ematiche, ecc.

SINDROMI TRAUMATICHE IMMEDIATE

SINDROMI TRAUMATICHE IMMEDIATE, sono le sindromi che colpiscono i traumatizzati cranici. In essi si possono verificare: 1) commozione cerebrale (ne sono sintomi; perdita della coscienza, da qualche minuto a oltre un'ora, con risveglio accompagnato da sensi ottusi o da eccitazione psicomotoria. Possono coesistere vomito, cefalea e perdita del ricordo del trauma subito); 2) contusione cerebrale (alla perdita di coscienza può seguire coma profondo e paralisi bulbare. Possono anche verificarsi delirio traumatico o confusione mentale, convulsioni, perdita della parola e della memoria); 3) compressione cerebrale acuta (con edema cerebrale o con emorragia intracranica, convulsioni, bradicardia, ipertensione, ecc); 4) paralisi dei nervi cranici (in ordine di frequenza sono colpiti il settimo, l'ottavo, il sesto, il secondo, il terzo e il quarto).

SINDROME TOSSICA GENERALE

SINDROME TOSSICA GENERALE, è caratterizzata da sintomi generali che, in periodo iniziale sono incredibilmente sfumati. I pazienti accusano malessere senza precisarne il motivo, si sentono depressi, astenici, insonni. Talvolta, essi dimagriscono e reagiscono in maniera esagerata a stimoli tossici. Bisogna ricercare le cause endogene di queste intossicazioni che possono dipendere da lieve insufficienza renale, essere sintomi premonitori di cirrosi epatica, di insufficienza surrenale, di focolai asettici difficili da scoprire. Quando queste indagini risultano negative, è necessario pensare a intossicazione esogena. L'indagine viene rivolta a quello che si mangia, al dove si abita, dove si lavora e che tipo di sostanze si manipolano, quali farmaci vengono usati, quali droghe vengono consumate. La terapia scaturisce dal risultato di un'accurata anamnesi suffragata da prove collaterali.

SINDROME POST-INFARTUALE

SINDROME POST-INFARTUALE, si presenta allorché superato un infarto, compaiono facoltativamente un complesso di sintomi come febbre persistente, dolore toracico e versamento pericardico o pleurico. La velocità di sedimentazione appare aumentata. Con il riposo, la dieta leggera e le cure dettate dalla prolungata sintomatologia si riesce a guarire nel termine di qualche mese. Vedi infarto del miocardio.

SINDROME POST-CARDIOTOMICA

SINDROME POST-CARDIOTOMICA, si può verificare dopo un grave intervento chirurgico sul cuore, con l'insorgenza di febbre, malessere, dolenzia in sede precordiale e facoltativamente dolori pleurici, con o senza versamento. Tale sindrome può insorgere pochi giorni o poche settimane dopo l'atto operatorio. L'esame del sangue mette in evidenza aumenti della velocità di sedimentazione e dei leucociti. La sindrome non ha ordinariamente evoluzione maligna. Se vi è stato trapianto, si ricercano le prove di auto-immunizzazione e quindi si ricorre a farmaci immuno-depressori. Se si riscontrano malattie reumatiche per contemporaneo aumento del titolo antistreptolisinico e della velocità di sedimentazione, si impiegano farmaci antireumatici.