giovedì 3 aprile 2008

Faringite erpetica virus herpes

Che cos'è la faringite erpetica?

È una faringite provocata dal virus responsabile della comparsa dell'herpes. La malattia inizia all'improvviso, con febbre elevata, delirio, convulsioni, dolore molto violento alla gola che tende ad aumentare velocemente nei due giorni successivi all'insorgenza della faringite erpetica.
La faringe appare completamente ricoperta di vescicole: la malattia dura, in genere, 5-7 giorni.

Funzione della faringe

Nella parte della faringe, infatti, vicino al naso, l'epitelio è quello tipico dell'apparato respiratorio, cilindrico, con ciglia vibratili. Tali ciglia, con il loro movimento caratteristico, permettono che ogni materiale estraneo venga convogliato verso la bocca. Nella parte che segue, invece, l'epitelio deve sopportare l'attrito del cibo e diventa perciò pavimentoso e a più strati acquistando così una consistenza maggiore.

Tra le cellule epiteliali e nella tonaca propria della mucosa sono disseminati moltissimi globuli bianchi della serie linfatica, in particolare linfociti. In alcuni punti questi elementi si accumulano formando degli ammassi voluminosi, ricoperti da epitelio. Questo tipo di formazioni e in genere tutto il tessuto linfatico della faringe, in particolare le tonsille, svolgono un'importante funzione difensiva.

Epidemie di influenza

Epidemie di influenza, più o meno gravi, hanno con noi l'appuntamento nella stagione invernale e spesso colpiscono, per la stragrande maggioranza, le persone anziane o quelle già debilitate. Ciò che è interessante sapere è che per ogni tipo di influenza è possibile isolare il virus e creare dei vaccini per la prevenzione o l'arginamento di tali epidemie. L'isolamento del virus si può ottenere tempestivamente, a differenza dei tempi passati, perché le tecniche di ingegneria genetica si sono perfezionate e l'opera dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dedicato molto del suo tempo a queste forme di malattie cicliche e pericolose.

Che cos'è il titolo antistreptolisinico?

Quando un agente infettivo penetra nell'organismo, questo reagisce attraverso complessi fenomeni, con la produzione di anticorpi. Il valore del titolo antistreptolisinico esprime, in pratica, la quantità di anticorpi presenti verso un particolare agente infettivo, in questo caso lo streptococco betaemolitico.

Un aumento del titolo antistreptolisinico è sempre espressione di complicazioni reumatiche o renali?

No. È vero che un aumento del titolo antistreptolisinico si riscontra con un'alta frequenza in presenza di affezioni come la malattia reumatica o la glomerulonefrite acuta (il titolo è elevato specialmente in quest'ultima condizione), ma è anche vero che esistono casi in cui il titolo è normale anche in presenza di queste malattie, mentre può essere elevato in loro assenza (rappresenta in questi casi l'avvenuto contatto dell'organismo con lo streptococco e la produzione dei relativi anticorpi).

Quando e come si manifesta la glomerulonefrite acuta emorragica?

In genere insorge da una o tre settimane dopo la comparsa di una angina streptococcica e si manifesta più frequentemente nei bambini. I segni clinici sono rappresentati dalla ematuria da malessere generale, cefalea, edemi.

Esami malattia reumatica

Questi esami sono il TAS (determinazione del titolo antistreptolisinico), la PCR (determinazione della proteina C reattiva), la velocità di eritrosedimentazione, l'osservazione delle mucoproteine. Dalla concordanza fra i risultati di questi esami di laboratorio e i segni clinici si può fare con sicurezza la diagnosi di malattia reumatica.

Che cos'è il tampone faringeo?

L'impiego di questa semplice pratica si basa sull'uso di un tampone di ovatta sterile, montato all'estremità di una bacchetta di vetro, che viene introdotto in bocca e strisciato sulla faringe per asportare un po' di muco e poter così riconoscere ed isolare il tipo di germi presenti. Il rinvenimento di un particolare tipo di batterio, lo streptococco beta-emolitico, è estremamente importante perché in tal caso, per prevenire gravi complicazioni, si dovrà intraprendere un trattamento antibiotico capace di purificare dai batteri il cavo faringeo.