ANEURISMA, dilatazione circoscritta a carattere permanente — a forma di fuso o di sacco — di un tratto di arteria, raramente congenita (localizzata per solito in questo caso ad un vaso cerebrale) ma più spesso acquisita e conseguente ad un indebolimento, dovuto a varie cause, della parete arteriosa, che viene sfiancata dalla pressione del sangue. L'arteria più frequentemente sede di aneurismi è l'aorta. Le malattie più spesso responsabili sono la sifilide (vedi) che provoca, nei suoi stadi finali oggi sempre più rari a vedersi, aneurismi localizzati al primo tratto dell'aorta, l'aorta toracica, e l'arteriosclerosi ( vedi) che, con l'aumento della vita media, è oggi la causa di gran lunga più importante di aneurismi, interessanti in questo caso generalmente l'aorta addominale.
Il sesso più colpito è quello maschile. Gli aneurismi luetici prevalgono nei soggetti tra i 40 e i 60 anni, mentre quelli arteriosclerotici s'instaurano in linea di massima dopo i 60 anni. Dopo l'aorta le arterie più colpite da aneurismi — in genere arteriosclerotici — sono quelle degli arti inferiori. La presenza di un aneurisma può non essere avvertita dal paziente anche per anni, fino a quando cioè non si rende evidente sotto forma di una tumefazione pulsante o per effetto di compressione su strutture o organi vicini. Gli aneurismi dell'aorta toracica possono causare dolori dietro allo sterno per erosione ossea, difficoltà alla deglutizione per compressione sull'esofago, turbe della respirazione per spostamento della trachea.
Gli aneurismi dell'aorta addominale possono dar luogo a dolori addominali per compressione nervosa, a dolori lombari per erosione vertebrale, a claudicatio intermittens per l'insufficienza del flusso arterioso che raggiunge gli arti inferiori. L'evenienza più drammatica è la rottura della sacca aneurismatica, che uccide il malato in pochi secondi. Una forma a sé è il cosiddetto aneurisma dissecante dell'aorta, in cui il sangue si fa strada nella parete dell'arteria scollandola per un certo tratto fino a romperla con conseguenze fatali per il paziente.
Visualizzazione post con etichetta aneurisma. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta aneurisma. Mostra tutti i post
giovedì 31 luglio 2008
lunedì 31 marzo 2008
Cause scompenso cardiocircolatorio
Le principali cause di scompenso, alcune delle quali precedentemente accennate, sono rappresentate dalle malattie che interessano direttamente la funzione di pompa del cuore sia per la parte contrattile (miocarditi acute e croniche, miocardiopatie degenerative, ostruttive, coronaropatie acute e croniche) sia"per la parte espulsiva (vizi valvolari mitralici, aortici, cardiopatie congenite, aneurisma ventricolare, ipertensione arteriosa ecc.).
A tutte queste cause vanno aggiunte quelle condizioni che peggiorano l'efficienza ed il metabolismo del cuore (alterazioni della tiroide, anemie acute e croniche, diabete, malattie infettive, broncopolmoniti, tumori, cirrosi epatica ecc.).
A tutte queste cause vanno aggiunte quelle condizioni che peggiorano l'efficienza ed il metabolismo del cuore (alterazioni della tiroide, anemie acute e croniche, diabete, malattie infettive, broncopolmoniti, tumori, cirrosi epatica ecc.).
Iscriviti a:
Post (Atom)