sabato 29 novembre 2008

Colelitiasi, o calcolosi biliare, o calcolosi epatica

Colelitiasi, o calcolosi biliare, o calcolosi epatica, il termine alla lettera sta ad indicare presenza di concrezioni calcolitiche nella bile. In base a ricerche anatomopatologiche, si è constatato che dopo la quarantina il 32 per cento delle donne ed il 16 per cento degli uomini sono portatori di calcoli nella vescichetta biliare o colecisti. Tale già elevata incidenza aumenta però al di là dei quarant'anni. Gravidanza e obesità rappresentano importanti condizioni che ne favoriscono l'insorgenza. 1 calcoli che si formano nella colecisti sono costituiti da colesterolo e da un miscuglio di pigmenti biliari e di sali di calcio. Il più delle volte la loro composizione è mista: i calcoli nuri possono osservarsi in colecisti normali.

Quando si verifica una rapida distruzione di sangue con eccesso di escrezione di bilirubina, spesso, quale complicanza, si ha colelitiasi (in questi casi i calcoli sono costituiti da pigmenti biliari misti a calcio). Sia i processi infiammatori della colecisti, sia la colelitiasi si influenzano a vicenda, nel senso che una colecistite costituisce un terreno favorevole alla formazione di calcoli e la colelitiasi, d'altro canto, predispone alla colecistite. Se il calcolo determina ostruzione meccanica del dotto cistico, attraverso il quale la bile raccolta nella vescichetta biliare si riversa, nella fase digestiva, nel coledoco, oltre all'insorgenza di una acuta e dolorosa colica epatica ha di frequente una infiammazione diffusa della colecisti.

Infatti, nel 50 per cento dei casi, nei calcoli asportati chirurgicamente sono dimostrabili germi di origine intestinale. In circa il 60 per cento delle colelitiasi non si hanno sintomi ed i calcoli vengono scoperti occasionalmente nel corso di un esame radiologico. È materia di discussione il trattamento della colelitiasi asintomatica, benché la maggior parte dei chirurghi sia favorevole all'intervento, profilatticamente, a condizione che non sussistano rischi operatori. Questo indirizzo è giustificato dal fatto che, a causa dei calcoli, in circa la metà o poco più dei casi insorgono complicanze, quali la colecistite acuta o la coledocolitiasi.