sabato 29 novembre 2008

Claudicatio Intermittens

Claudicatio Intermittens, uno dei sintomi principali — certamente il più significativo e rivelatore — delle arteriopatie obliteranti periferiche di natura arteriosclerotica. L'espressione latina, tradotta alla lettera, significa: zoppicamento intermittente. E, in effetti, il paziente riferisce che, durante il cammino, viene colto — per solito ad un polpaccio —da un dolore a tipo di crampo tendente, via via, a farsi sempre più intenso e sempre meno sopportabile, che dapprima lo costringe a zoppicare e in un secondo tempo a fermarsi, perché solo l'ínterruzione del cammino fa attenuare e infine scomparire il dolore.

Quando il dolore è scomparso, il paziente riprende a camminare: ma dopo un certo tratto di strada, tanto più breve quanto più il percorso è in salita, il dolore ritorna a farsi vivo e costringe nuovamente il paziente a fermarsi. Accade così che un tragitto a piedi, per un arteriopatico, si risolva in una serie di arresti e riprese del cammino. Lo spazio percorso tra una sosta e l'altra, espresso in metri, viene detto intervallo libero e fornisce un dato, sia pure approssimativo, per valutare il grado di compromissíone del flusso arterioso all'arto interessato. Il dolore insorge allorché la quantità di sangue che affluisce ai muscoli della gamba è inadeguata rispetto all'entità dello sforzo che viene loro richiesto durante il cammino.

La diagnosi corretta di vera claudicatio intermittens viene posta con due speciali analisi sulle arterie eventualmente malate, che prendono il nome di oscillometria e oscillografia. La claudicatio è un segnale d'allarme: ignorarla, tacerla o accettarla stoicamente non si deve, se si vuole evitare il peggio.