lunedì 6 aprile 2009

SINGHIOZZO, movimento respiratorio anormale,

SINGHIOZZO, movimento respiratorio anormale, consistente in una contrazione diaframmatica repentina, spastica, associata a una brusca, parziale chiusura della glottide, per cui l'aria, aspirata con violenza attraverso la stretta fessura, dà luogo a un rumore caratteristico. Si conoscono anche forme di singhiozzo di origine isterica, che possono durare per mesi. In genere il singhiozzo non ha un significato patologico, ma può anche essere determinato da malattie del sistema nervoso (meningiti, meningoencefaliti), oppure da irritazioni del nervo frenico o da malattie del mediastino e degli organi addominali sottodiaframmatici.

SINECHIE IRIDEE

SINECHIE IRIDEE, aderenze che si instaurano tra il tessuto irideo e le altre strutture della camera anteriore dell'occhio in occasione di infiammazioni dell'iride. Le sinechie anteriori sono quelle che si localizzano tra l'iride e la faccia posteriore della cornea, dal centro sin verso la periferia, dove questa faccia della cornea va ad unirsi alla radice dell'iride, dando luogo alla formazione dell'angolo camerulare, che dà accesso al trabecolo (setto poroso che costituisce la via di deflusso dei liquidi endoculari).

Le lesioni portate dalle sinechie anteriori consistono nella deformazione del forarne pupillare, che può presentarsi stirato in varie direzioni e generare disturbi visivi e abbagliamento; nella formazione di opacità corneali nella zona dove l'aderenza entra in contatto con la cornea e ne provoca l'infiammazione; nell'avviamento di un meccanismo di glaucoma secondario per occlusione dell'angolo camerulare.

Le sinechie posteriori sono quelle che si localizzano tra la faccia posteriore dell'iride, e la faccia anteriore del cristallino, dando spesso luogo a una cataratta, oppure ad un glaucoma da occlusione della pupilla, se l'aderenza salda tutto il suo margine, per l'impossibilità dei liquidi oculari ad attraversare il foro pupillare e a venire quindi convogliati verso l'angolo camerulare (ove trovasi la via di deflusso).

SINECHIA NASALE aderenza tra due punti opposti della mucosa nasale

SINECHIA NASALE, aderenza tra due punti opposti della mucosa nasale, quasi sempre tra setto nasale da un lato e turbinato inferiore o medio dall'altro; è acquisita, rappresentando l'esito di processi morbosi o traumatici e più spesso di interventi chirurgici sul setto nasale o sui turbinati; la sintomatologia è data dalla relativa ostruzione nasale; la terapia è puramente chirurgica e consiste nella resezione della sinechia mediante diatermocoagulazione bipolare.

SINDROMI TRAUMATICHE TARDIVE

SINDROMI TRAUMATICHE TARDIVE, sono disturbi che compaiono quando, superato il trauma immediato, si instaurano nuovi sintomi sogget- tivi e oggettivi che possono durare un tempo illimitato o diventare permanenti. Possono comparire cefalea, vertigini, astenia, turbe sensoriali, ageusia (turbe gustative), anosmia (mancanza di senso olfattivo), incapacità alla concentrazione; perdita della memoria, stati di ansia, ecc. Sono frequenti la cosiddetta triade di Korsakoff (su sfondo confusionale si determinano amnesie, confabulazione, falsi riconoscimenti, con evoluzione favorevole), le nevrosi post-traumatiche, i disturbi intellettuali e caratteriali. Segni obiettivi post -traumatici, caratteristici dei gravi traumi cranici, sono tachicardia, vertigini, tremori, paralisi di difficile risoluzione, epilessia post-traumatica, presenza di cisti ematica endocranica. Nella terapia sono presi in considerazione il riposo (anche oltre un anno), blandi sedativi, tranquillanti, anticomiziali, tonici, svuotamento chirurgico di cisti ematiche, ecc.

SINDROMI TRAUMATICHE IMMEDIATE

SINDROMI TRAUMATICHE IMMEDIATE, sono le sindromi che colpiscono i traumatizzati cranici. In essi si possono verificare: 1) commozione cerebrale (ne sono sintomi; perdita della coscienza, da qualche minuto a oltre un'ora, con risveglio accompagnato da sensi ottusi o da eccitazione psicomotoria. Possono coesistere vomito, cefalea e perdita del ricordo del trauma subito); 2) contusione cerebrale (alla perdita di coscienza può seguire coma profondo e paralisi bulbare. Possono anche verificarsi delirio traumatico o confusione mentale, convulsioni, perdita della parola e della memoria); 3) compressione cerebrale acuta (con edema cerebrale o con emorragia intracranica, convulsioni, bradicardia, ipertensione, ecc); 4) paralisi dei nervi cranici (in ordine di frequenza sono colpiti il settimo, l'ottavo, il sesto, il secondo, il terzo e il quarto).

SINDROME TOSSICA GENERALE

SINDROME TOSSICA GENERALE, è caratterizzata da sintomi generali che, in periodo iniziale sono incredibilmente sfumati. I pazienti accusano malessere senza precisarne il motivo, si sentono depressi, astenici, insonni. Talvolta, essi dimagriscono e reagiscono in maniera esagerata a stimoli tossici. Bisogna ricercare le cause endogene di queste intossicazioni che possono dipendere da lieve insufficienza renale, essere sintomi premonitori di cirrosi epatica, di insufficienza surrenale, di focolai asettici difficili da scoprire. Quando queste indagini risultano negative, è necessario pensare a intossicazione esogena. L'indagine viene rivolta a quello che si mangia, al dove si abita, dove si lavora e che tipo di sostanze si manipolano, quali farmaci vengono usati, quali droghe vengono consumate. La terapia scaturisce dal risultato di un'accurata anamnesi suffragata da prove collaterali.