Altro che vestiti all'ultima moda o prodotti di bellezza supercostosi. Per sentirsi più belle basta avere un personal trainer che, nell'immaginario femminile delle 1.500 donne italiane fra i 20 e i 50 anni intervistate dall'Istituto Piepoli per il progetto Sorelle d'Italia 2010 voluto dalla rivista Elle, batte di gran lunga anche il chirurgo plastico, con una preferenza del 30% contro 10 (mentre la medicina estetica raggiunge il 13%).
Insomma, avevano ragione le nostre nonne quando ci dicevano che per apparire bisogna soffrire, ma in questo caso la sofferenza di cui si parla non c'entra nulla con quella prodotta dalla siringa del botox bensì con la fatica di una seduta in palestra, guardata a vista da un allenatore che ti piega, ti modella e ti rende tonica ma non ti spezza. Vero, molte donne ricorrono all'aiutino estetico perché convinte che più l'età avanza e più il corpo vada in pezzi, ma in questo caso l'equazione non sembra funzionare granchè, visto che non solo il 22% delle intervistate ha confidato di accettare senza inquietudini il tempo che passa e il 39% di farlo anche se con un pizzico di preoccupazione, ma anche il 34% ammette che si tratta di un processo inevitabile contro il quale non si può fare nulla, mentre solo il 4% si dice disposta a tutto per allontanare la scadenza.
Quanto alla fascia d'età, sono le 30-40enni le più inclini a pensare positivo sul tema dell'età (66%), anche se le cinquantenni seguono poco distante con il 61%. Ideato con l'obiettivo di capire ed aiutare le donne nel loro processo evolutivo, lo studio ha anche evidenziato come oggi si tenda a piacere di più a se stesse (61%) che agli uomini (10%), anche se l'immagine femminile che viene proposta su giornali, tv e pubblicità viene considerata svilente dal 50% del campione, fastidiosa dal 38% e frustrante dal 31%, mentre solo il 17% la giudica seducente.
Buone notizie, infine, dalla percezione del peso che ognuna ha di sé con il 75% che si considera complessivamente normopeso, mentre il 15% si giudica magra e solo il 10% in lieve sovrappeso.
sabato 23 aprile 2011
Abuso sessuale nei bambini. Dal ministero una guida per medici e professionisti sanitari
“La rilevazione, la diagnosi, la presa in carico e il trattamento dell’abuso sessuale sulle bambine e sui bambini sono attività complesse, ulteriormente complicate dalla mancanza di definizioni condivise e da considerevoli difficoltà di semeiotica medica. Inoltre la problematicità del fenomeno, che coinvolge l’area sociale, psicologica, legale e medica, porta spesso a letture interpretative molto differenziate. Segni e sintomi psicologici, comportamentali e fisici devono essere quindi valutati da operatori con adeguata formazione e competenza tecnica”. Per questo il Gruppo di lavoro per l'abuso e il maltrattamento dell'infanzia del ministero della Salute, coordinato da Maria Rosa Giolito dell'Asl To2 di Torino, in collaborazione conl’Associazione Culturale Pediatri (Acp), la Società Italiana di Ginecologia dell'infanzia e dell'Adolescenza (Sigia), la Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (Simla) e Società Italiana di Pediatria (Sip), ha realizzato “L'abuso sessuale nei bambini prepuberi. Requisiti e raccomandazioni per una valutazione appropriata”, pubblicazione dedicata a tutti i professionisti che lavorano con i bambini per offrire strumenti diversi per un corretto approccio ai minori con sospetto di abuso sessuale.
Quando ci si occupa di violenza sui minori, infatti, è imprescindibile una presa in carico multidisciplinare e multi professionale. Che deve tenere conto anche della necessità di evitare ulteriori inutili se non traumatiche visite al bambino/a. “L’obiettivo della guida – ha spiegato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, nella presentazione del volume – è quello di supplire alla carenza di una specifica formazione universitaria”. “La crescente complessità della pratica medica – aggiunge Fazio - pone i professionisti di fronte alla necessità non solo di riconsiderare costantemente le conoscenze disciplinari, ma di collocare la propria competenza all’interno della rete di saperi che definiscono le condizioni di malattia e salute. Questo è particolarmente evidente nel caso dell’abuso sessuale, nella valutazione del quale gli autori di questa guida illustrano il ruolo fondamentale, ma non dirimente, dell’esame medico”.
