mercoledì 10 dicembre 2008

GELONI, lesioni da freddo

GELONI, lesioni da freddo che compaiono solo alle estremità o sulle parti più esposte del corpo (dita delle mani e dei piedi, naso, orecchie). Sono più frequenti nei bambini e negli adolescenti e prediligono le donne. Si presentano sotto forma di macchie rosso-violacee, che danno alla pelle un aspetto lievemente gonfio, liscio, lucente. I geloni, un poco dolenti alla compressione, danno luogo ad una sensazione di prurito e di tensione che si accentua stando al caldo. Oggi si osservano molto raramente per le migliorate condizioni sociali, per la nutrizione più adeguata, per il riscaldamento delle abitazioni. Come esito finale, i geloni possono guarire ( spesso spontaneamente con i primi tepori di primavera) oppure ulcerarsi.

MALATTIA DI GAUCHER

MALATTIA DI GAUCHER: malattia eredo-familiare su base dislipoidosica (alterazione del metabolismo dei grassi) caratterizzata da notevole splenomegalia (ingrossamento della milza), lesioni ossee e pigmentazioni cutanee. Alla base esiste un errore del metabolismo intracellulare dei cerebrosidi (grassi contenenti carboidrati assieme ad acidi grassi, con presenza di azoto ma non di fosforo), che è caratterizzato da un accumulo di cherasina (un galattoside-cerebroside che normalmente non è reperibile nell'organismo) nelle cellule del sistema reticolo-endoteliale.

Colpisce prevalentemente il sesso femminile (2 a 1). La sintomatologia inizia più frequentemente nella tarda infanzia o all'inizio della vita adulta, ma sono ricordati casi insorti alla nascita ed in adulti di età superiore ai 75 anni. La malattia predilige la razza bianca (specie gli ebrei), ed ha una storia familiare a diffusione orizzontale (limitata a figli degli stessi genitori) con modalità di ereditarietà, pare, dominante. Patognomoniche (caratteristiche) della malattia sono le cellule di Gaucher: cellule reticolari, grandi, rigonfie, pallide, con nucleo piccolo, eccentrico, e citoplasma carico di cerebrosidi.

GASTROPTOSI, abbassamento dello stomaco

GASTROPTOSI, abbassamento dello stomaco. Di solito non si riscontra prima dei 30-35 anni, ed è piú frequente nelle donne. Può essere causata da gravidanze ripetute, da un rapido dimagramento, da un cedimento della parete addominale, ma può costituire anche un fatto costituzionale, nelle persone longilinee e con organi piccoli.

I sintomi sono molto vari: dolori lombari che compaiono quando si sta in piedi e che possono irradiarsi verso le ascelle e le spalle, dolori gastrici, specialmente a stomaco pieno, con senso di gonfiore, di stiramento dello stomaco. Frequentemente si ha un senso di stanchezza che compare dopo il pasto di mezzogiorno e aumenta progressivamente fino alla sera; frequenti sono anche le vertigini saltuarie e l'aerofagia. Oltre a questi disturbi, i pazienti avvertono numerosi altri malesseri, sono inquieti, soffrono di stitichezza. Per la terapia è consigliabile, anzitutto, stare distesi dopo i pasti e seguire certe norme dietetiche.

GASTROPATIA malattia dello stomaco

GASTROPATIA, termine generico con il quale si indica una malattia dello stomaco. Lo stomaco, organo molto importante per la digestione, e nel quale gli alimenti si soffermano per 3-4 ore, è uno dei più colpiti dai processi morbosi, proprio a causa della delicatezza e della complessità delle sue funzioni. Basti ricordare la frequenza dell'ulcera gastroduodenale, vera malattia sociale, e dei tumori maligni gastrici.

Ma moltissimi altri fatti patologici si osservano a carico dello stomaco, per esempio le alterazioni di sede e di volume quali la dilatazione gastrica, l'atonia gastrica, la gastroptosi (abbassamento dello stomaco), l'ernia diaframmatica, l'achilia (mancanza del succo gastrico), le gastrici acute e croniche, la nevrosi gastrica, le lesioni provocate dall'ingestione di veleni ad azione caustica, i quali si mantengono a contatto con la mucosa gastrica molto più a lungo che con quella della bocca, della faringe e dell'esofago.

GASTROENTERITE DEL LATTANTE

GASTROENTERITE DEL LATTANTE, malattia di estrema importanza nei primi due anni di età, con caratteri spesso particolari. La gravità e variabile: si passa da un disturbo passeggero, facilmente dominabile, a forme gravissime con intossicazione, oppure a forme che evolvono in cronicità. Sintomi a carico delle prime vie digerenti (mancanza d'appetito, vomito, dolori) e intestinali (feci abbondanti con evacuazioni frequenti e di consistenza cremosa o liquida ), si uniscono a sintomi generali (febbre, segni d'intossicazione con interessamento cutaneo, nervoso o di altri apparati) e possibilità di complicazioni. Ne sono causa infezioni batteriche, virali, parassitarie, malattie ereditarie, malformazioni intestinali; altre volte disordini chimici generali, malassorbimento, deficienza di gammaglobuline, malattie endocrine, allergie, disordini dietetici, agenti tossici, medicamenti (antibiotici, dosi esagerate di prodotti medicinali). Ne deriva che la ricerca delle cause, a volte semplicissima, risulta qualche volta molto indaginosa.

GASTROENTERITE, infiammazione della mucosa dello stomaco e dell'intestino

GASTROENTERITE, infiammazione della mucosa dello stomaco e dell'intestino. All'infiammazione dell'intestino, o enterite, partecipa sovente lo stomaco con una gastrite, oppure la gastrite è il punto di partenza per una diffusione all'intestino, cosicché in tutti questi casi gastrite ed enterite sono un'affezione unica, la gastroenterite appunto. Mentre i sintomi più caratteristici della gastrite sono i dolori in corrispondenza dello stomaco, la nausea ed il vomito, quelli dell'enterite sono la diarrea ed i dolori nella parte bassa dell'addome. Nella gastroenterite talora predominano i primi, talora i secondi, talora invece i sintomi sono associati pressoché in ugual misura. Per la sintomatologia e la terapia, vedi gastrite e enterite acuta.