domenica 30 novembre 2008

Sindrome di Conn o iperaldosteronismo

Sindrome di Conn, o iperaldosteronismo, o iperaldosteronismo primario e secondario, sindrome dovuta ad un eccesso di attività di uno strato della ghiandola corticosurrenale ( denominato zona glomerulare) con conseguente abnorme produzione di ormoni mineralocorticoidi, attivi nel trattenere l'acqua circolante e il sodio e nel favorire l'eliminazione renale del potassio: il più importante di tali ormoni è l'aldosterone. Lo stimolo alla iperattività della zona glomerulare corticosurrenale è in genere costituito da un adenoma che si sviluppa nel tessuto stesso, oppure da un aumento delle cellule tissutali senza particolari alterazioni.

In taluni casi l'eccesso di secrezione di mineralocorticoidi e in particolare di aldosterone non è dovuto ad alterazioni della zona glomerulare, ma è secondario a squilibri idroelettrolitici ( diminuzione dei liquidi circolanti per disidratazione, emorragie cospicue, edemi di origine cardiaca, renale, ecc.); la diminuzione della concentrazione del sodio e l'aumento di quella del potassio costituiscono infatti lo stimolo fisiologico alla increzione dell'ormone (l'eccesso di secrezione di aldosterone può anche essere dovuto alla incapacità del fegato di trasformare l'ormone a causa di lesione della cellula epatica); si parla infatti in tali casi di aldosteronismo secondario, in contrapposizione all'iperaldosteronismo primario, dovuto all'alterazione surrenalica.