sabato 29 novembre 2008

COMA, perdita di coscienza prolungata e profonda

COMA, perdita di coscienza prolungata e profonda (a differenza della sincope, che è breve), durante la quale il malato non avverte gli stimoli dolorosi o reagisce ad essi con risposte motorie elementari, che indicano meccanismi di difesa primordiali ed automatici. Quando il grado di perdita di coscienza è modesto, taluni parlano di pre-coma, altri di coma vigile. In questa forma attenuata, possono permanere manifestazioni di confusione mentale e di agitazione psicomotoria, talora con insonnia. Nel coma non sempre si ha un ritorno alla situazione normale, e la risposta volontaria a stimoli anche molto vivaci è spesso impossibile, tanto che l'intensità dello stimolo capace di suscitare risposta può essere considerata un indice della gravità della situazione. La profondità del coma è talora definita in gradi; il terzo grado è sinonimo di coma profondo ed irreversibile.

Il coma può avere cause intracraniche ( tumori cerebrali, malattie vascolari, traumi al capo, infezioni del sistema nervoso centrale, epilessia, aumento della pressione del liquido cefalorachidiano, ecc.), o extracraniche ( gravi emorragie, infarto cardiaco, improvviso aumento o diminuzione della pressione arteriosa, variazioni nella composizione del sangue da diabete, acido urico, insufficienza epatica, da intossicazioni alcooliche, barbituriche, da stupefacenti, ecc.). Tra i comi di più frequente riscontro si hanno: il coma diabetico, che insorge molto lentamente in soggetti in grave denutrizione, con cefalea, vomito abituale, frequenti dolori addominali con diarrea, polso piccolo e rapido, cute secca, lingua asciutta e patinosa, pupille dilatate (midriasi) e torpide, bulbi oculari mollicci alla compressione, mancanza dei riflessi tendinei, bassa pressione arteriosa e presenza di iperglicemia, glicosuria, albuminuria, acetonuria e urobilinuria. La risposta al trattamento insulinico è lenta.

Il coma ipoglicemico, dovuto ad insufficiente alimentazione o ad eccessiva quantità di insulina iniettata anche in diabetici (occorre fare attenzione ad alcuni farmaci stimolanti l'appetito che contengono tale ormone) che insorge rapidamente, in pochi minuti, in soggetti che possono avere anche un normale stato di nutrizione, con cefalea, tremori muscolari, pelle sudata, lingua bagnata, pupille molto piccole (miosi), ipoglicemia ed immediata risposta al trattamento con glucosio endovena. Il coma epatico si ha in varie forme di sofferenza del fegato, sia acute che croniche, insorge gradualmente in soggetti con cattivo stato di nutrizione generale, che presentano cefalea e vomito, polso piccolo, cedevole e frequente, respiro irregolare, alito fetido, cute giallo-itterica, lingua arida e nerastra, diminuzione d'ella pressione arteriosa, albuminuria, urobilinuria e lieve iperglicemia.