Il volume offre in primo luogo un percorso diagnostico finalizzato a ridurre il rischio di errori che si possono irrimediabilmente ripercuotere sulla valutazione. “Ma il limitato valore diagnostico dell’esame medico, in una condizione caratterizzata dalla aspecificità dei reperti obiettivi presente in oltre il 90% dei minori vittime di abuso sessuale, rende indispensabile una valutazione nella quale confluiscano competenze diverse, multidisciplinari e multi professionali”. Questo aspetto viene affrontato nel testo con una proposta strutturata di organizzazione delle informazioni raccolte. La sezione Cartella clinica e repertazione fornisce un modello attraverso il quale documentare le tappe del percorso diagnostico, i diversi contributi alla sua realizzazione, i dati disponibili e le lacune informative. Assicurando così materialità e solidità alla Segnalazione all’autorità giudiziaria, affrontata nell’ultima sezione.
Quando ci si occupa di violenza sui minori, infatti, è imprescindibile una presa in carico multidisciplinare e multi professionale. Che deve tenere conto anche della necessità di evitare ulteriori inutili se non traumatiche visite al bambino/a. “L’obiettivo della guida – ha spiegato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, nella presentazione del volume – è quello di supplire alla carenza di una specifica formazione universitaria”. “La crescente complessità della pratica medica – aggiunge Fazio - pone i professionisti di fronte alla necessità non solo di riconsiderare costantemente le conoscenze disciplinari, ma di collocare la propria competenza all’interno della rete di saperi che definiscono le condizioni di malattia e salute. Questo è particolarmente evidente nel caso dell’abuso sessuale, nella valutazione del quale gli autori di questa guida illustrano il ruolo fondamentale, ma non dirimente, dell’esame medico”.
Il volume offre in primo luogo un percorso diagnostico finalizzato a ridurre il rischio di errori che si possono irrimediabilmente ripercuotere sulla valutazione. “Ma il limitato valore diagnostico dell’esame medico, in una condizione caratterizzata dalla aspecificità dei reperti obiettivi presente in oltre il 90% dei minori vittime di abuso sessuale, rende indispensabile una valutazione nella quale confluiscano competenze diverse, multidisciplinari e multi professionali”. Questo aspetto viene affrontato nel testo con una proposta strutturata di organizzazione delle informazioni raccolte. La sezione Cartella clinica e repertazione fornisce un modello attraverso il quale documentare le tappe del percorso diagnostico, i diversi contributi alla sua realizzazione, i dati disponibili e le lacune informative. Assicurando così materialità e solidità alla Segnalazione all’autorità giudiziaria, affrontata nell’ultima sezione.
Pasqua a Milano: Rimedi Naturali consiglia il Grani&Braci
Qui gioco in casa... i lettori assidui di questo blog sanno che il ristorante Grani&Braci di Milano è il mio ristorante preferito e che ci vado almeno una volta a settimana.
Non sarò lì a Pasqua ma comunque voglio raccomandarlo a chi rimarrà a Milano.
A Pasqua e Pasquetta il Grani&Braci e gli altri ristoranti del Gruppo Ethos saranno aperti a pranzo e a cena con menu alla carta senza sovrapprezzo da godersi in compagnia di amici e parenti.
Un assaggio delle proposte?
Torta salata pasquale di pasta sfoglia con ricotta, biete, uova e pecorino romano, ravioli di ricotta e spinaci agli asparagi, zafferano e provolone, scottadito di agnello al sesamo su letto di champignon freschi e porri stufati.
Ricordate, inoltre, che il ristorante Grani&Braci ha ideato un nuovo menu dedicato ai celiaci che da oggi possono gustare un'ampia selezione di sfiziosi piatti senza glutine e non contaminati.
Dall'antipasto al dolce, con la possibilità di accompagnare il pasto con una buona birra gluten free, anche i celiaci possono godersi una serata o un pranzo al ristorante in assoluta sicurezza e con l'imbarazzo della scelta grazie alla grande varietà dei piatti in menu.
Buona Pasqua!
Non sarò lì a Pasqua ma comunque voglio raccomandarlo a chi rimarrà a Milano.
A Pasqua e Pasquetta il Grani&Braci e gli altri ristoranti del Gruppo Ethos saranno aperti a pranzo e a cena con menu alla carta senza sovrapprezzo da godersi in compagnia di amici e parenti.
Un assaggio delle proposte?
