Che cos'è una polmonite virale?
« La polmonite virale è una polmonite il cui agente eziologico (ossia la causa) è un virus o un insieme di virus. Essa ha delle caratteristiche sia cliniche che radiologiche differenti dalla polmonite batterica, anche se molte volte esistono delle polmoniti associate, in parte virali e in parte batteriche. Gli agenti eziologici virali sono, ovviamente, già stati isolati e tra i più comuni e che colpiscono con maggior frequenza troviamo i virus e gli adenovirus influenzali. La polmonite virale clinicamente si manifesta con un quadro di febbre elevata, con o senza dolore puntorio, e con l'eventuale comparsa di una modesta emoftoe, cioè con la comparsa di un espettorato striato di sangue. La polmonite virale, a differenza di quella batterica, non colpisce generalmente dei segmenti ben precisi ma colpisce nel parenchima e può presentarsi a focolai multipli. Non esistendo una terapia specifica per gli agenti virali, non abbiamo a disposizione alcun medicamento specifico per questa malattia; applichiamo comunemente gli antibiotici più classici, soprattutto quelli a largo spettro, per evitare una sovrainfezione batterica e quindi una propagazione dell'infezione stessa. Come coadiuvanti si usano dei sintomatici quali gli antipiretici e gli antidolorifici. »
È molto pericolosa? Si può guarirne completamente?
« È una malattia che può essere molto pericolosa qualora colpisca anziani o persone defedate quali sono, per esempio, gli individui sottoposti a cure antiblastiche i quali, per via dei farmaci che sono stati loro somministrati, presentano una diminuzione delle resistenze organiche e quindi hanno una maggior facilità ad ammalarsi e una minor resistenza alla malattia. È pericolosa anche per le persone affette da diabete, da sifilide o da altre malattie croniche, per malati in sala di rianimazione ecc. In tutti questi casi la malattia può portare anche alla morte. In soggetti di età giovanile e media la guarigione è completa e non ci sono assolutamente problemi conseguenti ad essa. »
sabato 5 aprile 2008
Trattamento della polmonite e cure
Quali sono i principi generali per il trattamento della polmonite?
La cura della polmonite comprende un trattamento generale, una terapia antibiotica, l'uso dell'ossigeno e l'esecuzione delia ginnastica respiratoria per assicurare all'ammalato un ricupero della funzionalità respiratoria.
Qual è la posizione più indicata per un paziente con broncopolmonite?
I pazienti dovrebbero essere sistemati nella posizione più comoda che frequentemente è quella distesa, con il corpo che forma un angolo di 45° rispetto al piano del letto. Tale posizione favorisce l'eliminazione delle secrezioni che non invaderanno così, per effetto della gravità, le parti più basse del polmone.
Esistono altri metodi che favoriscono un miglior decorso della malattia?
Sì. Anzitutto può rendersi utile la somministrazione di una certa quantità di liquidi sia per via orale che endovenosa allo scopo di controbilanciare l'elevata perdita di liquidi conseguente all'intensa sudorazione e all'accresciuta frequenza respiratoria. Superato il periodo acuto della malattia sarà necessario ritornare gradualmente a un'alimentazione più completa. L'ammalato dovrà anche eseguire movimenti attivi con le gambe per ridurre i rischi di complicazioni del tipo di una trombosi venosa.
La cura della polmonite comprende un trattamento generale, una terapia antibiotica, l'uso dell'ossigeno e l'esecuzione delia ginnastica respiratoria per assicurare all'ammalato un ricupero della funzionalità respiratoria.
Qual è la posizione più indicata per un paziente con broncopolmonite?
I pazienti dovrebbero essere sistemati nella posizione più comoda che frequentemente è quella distesa, con il corpo che forma un angolo di 45° rispetto al piano del letto. Tale posizione favorisce l'eliminazione delle secrezioni che non invaderanno così, per effetto della gravità, le parti più basse del polmone.
Esistono altri metodi che favoriscono un miglior decorso della malattia?
