ASMA BRONCHIALE, malattia dell'apparato respiratorio caratterizzata da attacchi acuti recidivanti, da respiro sibilante, da forti difficoltà alla respirazione ( dispnea) , da tosse e da espettorazione di muco, soprattutto verso la fine dell'accesso.
L'asma bronchiale si manifesta per lo più prima dei 20 anni. Molto indicativo è lo studio del respiro in quanto in questa forma morbosa la fase dell'espirazione è più prolungata che di norma. I bambini, anziché vere crisi parossistiche, spesso presentano tosse notturna e respiro sibilante sotto sforzo; talora i disturbi bronchiali sono preceduti da prurito e rinite sierosa, una sorta di raffreddore con cospicua perdita, tra uno sternuto e l'altro, di materiale acquoso. Nell'adulto l'attacco è molto tipico: il inalato è costretto a mettersi in posizione seduta o eretta perché non riesce a respirare ( avverte la sensazione di « fame d'aria »); il torace è espanso, in quanto il paziente, dopo aver inspirato, non riesce ad espellere un equivalente volume d'aria. Infatti l'espirazione avviene con estrema difficoltà. Il sibilo dell'asmatico nel corso della crisi è talmente forte e rumoroso che viene udito anche al di fuori della sua stanza. Nei casi più gravi d'asma bronchiale la sintomatologia acuta, quando è scarsamente sensibile alle cure, si prolunga nel tempo ed allora si parla più propriamente di male asmatico.
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giovedì 9 ottobre 2008
giovedì 3 aprile 2008
Faringite streptococcica e apparato respiratorio
La faringite rappresenta sempre una malattia isolata o può verificarsi anche insieme ad altre forme morbose?
No. La faringite spesso rappresenta l'inizio di malattie che si sviluppano particolarmente a carico dell'apparato respiratorio. Questo è dovuto al fatto che la faringe rappresenta una specie di « incrocio obbligato » per l'aria che dal naso passa ai bronchi e ai polmoni.
Che cos'è la faringite streptococcica e da cosa deriva?
È un'infezione di tipo epidemico, che si verifica cioè in determinati periodi dell'anno, provocata da particolari batteri, gli streptococchi. La faringite streptococcica interessa un certo numero di individui che vivono in una stessa località ed è spesso legata alla presenza di sostanze alimentari infette (per esempio, latte). Comunque anche altri batteri, oltre agli streptococchi, sono in grado di provocare la comparsa di una faringite.
Un individuo colpito da faringite streptococcica che segni presenta?
Anzitutto la malattia streptococcica si manifesta in maniera improvvisa, con dolori locali (difficoltà a inghiottire i cibi o i liquidi), secchezza alla gola, febbre spesso alta, malessere diffuso, debolezza spiccata. Si ha, dopo qualche giorno, una seconda fase della malattia, con comparsa di un'abbondante secrezione.
Quanto dura una faringite streptococcica?
La malattia è sempre di tipo benigno e guarisce entro pochi giorni. Soltanto in qualche caso si possono verificare complicazioni a carico delle orecchie, della laringe, oppure di tipo generale (manifestazioni di tipo reumatico).
Come si cura?
Si somministrano antibiotici, si fanno fare gargarismi con colluttori e si danno eventualmente analgesici per eliminare il dolore.
La faringite può precedere la comparsa di altre malattie?
Sì. Spesso una faringite può rappresentare l'inizio di malattie infettive, soprattutto nei bambini, per esempio scarlattina, morbillo, influenza. Una faringite può anche aversi nel corso di determinate malattie del ricambio (per esempio, gotta).
No. La faringite spesso rappresenta l'inizio di malattie che si sviluppano particolarmente a carico dell'apparato respiratorio. Questo è dovuto al fatto che la faringe rappresenta una specie di « incrocio obbligato » per l'aria che dal naso passa ai bronchi e ai polmoni.
Che cos'è la faringite streptococcica e da cosa deriva?
È un'infezione di tipo epidemico, che si verifica cioè in determinati periodi dell'anno, provocata da particolari batteri, gli streptococchi. La faringite streptococcica interessa un certo numero di individui che vivono in una stessa località ed è spesso legata alla presenza di sostanze alimentari infette (per esempio, latte). Comunque anche altri batteri, oltre agli streptococchi, sono in grado di provocare la comparsa di una faringite.
Un individuo colpito da faringite streptococcica che segni presenta?
Anzitutto la malattia streptococcica si manifesta in maniera improvvisa, con dolori locali (difficoltà a inghiottire i cibi o i liquidi), secchezza alla gola, febbre spesso alta, malessere diffuso, debolezza spiccata. Si ha, dopo qualche giorno, una seconda fase della malattia, con comparsa di un'abbondante secrezione.
Quanto dura una faringite streptococcica?
La malattia è sempre di tipo benigno e guarisce entro pochi giorni. Soltanto in qualche caso si possono verificare complicazioni a carico delle orecchie, della laringe, oppure di tipo generale (manifestazioni di tipo reumatico).
Come si cura?
Si somministrano antibiotici, si fanno fare gargarismi con colluttori e si danno eventualmente analgesici per eliminare il dolore.
La faringite può precedere la comparsa di altre malattie?
Sì. Spesso una faringite può rappresentare l'inizio di malattie infettive, soprattutto nei bambini, per esempio scarlattina, morbillo, influenza. Una faringite può anche aversi nel corso di determinate malattie del ricambio (per esempio, gotta).
Funzione della faringe
Nella parte della faringe, infatti, vicino al naso, l'epitelio è quello tipico dell'apparato respiratorio, cilindrico, con ciglia vibratili. Tali ciglia, con il loro movimento caratteristico, permettono che ogni materiale estraneo venga convogliato verso la bocca. Nella parte che segue, invece, l'epitelio deve sopportare l'attrito del cibo e diventa perciò pavimentoso e a più strati acquistando così una consistenza maggiore.
Tra le cellule epiteliali e nella tonaca propria della mucosa sono disseminati moltissimi globuli bianchi della serie linfatica, in particolare linfociti. In alcuni punti questi elementi si accumulano formando degli ammassi voluminosi, ricoperti da epitelio. Questo tipo di formazioni e in genere tutto il tessuto linfatico della faringe, in particolare le tonsille, svolgono un'importante funzione difensiva.
Tra le cellule epiteliali e nella tonaca propria della mucosa sono disseminati moltissimi globuli bianchi della serie linfatica, in particolare linfociti. In alcuni punti questi elementi si accumulano formando degli ammassi voluminosi, ricoperti da epitelio. Questo tipo di formazioni e in genere tutto il tessuto linfatico della faringe, in particolare le tonsille, svolgono un'importante funzione difensiva.
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