Torta salata pasquale di pasta sfoglia con ricotta, biete, uova e pecorino romano, ravioli di ricotta e spinaci agli asparagi, zafferano e provolone, scottadito di agnello al sesamo su letto di champignon freschi e porri stufati.
Ricordate, inoltre, che il ristorante Grani&Braci ha ideato un nuovo menu dedicato ai celiaci che da oggi possono gustare un'ampia selezione di sfiziosi piatti senza glutine e non contaminati.
Dall'antipasto al dolce, con la possibilità di accompagnare il pasto con una buona birra gluten free, anche i celiaci possono godersi una serata o un pranzo al ristorante in assoluta sicurezza e con l'imbarazzo della scelta grazie alla grande varietà dei piatti in menu.
Buona Pasqua!
Montalcini, a 102 anni mi sento più artista
"Non sono scienziata, mi sento piuttosto un'artista". Un'affermazione che potrebbe anche non stupire i lettori di questo blog, abituati a leggere di connubi tra arte e scienza, se non fosse che a farla è stata la ricercatrice per eccellenza Rita Levi Montalcini, il premio Nobel che compie oggi 102 anni.
In un colloquio tra la professoressa e otto studiose, ieri sera al centro della maratona web 'a rete unificata' dal titolo Rita101+, la senatrice a vita ha raccontato che l'arte è scritta nei suoi geni forse più della scienza: "Mia sorella gemella, morta tre anni fa, era molto diversa da me. - ha detto - Era una persona eccezionale e una vera artista. Mio fratello era un bravo architetto. Non ho affrontato la vita come uno scienziato - ribadisce dunque il premio Nobel in uno stralcio del colloquio tenuto con altre otto studiose in occasione del convegno biennale sulla NGF "Katzir Conference" in Israele, e ieri sera trasmesso sul web in esclusiva mondiale (concessione della Fondazione Ebri) - ma come un artista".
La maratona online per spegnere le 102 candeline ha raggiunto in collegamento webcam via skype centinaia di ricercatori e ricercatrici che ogni giorno operano in Italia e all'estero. Come nell'edizione precedente di Rita101+ sono stati loro a raccontare le storie di impegno e passione, nonostante le difficoltà di mezzi e di investimenti. A rendere omaggio al premio Nobel per la medicina anche Margherita Hack, in collegamento telefonico.
Rita101+ è andata infatti in diretta, per il secondo anno consecutivo, 'a rete unificata', dalle 21 a mezzanotte su Rita101.tv, su Altratv.tv e su oltre 200 portali: dalle micro web tv italiane alle web tv e web radio universitarie, fino ai micro media iperlocali, blog e videoblog. L'appuntamento è iniziato sul web già dalle 20.30, per l'anteprima 'Aspettando Rita'. Nel corso della serata, collegamenti con laboratori di ricerca negli Stati Uniti, in Giappone, nord-Europa, nord-Africa e con gruppi d'ascolto di ricercatori dall'università di Siena, Pavia, Catania. Collegamenti in webcam via Skype con L'Aquila e Messina hanno intrattenuto gli ascoltatori variamenti collegati.
Ma non è ancora finita.
L'iniziativa Rita101+ ideata e coordinata da Altratv.tv e Ipazia Promos a cui hanno aderito istituzioni e network editoriali tra i quali, ad oggi, Nòva24, Wired, Current, Ustation, Raduni, Anso, Rainews24.it, Tg3web, La7.it, L'Unita.it, l'Espresso.it, Agoravox, Accademia dei Lincei, Treccani, Sapere.it, Tiscali.it continuerà a raccogliere sul web le storie delle ricercatrici anche nei prossimi mesi, fino al 23 settembre 2011, data prevista per la 'Notte dei ricercatori' in Europa, sarà possibile segnalare la propria storia compilando il forum disponibile sul sito. I risultati del monitoraggio saranno presentati nel corso di una nuova diretta che si terrà in occasione dell'appuntamento in programma a settembre.
In un colloquio tra la professoressa e otto studiose, ieri sera al centro della maratona web 'a rete unificata' dal titolo Rita101+, la senatrice a vita ha raccontato che l'arte è scritta nei suoi geni forse più della scienza: "Mia sorella gemella, morta tre anni fa, era molto diversa da me. - ha detto - Era una persona eccezionale e una vera artista. Mio fratello era un bravo architetto. Non ho affrontato la vita come uno scienziato - ribadisce dunque il premio Nobel in uno stralcio del colloquio tenuto con altre otto studiose in occasione del convegno biennale sulla NGF "Katzir Conference" in Israele, e ieri sera trasmesso sul web in esclusiva mondiale (concessione della Fondazione Ebri) - ma come un artista".