Sì. Anzitutto può rendersi utile la somministrazione di una certa quantità di liquidi sia per via orale che endovenosa allo scopo di controbilanciare l'elevata perdita di liquidi conseguente all'intensa sudorazione e all'accresciuta frequenza respiratoria. Superato il periodo acuto della malattia sarà necessario ritornare gradualmente a un'alimentazione più completa. L'ammalato dovrà anche eseguire movimenti attivi con le gambe per ridurre i rischi di complicazioni del tipo di una trombosi venosa.
Broncopolmonite infiammazione bronchi bronchite e polmoni
Che cos'è una broncopolmonite? È più grave di una polmonite?
« La broncopolmonite è un'infiammazione che interessa contemporaneamente sia il bronco che il tessuto polmonare (il cosiddetto parenchima polmonare), cioè l'infiammazione colpisce sia il bronco, che è quella specie di canale attraverso il quale passa l'aria, sia le zone alveolari che rappresentano il tessuto polmonare vero e proprio. Non si può parlare di una maggior o minore gravità della broncopolmonite rispetto alla polmonite; si deve invece parlare in termini di sensibilità alle cure. Sia per una broncopolmonite, che oggi viene definita focolaio broncopneumonico, sia per una polmonite è importante avere a disposizione l'antibiotico che sradichi il germe; diciamo che una polmonite batterica si riesce in genere a curare con una certa facilità mentre una polmonite virale non viene praticamente curata perché non esiste il suo antibiotico elettivo. »
Quando una bronchite acuta si trasforma in una bronchite cronica?
« La bronchite non si trasforma da bronchite acuta a bronchite cronica. La bronchite acuta è una breve malattia da raffreddamento che dura in linea di massima sette, otto, quindici giorni; la bronchite cronica è un'altra cosa: è una lunga bronchite che colpisce una persona per almeno due o tre mesi all'anno e per almeno due anni consecutivi. Vengono definiti affetti da bronchiti croniche quegli individui che, a causa di queste bronchiti protratte e ripetute negli anni, vengono a trovarsi con i bronchi completamente alterati. »
I bambini in città sono particolarmente esposti alle infezioni dell'apparato respiratorio? Che cosa si può fare per aiutarli a difendersi meglio da esse?
« I bambini in città sono particolarmente esposti alle infezioni dell'apparato respiratorio perché purtroppo vivono in un ambiente inquinato che blocca, almeno parzialmente, le difese dei polmoni. A mio parere, per un bambino che vive in città, non è di grande aiuto trascorrere due o tre mesi di un lungo inverno, qual è ad esempio il nostro, fuori città. Un individuo deve abituarsi a crescere e a difendersi qualunque siano le condizioni ambientali del luogo in cui nasce. Solo al bambino veramente fragile, veramente sofferente, candidato ad essere un malato serio, è consigliato di lasciare, ma definitivamente, la città inquinata. Un soggiorno climatico durante il periodo estivo certamente aiuta il bambino a irrobustirsi, ma il consiglio che a mio parere ha più valore è quello di curare prontamente qualsiasi episodio che riguardi l'apparato respiratorio per non lasciare che si produca nell'organismo un danno che pregiudichi la situazione futura, la reazione futura a una nuova aggressione. »
« La broncopolmonite è un'infiammazione che interessa contemporaneamente sia il bronco che il tessuto polmonare (il cosiddetto parenchima polmonare), cioè l'infiammazione colpisce sia il bronco, che è quella specie di canale attraverso il quale passa l'aria, sia le zone alveolari che rappresentano il tessuto polmonare vero e proprio. Non si può parlare di una maggior o minore gravità della broncopolmonite rispetto alla polmonite; si deve invece parlare in termini di sensibilità alle cure. Sia per una broncopolmonite, che oggi viene definita focolaio broncopneumonico, sia per una polmonite è importante avere a disposizione l'antibiotico che sradichi il germe; diciamo che una polmonite batterica si riesce in genere a curare con una certa facilità mentre una polmonite virale non viene praticamente curata perché non esiste il suo antibiotico elettivo. »
Quando una bronchite acuta si trasforma in una bronchite cronica?
