giovedì 9 ottobre 2008

Associazione tra astenia e stato confusionale ASTENOMANIA

ASTENOMANIA, associazione tra astenia e stato confusionale. Si manifesta con perplessità, ansia, indecisione, errori nella percezione del tempo e dello spazio, spesso a causa di una commozione cerebrale o di una intossicazione o di una forma psicotica.

Mancanza di forza ASTENIA diabete

ASTENIA, etimologicamente, mancanza di forza; il termine descrive lo stato di soggetti affettivamente labili e timidi, secondo alcuni su base costituzionale, che reagiscono passivamente alle contrarietà della vita elaborando, nella rinuncia, un risentimento interiore, associato al rifiuto della lotta. La causa di tale manifestazione è una profonda indecisione ed una incapacità ad attuare scelte volontarie spontanee.

Ciò rende gli astenici preda rela. tivamente facile delle decisioni altrui. Questi soggetti resistono poco alle fatiche e all'impegno intellettuale, non a causa di una incapacità organica, ma per una apatia psicologica. Spesso presentano note di depressione e di fobia, ma più frequentemente tendenze ipocondriache. Del tutto distinta da questa è la forma di astenia muscolare, detta miastenia. Al di fuori di questi casi, l'astenia può essere un sintomo di malattie generali ( anemia, insufficienza cardiaca, tumore, insufficienza endocrina della tiroide, delle ghiandole surrenali, dell'ipofisi e delle ovaie, eccesso ormonale). Astenia si ha anche nel diabete, in malattie epatiche e nelle intossicazioni croniche.

Difficoltà a stare in piedi mantenendo l'equilibrio ASTASIA

ASTASIA, difficoltà a stare in piedi mantenendo l'equilibrio. Tale disturbo è presente nelle paralisi agli arti inferiori, nelle affezioni che compromettono l'equilibrio e, talora, nell'isterismo.

ASSIDERAMENTO azione generale del freddo sull'organismo

ASSIDERAMENTO, è la conseguenza dell'azione generale del freddo sull'organismo, per cui si manifestano una serie di fenomeni che si ripercuotono su tutte le funzioni vitali, a differenza del congelamento che è una lesione locale da freddo. L'azione delle basse temperature, particolarmente sentita nelle zone battute dal vento o quando l'umidità dell'aria è elevata, o nell'immersione in acqua, è dovuta ad una rapida sottrazione di calore dal corpo. L'organismo resiste al freddo aumentando la produzione interna di calore (per esempio con i brividi) e restringendo i vasi sanguigni periferici per diminuire l'eliminazione di calore all'esterno, ma quando particolari condizioni ostacolano questi provvedimenti difensivi fisiologici, come nel caso di persone affaticate, di alcoolisti, oppure di una prolungata azione del freddo, compaiono i sintomi dell'assideramento: pallore, apatia, sonnolenza , annebbiamento della vista, tremore, difficoltà di parola. Bisogna trasportare il paziente in un ambiente caldo ma non troppo, e mai vicino al fuoco per evitare un'eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni periferici e un collasso; lo si spoglierà con delicatezza, lo si coprirà con coperte di lana e si frizionerà il corpo con neve o con pezzuole imbevute d'acqua fredda fino a che non comincerà a riscaldarsi. Nei casi gravi e con tendenza al coma, occorre praticare la respirazione artificiale. Appena ripresi i sensi si daranno bevande calde, per esem. pio latte o caffè, mai alcoolici. In genere occorrono 6 o più ore per riportare alla norma la temperatura corporea.

Appena compaiono i sintomi premonitori, trasportare il paziente in un ambiente caldo come si è detto sopra. Se ciò avviene in montagna durante un'escursione, fermarsi immediatamente, coprire il colpito il meglio possibile, con tende, coperte o teloni cerati contro il vento e la pioggia, montare una tenda oppure mettere il paziente in un sacco a pelo o avvolgerlo con sacchi e cercare soccorso. Il paziente deve essere trasportato in barella.

ASSENZE, brevissime perdite di coscienza

ASSENZE, brevissime perdite di coscienza, talora associate a sensazioni particolari, ed accompagnate da piccoli movimenti muscolari (delle palpebre, del capo, delle braccia) o da perdita del tono muscolare con tendenza alla caduta, ed anche da incontinenza urinaria. Sono il sintomo di quella forma di epilessia definita piccolo male; in questo caso durano da cinque a venti secondi e possono comparire fino ad un centinaio di volte al giorno. Il malato sospende improvvisamente ciò che sta facendo o dicendo ed impallidisce. t una forma che colpisce frequentemente i bambini.

Intossicazione da Aspirina sudorazione profusa

Intossicazione da Aspirina, ha come sintomi sudorazione profusa, stordimento, vertigini, ronzii alle orecchie, vomito continuo, agitazione, delirio, oppure sonnolenza e coma. Le dosi terapeutiche dell'aspirina, che è acido acetilsalicilico, sono 0,5-1 g due o tre volte al giorno, ma talora quantità di poco superiori sono già tossiche per una particolare idiosincrasia ( sono noti casi di morte per l'ingestione di 5 g!) . Occorre la lavatura gastrica, ma in un primo momento si potrà cercare di ritardare l'assorbimento dell'aspirina nello stomaco dando da bere a piccoli sorsi un quarto di litro o più di latte, possibilmente tiepido.