La maratona online per spegnere le 102 candeline ha raggiunto in collegamento webcam via skype centinaia di ricercatori e ricercatrici che ogni giorno operano in Italia e all'estero. Come nell'edizione precedente di Rita101+ sono stati loro a raccontare le storie di impegno e passione, nonostante le difficoltà di mezzi e di investimenti. A rendere omaggio al premio Nobel per la medicina anche Margherita Hack, in collegamento telefonico.
Rita101+ è andata infatti in diretta, per il secondo anno consecutivo, 'a rete unificata', dalle 21 a mezzanotte su Rita101.tv, su Altratv.tv e su oltre 200 portali: dalle micro web tv italiane alle web tv e web radio universitarie, fino ai micro media iperlocali, blog e videoblog. L'appuntamento è iniziato sul web già dalle 20.30, per l'anteprima 'Aspettando Rita'. Nel corso della serata, collegamenti con laboratori di ricerca negli Stati Uniti, in Giappone, nord-Europa, nord-Africa e con gruppi d'ascolto di ricercatori dall'università di Siena, Pavia, Catania. Collegamenti in webcam via Skype con L'Aquila e Messina hanno intrattenuto gli ascoltatori variamenti collegati.
Ma non è ancora finita.
L'iniziativa Rita101+ ideata e coordinata da Altratv.tv e Ipazia Promos a cui hanno aderito istituzioni e network editoriali tra i quali, ad oggi, Nòva24, Wired, Current, Ustation, Raduni, Anso, Rainews24.it, Tg3web, La7.it, L'Unita.it, l'Espresso.it, Agoravox, Accademia dei Lincei, Treccani, Sapere.it, Tiscali.it continuerà a raccogliere sul web le storie delle ricercatrici anche nei prossimi mesi, fino al 23 settembre 2011, data prevista per la 'Notte dei ricercatori' in Europa, sarà possibile segnalare la propria storia compilando il forum disponibile sul sito. I risultati del monitoraggio saranno presentati nel corso di una nuova diretta che si terrà in occasione dell'appuntamento in programma a settembre.
La dieta della luce: principi di medicina cinese contro l'imperativo occidentale del "sacrificio"
Invece di dietologi, adesso si sente parlare di naturopati; invece di dieta, di principi del benessere.
Anche nel campo dell'alimentazione e della forma fisica arriva a salvarci la filosofia orientale, che contamina i nostri rigidi e talvolta devianti schemi culturali con i principi più spirituali e lungimiranti provenienti da laggiù.
Nel campo dell'alimentazione, i principi della medicina cinese si insinuano nelle crepe di uno dei più terrificanti imperativi delle società occidentali: quello di soffrire per raggiungere la forma fisica. Da noi il culto del cibo e della sovrabbondanza alimentare si accompagna infatti perversamente a quello del corpo snello e scattante.
Una contraddizione in termini che genera un altro principio, unica soluzione all'ossimoro precedente: quello dell'autocontrollo, prigione delle nostre menti, che ci impedisce di goderci la vita.
Molto più coerentemente, la cultura orientale punta al benessere fisico e spirituale, e tutto va in quella direzione: i valori ricercati nei cibi sono la leggerezza e la capacità di far star bene, così che il piacere e la ricerca della salute psico-fisica coincidono.
Il principio della cronobiologia e della cronodieta è perseguire la forma fisica NON allenandosi a rafforzare la capacità di rinuncia e di resistenza, ma aiutando il corpo a fare meglio ciò che tenderebbe a fare da solo con i cibi ingeriti: le radiazioni luminose hanno a che fare con la produzione nel nostro corpo della serotonina, che a sua volta ha a che fare con l'assunzione delle sostanze ingerite.
Ci sarebbero quindi orari consigliati per mangiare perché la digestione è facilitata, ma anche perché si considera che la nostra mente in quelle ore sia automaticamente più predisposta a consumare senza eccedere. Il pranzo e la cena andrebbero consumati nel range orario tra le 12 e le 20, orario in cui il corpo massimizza la capacità di nutrirsi e digerire. Tra le 4 del mattino e le 12 invece la funzione più efficiente è la disintossicazione: in questa fascia è quindi consigliato bere molta acqua.
