lunedì 16 giugno 2008
Acondroplasia - anomalia di sviluppo dello scheletro
ACONDROPLASIA, anomalia di sviluppo dello scheletro di tipo congenito, ereditario e sistematico, appartenente al gruppo delle osteodisplasie, che si manifesta per un rallentamento, o arresto di sviluppo, delle cartilagini fertili che presiedono all'allungamento delle ossa e pertanto alla crescita in altezza dell'individuo. La precoce scomparsa di queste cartilagini determina un disturbo di crescita dello scheletro che si manifesta, in grado maggiormente spiccato, in corrispondenza di omeri, e femori, nelle ossa della base del cranio e nel bacino. Le cause non sono note. La malattia si manifesta già alla nascita, e l'acondroplasico è un nano sproporzionato, tozzo, col naso infossato. Molte volte le dita sono tutte della stessa lunghezza o quasi (isodattilia), in altri casi divergenti ( mano a tridente ). Il bacino si presenta piatto e stretto. La malattia può colpire entrambi i sessi. La diagnosi è eminentemente radiologica. Il nanismo da acondroplasia non va confuso con quello dipendente da un alterato funzionamento della ipofisi ed è quindi di natura ormonica.
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Acondroplasia