« La bronchite non si trasforma da bronchite acuta a bronchite cronica. La bronchite acuta è una breve malattia da raffreddamento che dura in linea di massima sette, otto, quindici giorni; la bronchite cronica è un'altra cosa: è una lunga bronchite che colpisce una persona per almeno due o tre mesi all'anno e per almeno due anni consecutivi. Vengono definiti affetti da bronchiti croniche quegli individui che, a causa di queste bronchiti protratte e ripetute negli anni, vengono a trovarsi con i bronchi completamente alterati. »
I bambini in città sono particolarmente esposti alle infezioni dell'apparato respiratorio? Che cosa si può fare per aiutarli a difendersi meglio da esse?
« I bambini in città sono particolarmente esposti alle infezioni dell'apparato respiratorio perché purtroppo vivono in un ambiente inquinato che blocca, almeno parzialmente, le difese dei polmoni. A mio parere, per un bambino che vive in città, non è di grande aiuto trascorrere due o tre mesi di un lungo inverno, qual è ad esempio il nostro, fuori città. Un individuo deve abituarsi a crescere e a difendersi qualunque siano le condizioni ambientali del luogo in cui nasce. Solo al bambino veramente fragile, veramente sofferente, candidato ad essere un malato serio, è consigliato di lasciare, ma definitivamente, la città inquinata. Un soggiorno climatico durante il periodo estivo certamente aiuta il bambino a irrobustirsi, ma il consiglio che a mio parere ha più valore è quello di curare prontamente qualsiasi episodio che riguardi l'apparato respiratorio per non lasciare che si produca nell'organismo un danno che pregiudichi la situazione futura, la reazione futura a una nuova aggressione. »
Che cosa sono la pleura e la pleurite ?
La pleura può essere paragonata a un sacco vuoto con l'imboccatura chiusa; una parte aderisce ai polmoni ed è detta pleura viscerale mentre l'altra porzione, detta pleura parietale, riveste la superficie interna della parete toracica. Tra la pleura viscerale, che riveste il polmone, e la pleura parietale, adagiata alla parete toracica, è compresa una cavità che si presenta come un'ampia fessura, denominata cavità pleurica.
Che cos'è la pleurite? Da che cosa è provocata?
La pleurite è un processo infiammatorie della pleura, primitivo o secondario ac altre malattie. Le pleuriti sono provocate da agenti infettivi, ma anche da stimol tossici, allergici, fisici (esposizione prolungata al sole o al freddo).
Quante forme di pleuriti esistono?
Possiamo distinguere una pleurite fibrinosa, denominata anche secca per la par ticolare densità dell'essudato, tra l'altre molto scarso; pleurite essudativa, caratterizzata dalla fluidità e dall'abbondanza dell'essudato.
Quali sono gli agenti infettivi responsabili dell'insorgenza della pleurite?
Il più frequente è senz'altro il bacillo d Koch; tuttavia causa di pleurite sono fre quentemente sia i batteri (streptococchi pneumococchi, Pseudomonas ecc.) che virus, specialmente quelli appartenenti al gruppo Coxsakie.
In quale età è più frequente la malatti pleurica?
Ogni età può essere colpita dalla pleur te, anche se tale malattia è generalmente più frequente nei soggetti giovani e nei bambini.
In quale stagione si verìfica più frequetemente una pleurite?
Nell'ultima parte dell'estate e in autunno, se la pleurite è provocata da viru in caso contrario non si può osservare ui particolare stagionalità, la malattia può cioè comparire in ogni mese e in ogni stagione dell'anno.
Che cos'è la pleurite? Da che cosa è provocata?
La pleurite è un processo infiammatorie della pleura, primitivo o secondario ac altre malattie. Le pleuriti sono provocate da agenti infettivi, ma anche da stimol tossici, allergici, fisici (esposizione prolungata al sole o al freddo).
Quante forme di pleuriti esistono?