Precisato che naturalmente una dieta dimagrante va pianificata da un medico, la diffusione di questo tipo di filosofie alimentari è il segno che il principio del sacrificio nell'alimentazione danneggia le nostre esistenze e porta risultati scarsi: questo non significa ovviamente che dobbiamo eccedere col cibo, ma che cambiare impostazione mentale e porsi un obiettivo più generale di benessere sarebbe più sensato.
Anche nel campo dell'alimentazione e della forma fisica arriva a salvarci la filosofia orientale, che contamina i nostri rigidi e talvolta devianti schemi culturali con i principi più spirituali e lungimiranti provenienti da laggiù.
Nel campo dell'alimentazione, i principi della medicina cinese si insinuano nelle crepe di uno dei più terrificanti imperativi delle società occidentali: quello di soffrire per raggiungere la forma fisica. Da noi il culto del cibo e della sovrabbondanza alimentare si accompagna infatti perversamente a quello del corpo snello e scattante.
Una contraddizione in termini che genera un altro principio, unica soluzione all'ossimoro precedente: quello dell'autocontrollo, prigione delle nostre menti, che ci impedisce di goderci la vita.
Molto più coerentemente, la cultura orientale punta al benessere fisico e spirituale, e tutto va in quella direzione: i valori ricercati nei cibi sono la leggerezza e la capacità di far star bene, così che il piacere e la ricerca della salute psico-fisica coincidono.
Il principio della cronobiologia e della cronodieta è perseguire la forma fisica NON allenandosi a rafforzare la capacità di rinuncia e di resistenza, ma aiutando il corpo a fare meglio ciò che tenderebbe a fare da solo con i cibi ingeriti: le radiazioni luminose hanno a che fare con la produzione nel nostro corpo della serotonina, che a sua volta ha a che fare con l'assunzione delle sostanze ingerite.
Ci sarebbero quindi orari consigliati per mangiare perché la digestione è facilitata, ma anche perché si considera che la nostra mente in quelle ore sia automaticamente più predisposta a consumare senza eccedere. Il pranzo e la cena andrebbero consumati nel range orario tra le 12 e le 20, orario in cui il corpo massimizza la capacità di nutrirsi e digerire. Tra le 4 del mattino e le 12 invece la funzione più efficiente è la disintossicazione: in questa fascia è quindi consigliato bere molta acqua.
Precisato che naturalmente una dieta dimagrante va pianificata da un medico, la diffusione di questo tipo di filosofie alimentari è il segno che il principio del sacrificio nell'alimentazione danneggia le nostre esistenze e porta risultati scarsi: questo non significa ovviamente che dobbiamo eccedere col cibo, ma che cambiare impostazione mentale e porsi un obiettivo più generale di benessere sarebbe più sensato.
Medicina naturale, a Urbino “Stasera parliamo di…”
Urbino (PU)- “Stasera parliamo di…” è il ciclo di incontri (ingresso libero) promosso dall’Istituto di Medicina Naturale relativo alla prevenzione ed educazione alla salute, temi quanto mai attuali e di notevole importanza.
Il calendario degli appuntamenti di aprile 2011 che si terranno in via dei Gelsi, 2 – Località Gadana:
Incontro di psicodramma. Un'integrazione tra gioco e analisi, coordinata da operatori a orientamento psicoanalitico, particolarmente adatto a: operatori sociali, insegnanti, genitori e tutti coloro che usano la conversazione e il confronto.
Martedì 26 aprile 2011 - ore 20.30
Relatori:
Dott.ssa Silvia Carganico (psicoterapeuta a indirizzo psicoanalitico) e Dott.ssa Chiara Pierpaoli (psicologa)
Info: 0722 351420, numero verde 800 968697, e-mail orizzonti@istitutomedicinanaturale.it
Il calendario degli appuntamenti di aprile 2011 che si terranno in via dei Gelsi, 2 – Località Gadana:
Incontro di psicodramma. Un'integrazione tra gioco e analisi, coordinata da operatori a orientamento psicoanalitico, particolarmente adatto a: operatori sociali, insegnanti, genitori e tutti coloro che usano la conversazione e il confronto.
Martedì 26 aprile 2011 - ore 20.30
Relatori:
Dott.ssa Silvia Carganico (psicoterapeuta a indirizzo psicoanalitico) e Dott.ssa Chiara Pierpaoli (psicologa)
Info: 0722 351420, numero verde 800 968697, e-mail orizzonti@istitutomedicinanaturale.it
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