Possiamo distinguere una pleurite fibrinosa, denominata anche secca per la par ticolare densità dell'essudato, tra l'altre molto scarso; pleurite essudativa, caratterizzata dalla fluidità e dall'abbondanza dell'essudato.
Quali sono gli agenti infettivi responsabili dell'insorgenza della pleurite?
Il più frequente è senz'altro il bacillo d Koch; tuttavia causa di pleurite sono fre quentemente sia i batteri (streptococchi pneumococchi, Pseudomonas ecc.) che virus, specialmente quelli appartenenti al gruppo Coxsakie.
In quale età è più frequente la malatti pleurica?
Ogni età può essere colpita dalla pleur te, anche se tale malattia è generalmente più frequente nei soggetti giovani e nei bambini.
In quale stagione si verìfica più frequetemente una pleurite?
Nell'ultima parte dell'estate e in autunno, se la pleurite è provocata da viru in caso contrario non si può osservare ui particolare stagionalità, la malattia può cioè comparire in ogni mese e in ogni stagione dell'anno.
Polmonite e versamento pleurico
La polmonite è una frequente causa di morte?
Una volta sì; oggi molto meno per l'uso degli antibiotici. Costituisce comunque sempre un rischio da non sottovalutare per le persone anziane.
Quali malattie si associano più frequentemente alla polmonite? Come si possono differenziare?
L'associazione più frequente è rappresentata dal versamento pleurico che tuttavia può essere dimostrato e differenziato dalla polmonite con l'esame clinico del malato e con quello radiografico del suo torace.
Una volta sì; oggi molto meno per l'uso degli antibiotici. Costituisce comunque sempre un rischio da non sottovalutare per le persone anziane.
Quali malattie si associano più frequentemente alla polmonite? Come si possono differenziare?
L'associazione più frequente è rappresentata dal versamento pleurico che tuttavia può essere dimostrato e differenziato dalla polmonite con l'esame clinico del malato e con quello radiografico del suo torace.
Intervento chirurgico e infezione polmonare
Un intervento chirurgico può favorire la comparsa di un'infezione polmonare?
La comparsa di malattie broncopolmonari dopo un intervento chirurgico è dovuta all'azione dell'anestetico, che riduce le difese respiratorie, e a quella dei sedativi che fanno diminuire i movimenti del diaframma e limitano la tosse.
Cosa si intende per polmonite?
La polmonite è una malattia infettiva dell'apparato respiratorio caratterizzata da un'infiammazione, in genere acuta, del tessuto polmonare.
C'è differenza fra polmonite e broncopolmonite?
Certamente. La differenza consiste nel fatto che nella broncopolmonite il danno si verifica anzitutto nei bronchi più piccoli e in seguito l'infiammazione si estende ai polmoni, mentre nella polmonite il danno interessa esclusivamente il tessuto polmonare.
Quali sono le cause che determinano la polmonite?
La maggior parte delle polmoniti sono dovute ad agenti infettivi, anche se si possono avere forme morbose di questo tipo, provocate da sostanze inalanti chimiche o allergiche.
La comparsa di malattie broncopolmonari dopo un intervento chirurgico è dovuta all'azione dell'anestetico, che riduce le difese respiratorie, e a quella dei sedativi che fanno diminuire i movimenti del diaframma e limitano la tosse.
Cosa si intende per polmonite?
La polmonite è una malattia infettiva dell'apparato respiratorio caratterizzata da un'infiammazione, in genere acuta, del tessuto polmonare.
C'è differenza fra polmonite e broncopolmonite?
Certamente. La differenza consiste nel fatto che nella broncopolmonite il danno si verifica anzitutto nei bronchi più piccoli e in seguito l'infiammazione si estende ai polmoni, mentre nella polmonite il danno interessa esclusivamente il tessuto polmonare.
Quali sono le cause che determinano la polmonite?
La maggior parte delle polmoniti sono dovute ad agenti infettivi, anche se si possono avere forme morbose di questo tipo, provocate da sostanze inalanti chimiche o allergiche.
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